Napoli 15 settembre - 1 ottobre 2006
SEMINARIO TEORICO-PRATICO SU "LA COMMEDIA DELL'ARTE"
Diretto da
FERRUCCIO SOLERI dal 15 al 30 settembre
Il workshop
Il workshop, della durata di 5 ore al giorno per 15 giorni consiste in una prima fase di lezioni artistico-tecniche sulla ricerca di linguaggio, di espressione e di stile con la maschera, secondo la tradizione storica italiana.
Nella seconda fase saranno illustrati i principali personaggi fissi della "Commedia dell'Arte" (le "Maschere"), la loro nascita, evoluzione e stilizzazione.
Nella terza fase oggetto delle lezioni saranno la tecnica, l’espressione e il comportamento delle principali maschere ;lo “Zanni”, il "Magnifico=Pantalone" , il "Dottore"; il "Capitano", l’ "Arlecchino", la "Servetta".(2 lezioni di 5 ore ciascuna per ogni maschera).
Nell’ultima fase improvvisazioni di scene dialogate fra le varie "Maschere".
Al workshop possono partecipare attori o allievi attori di ambo i sessi, che abbiano attitudine al teatro di movimento dove il rapporto gesto-parola è fondamentale, che abbiano il corpo già pronto a rispondere a sollecitazioni di qualsiasi tipo, compreso l'acrobatico e che abbiano una voce non condizionata da impostazione preconcetta.
Il maestro Soleri si riserva la possibilità di decidere al termine del laboratorio, in base alla risposta dei partecipanti, di mettere in scena una dimostrazione di lavoro aperta al pubblico
Il costo del workshop è di € 500
“La biomeccanica Teatrale di Majerchol’d”
diretto da
Gennadi Nikolaevic Bogdanov dal 25 settembre al 1 ottobre
Allievo di Nikolaj Kustov (ultimo insegnante di Biomeccanica presso la
scuola del Teatro Mejerchol’d dal 1930 al 1938) è l’unica persona al mondo
che ha conosciuto in modo diretto la Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d.
Attore e regista, laureato all’Accademia di Stato delle Arti Teatrali
(GITIS) di Mosca, utilizza la biomeccanica teatrale nel proprio lavoro
artistico fin dal 1972, anno in cui entra nella compagnia del Teatro
Satirico di Mosca e dove lavora per più di 20 anni, interpretando opere di
Brecht, Beckett, Bulgakov, Cechov, Gozzi, Shakespeare.
Alla fine degli anni ’70 inizia la sua attività di divulgazione della
Biomeccanica Teatrale dirigendo dimostrazioni e spettacoli interamente
basati sul sistema mejerchol’diano. Viene, quindi, invitato dal rettore
dell’Accademia di Stato delle Arti Teatrali (GITIS) di Mosca a reintrodurre
la Biomeccanica Teatrale come materia di studio obbligatoria per tutti gli studenti.
Presso la stessa Accademia fonda nei primi anni ’90 la Scuola di
specializzazione di Biomeccanica Teatrale di cui è stato per molti anni
direttore.
Pedagogo tra i più apprezzati, tiene workshops e stages in tutto il mondo, collaborando con accademie, scuole, compagnie, università, centri di ricerca e specializzazione teatrale.
Come regista lavora regolarmente in Germania, Inghilterra e Usa; dal 1996 è maestro ospite presso l’ISTA (International School Of Theatrical
Antropology) diretta da Eugenio Barba.
Attualmente è direttore del Centro Internazionale Studi di Biomeccanica
Teatrale di Perugia e della Scuola Internazionale di Biomeccanica di
Berlino.
Il workshop
La Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d è un sistema di educazione all’arte
teatrale. Il sistema è costituito da una serie di obiettivi pedagogici che
l’allievo deve affrontare e superare per diventare coscientemente un
artista. In questo modo l’attore riesce ad orientarsi dando al proprio
lavoro una base solida da cui partire alla ricerca di un proprio stile.
Il workshop prevede 7 lezioni di 5 ore ciascuna, per un totale di 35 ore e
affronta come obiettivi principali la conoscenza delle possibilità del
proprio corpo, lo spazio, i partners, il ritmo. Tutto sarà finalizzato per
strutturare secondo la dinamica della Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d fondata su 7 principi base, in modo cosciente e artisticamente interessante un’azione teatrale.
Le lezioni sono aperte ad attori, registi, danzatori ed artisti circensi.
Ogni incontro prevede 5 ore di attività fisica più o meno intensa per tale
motivo si consiglia una buona preparazione fisica e un’età non superiore ai 35 anni.
Il costo del workshop è di € 300
“ALEPPE”
diretto da
Riccardo Caporossi dal 15 al 24 settembre (giorno dell’esito spettacolo)
Fondatore e direttore artistico, insieme a Claudio Remondi, del teatro Club di Roma.
Rem & Cap sono due tra i più significativi rappresentanti dell’avanguardia artistica che a partire dalla metà degli anni sessanta ha espresso in Italia la più raffinata e complessa forma di teatro d’attore.
Rappresentano, nel panorama del teatro d’avanguardia, un’esperienza unica ed eccezionale; il loro modo di fare teatro si esprime attraverso la messa in scena di macchine inutili, che servono ad esprimere in modo straordinariamente pregnante l’angoscia dell’uomo nella nostra società, un’angoscia non priva di spunti di comicità - come del resto vuole il “grottesco” da loro frequentato in stile mirabile, prosciugato e asciutto - che mostrano tutto il ridicolo che c’è nella sofferenza.
L’attività di Remondi e Caporossi viaggia da diversi anni su un doppio binario: da una parte le proposte di spettacolo (con le quali hanno costruito su stessi testi e regie) e il confronto con il pubblico; dall’altra la verifica di quei risultati, fatti e esperienza, ma non ancora metodo, nel confronto con le persone partecipanti ai numerosi “laboratori” effettuati.
Il workshop
Il nome Aleppe è estrapolato da “Papè Satàn Papè Satàn Aleppe!” che Dante fa gridare da Pluto, il guardiano del Quarto Cerchio (Canto VII) dell’Inferno.
Aleppe è probabilmente originata da Aleph prima lettera dell’alfabeto ebraico; come se volesse dire primo principio.
La figurazione degli avari e prodighi risolta in un movimento ritmico, sempre uguale meccanico e insensato (una moltitudine divisa in due schiere che cozzano una contro l’altra scontando così la pena) diviene spunto ispiratore per articolare un proprio autonomo sviluppo dell’azione e della costruzione scenica.
Il progetto che Riccardo Caporossi intende proporre è un laboratorio finalizzato alla costruzione di una azione teatrale.
Al centro del lavoro vi è il laboratorio come itinerario di creazione; verifica di un metedo di lavoro collettivo, un modo di procedere in progress nella articolazione della scrittura scenica. Un lavoro caratterizzato da una matrice di lavoro artigianale che privilegia l’invenzione e la capacità di comunicare allo spettatore attraverso un sistema di segni semplice e diretto.
Un’ipotesi di laboratorio che parte da zero, un’ idea da cui prendere le mosse.
Lo spettacolo come un aggregato di concatenazioni, di dinamiche interne che vanno costruite giorno per giorno, con coerenza, attorno al nucleo centrale in cui ogni elemento, il gesto, il suono, il rapporto con gli oggetti e lo spazio scenico, le caratteristiche degli attori, siano al servizio di quella idea. Agire nella logica di una creazione totale, di una libera e autonoma invenzione che terrà conto del contributo dei partecipanti per valorizzarne le qualità espressive.
Il costo del workshop è di € 250
Possibilità di alloggio in case studenti per 15-20€ al giorno.
Per accedere alle selezioni inviare curriculum e lettera di motivazioni all’indirizzo e-mail: internocinque@libero.it
Per ulteriori informazioni contattare
ADELE GALLO 349/8773881 - GIANLUCA DEL NOCE 328/9484540
SEMINARIO TEORICO-PRATICO SU "LA COMMEDIA DELL'ARTE"
Diretto da
FERRUCCIO SOLERI dal 15 al 30 settembre
Il workshop
Il workshop, della durata di 5 ore al giorno per 15 giorni consiste in una prima fase di lezioni artistico-tecniche sulla ricerca di linguaggio, di espressione e di stile con la maschera, secondo la tradizione storica italiana.
Nella seconda fase saranno illustrati i principali personaggi fissi della "Commedia dell'Arte" (le "Maschere"), la loro nascita, evoluzione e stilizzazione.
Nella terza fase oggetto delle lezioni saranno la tecnica, l’espressione e il comportamento delle principali maschere ;lo “Zanni”, il "Magnifico=Pantalone" , il "Dottore"; il "Capitano", l’ "Arlecchino", la "Servetta".(2 lezioni di 5 ore ciascuna per ogni maschera).
Nell’ultima fase improvvisazioni di scene dialogate fra le varie "Maschere".
Al workshop possono partecipare attori o allievi attori di ambo i sessi, che abbiano attitudine al teatro di movimento dove il rapporto gesto-parola è fondamentale, che abbiano il corpo già pronto a rispondere a sollecitazioni di qualsiasi tipo, compreso l'acrobatico e che abbiano una voce non condizionata da impostazione preconcetta.
Il maestro Soleri si riserva la possibilità di decidere al termine del laboratorio, in base alla risposta dei partecipanti, di mettere in scena una dimostrazione di lavoro aperta al pubblico
Il costo del workshop è di € 500
“La biomeccanica Teatrale di Majerchol’d”
diretto da
Gennadi Nikolaevic Bogdanov dal 25 settembre al 1 ottobre
Allievo di Nikolaj Kustov (ultimo insegnante di Biomeccanica presso la
scuola del Teatro Mejerchol’d dal 1930 al 1938) è l’unica persona al mondo
che ha conosciuto in modo diretto la Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d.
Attore e regista, laureato all’Accademia di Stato delle Arti Teatrali
(GITIS) di Mosca, utilizza la biomeccanica teatrale nel proprio lavoro
artistico fin dal 1972, anno in cui entra nella compagnia del Teatro
Satirico di Mosca e dove lavora per più di 20 anni, interpretando opere di
Brecht, Beckett, Bulgakov, Cechov, Gozzi, Shakespeare.
Alla fine degli anni ’70 inizia la sua attività di divulgazione della
Biomeccanica Teatrale dirigendo dimostrazioni e spettacoli interamente
basati sul sistema mejerchol’diano. Viene, quindi, invitato dal rettore
dell’Accademia di Stato delle Arti Teatrali (GITIS) di Mosca a reintrodurre
la Biomeccanica Teatrale come materia di studio obbligatoria per tutti gli studenti.
Presso la stessa Accademia fonda nei primi anni ’90 la Scuola di
specializzazione di Biomeccanica Teatrale di cui è stato per molti anni
direttore.
Pedagogo tra i più apprezzati, tiene workshops e stages in tutto il mondo, collaborando con accademie, scuole, compagnie, università, centri di ricerca e specializzazione teatrale.
Come regista lavora regolarmente in Germania, Inghilterra e Usa; dal 1996 è maestro ospite presso l’ISTA (International School Of Theatrical
Antropology) diretta da Eugenio Barba.
Attualmente è direttore del Centro Internazionale Studi di Biomeccanica
Teatrale di Perugia e della Scuola Internazionale di Biomeccanica di
Berlino.
Il workshop
La Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d è un sistema di educazione all’arte
teatrale. Il sistema è costituito da una serie di obiettivi pedagogici che
l’allievo deve affrontare e superare per diventare coscientemente un
artista. In questo modo l’attore riesce ad orientarsi dando al proprio
lavoro una base solida da cui partire alla ricerca di un proprio stile.
Il workshop prevede 7 lezioni di 5 ore ciascuna, per un totale di 35 ore e
affronta come obiettivi principali la conoscenza delle possibilità del
proprio corpo, lo spazio, i partners, il ritmo. Tutto sarà finalizzato per
strutturare secondo la dinamica della Biomeccanica Teatrale di Mejerchol’d fondata su 7 principi base, in modo cosciente e artisticamente interessante un’azione teatrale.
Le lezioni sono aperte ad attori, registi, danzatori ed artisti circensi.
Ogni incontro prevede 5 ore di attività fisica più o meno intensa per tale
motivo si consiglia una buona preparazione fisica e un’età non superiore ai 35 anni.
Il costo del workshop è di € 300
“ALEPPE”
diretto da
Riccardo Caporossi dal 15 al 24 settembre (giorno dell’esito spettacolo)
Fondatore e direttore artistico, insieme a Claudio Remondi, del teatro Club di Roma.
Rem & Cap sono due tra i più significativi rappresentanti dell’avanguardia artistica che a partire dalla metà degli anni sessanta ha espresso in Italia la più raffinata e complessa forma di teatro d’attore.
Rappresentano, nel panorama del teatro d’avanguardia, un’esperienza unica ed eccezionale; il loro modo di fare teatro si esprime attraverso la messa in scena di macchine inutili, che servono ad esprimere in modo straordinariamente pregnante l’angoscia dell’uomo nella nostra società, un’angoscia non priva di spunti di comicità - come del resto vuole il “grottesco” da loro frequentato in stile mirabile, prosciugato e asciutto - che mostrano tutto il ridicolo che c’è nella sofferenza.
L’attività di Remondi e Caporossi viaggia da diversi anni su un doppio binario: da una parte le proposte di spettacolo (con le quali hanno costruito su stessi testi e regie) e il confronto con il pubblico; dall’altra la verifica di quei risultati, fatti e esperienza, ma non ancora metodo, nel confronto con le persone partecipanti ai numerosi “laboratori” effettuati.
Il workshop
Il nome Aleppe è estrapolato da “Papè Satàn Papè Satàn Aleppe!” che Dante fa gridare da Pluto, il guardiano del Quarto Cerchio (Canto VII) dell’Inferno.
Aleppe è probabilmente originata da Aleph prima lettera dell’alfabeto ebraico; come se volesse dire primo principio.
La figurazione degli avari e prodighi risolta in un movimento ritmico, sempre uguale meccanico e insensato (una moltitudine divisa in due schiere che cozzano una contro l’altra scontando così la pena) diviene spunto ispiratore per articolare un proprio autonomo sviluppo dell’azione e della costruzione scenica.
Il progetto che Riccardo Caporossi intende proporre è un laboratorio finalizzato alla costruzione di una azione teatrale.
Al centro del lavoro vi è il laboratorio come itinerario di creazione; verifica di un metedo di lavoro collettivo, un modo di procedere in progress nella articolazione della scrittura scenica. Un lavoro caratterizzato da una matrice di lavoro artigianale che privilegia l’invenzione e la capacità di comunicare allo spettatore attraverso un sistema di segni semplice e diretto.
Un’ipotesi di laboratorio che parte da zero, un’ idea da cui prendere le mosse.
Lo spettacolo come un aggregato di concatenazioni, di dinamiche interne che vanno costruite giorno per giorno, con coerenza, attorno al nucleo centrale in cui ogni elemento, il gesto, il suono, il rapporto con gli oggetti e lo spazio scenico, le caratteristiche degli attori, siano al servizio di quella idea. Agire nella logica di una creazione totale, di una libera e autonoma invenzione che terrà conto del contributo dei partecipanti per valorizzarne le qualità espressive.
Il costo del workshop è di € 250
Possibilità di alloggio in case studenti per 15-20€ al giorno.
Per accedere alle selezioni inviare curriculum e lettera di motivazioni all’indirizzo e-mail: internocinque@libero.it
Per ulteriori informazioni contattare
ADELE GALLO 349/8773881 - GIANLUCA DEL NOCE 328/9484540