dal 23 al 26 GIUGNO 2011
Seminario PAROLA E CORPO
Heiner Müller e il limite estremo della parola
tecnica dei personaggi "strappati"e monologhi
tenuto da Annig Raimondi e Massimo Giudici
Il seminario si terrà
dal 23 al 26 Giugno 2011
orari:
23 e 24 Giugno ore 17:00 - 22:00,
25 e 26 Giugno ore 15:00 – 21:00
Programma del seminario
Il seminario consiste in una parte di tecnica vocale e recitativa, una parte di preparazione fisica e dinamica del corpo (attraverso semplici tecniche prese dalle arti marziali) e una parte di analisi del testo e trasposizione scenica.
1 - LA PAROLA E LA RECITAZIONE: educazione della voce, (voce e ritmo, voce e spazio, espressione), il corpo delle parole, tipologie di fraseggio, (colori, tempi, intensità)
2- CORPO - COMBATTIMENTO: lavoro sulla densità, tensione e verità, preparazione fisica alle arti marziali. lavoro con bastone. Lavoro sul combattimento, improvvisazione ed esplorazione dello spazio scenico
3 - ‘ALLA SCOPERTA DEI TESTI’: ANALISI TEORICA E PRATICA’ riguarda un approccio sistematico ai testi di Heiner Müller, ricercandone tutte le linee guida; un’analisi che porti ad una trasposizione scenica.
Testi utilizzati: Hamletmachine, Riva abbandonata Materiale per Medea
La dimensione fisica della ‘voce tragica’
Costruzione di una partitura verbale e ritmica
Tecnica del Grande Monologo
Teatro e indagine
Drammaturgia ‘strappata
Mutazioni del punto di vista: identificazione – straniamento
Heiner Müller, il più noto drammaturgo dell’ex Germania Est, è considerato l’erede eretico e postmoderno di Bertolt Brecht. Egli vede nella rappresentazione scenica un’inesauribile riserva di utopia e speranza di riscatto, per andare dentro e oltre le tragedie del quotidiano. In bilico tra insofferenza e rifiuto di una società contemporanea in crisi, le caratteristiche principali del suo teatro sono la dialettica e la provocazione anticonvenzionale, grazie anche ad uno scambio e ad un confronto tra passato letterario e mondo attuale, tra mito e realtà.
Attraverso un’analisi lucidamente paradossale della Storia, che finisce per diventare un continuo calvario per l’essere umano, la drammaturgia di Müller sembra nata per mettere in crisi: l’immaginazione va a sbattere contro le parole. Alla forma del senso non corrisponde un senso ben riconoscibile, forse perché alle forme canoniche della drammaturgia, alla loro funzione d’intrattenimento e legittimazione, Müller oppone le intermittenze di una sorta di ‘folle cantica’; il linguaggio è forzato al limite delle sue prestazioni.
La complessa combinazione di differenti materiali verbali rende i testi che vengono trattati nel seminario un labirinto da cui è difficile uscire, oppure si desidera nuovamente perdersi tra le sue strade. ‘Un’operazione al limite del manierismo e una ferita inferta al linguaggio.’
Informazioni su costi e iscrizioni:
Claudia Galli PACTA . dei Teatri – Teatro Oscar
tel. 02/36503740 – mail. organizzazione@pacta.org