sabato 8 marzo e domenica 9 marzo 2008
Teatro di Legno - Mutamenti - Arci Caserta
La via che conduce - workshop teatrale
Il Teatro ha inizio quando una o più persone si mettono di fronte ad almeno un’altra che silenziosa porge ascolto.
L’obiettivo di questo laboratorio è il contatto. Proponiamo di cercare insieme il modo in cui suscitare l’incontro con i possibili spettatori ma anche e prima con i compagni. E’ infatti dalla sintonia col compagno di lavoro che nascono meccanismi scenici vivi e funzionanti. E’ dalla relazione con l’altro che nasce la forza di un’azione, anche di quella individuale.
Il lavoro non è inteso come insegnamento di specifiche tecniche di recitazione ma si pone come momento privilegiato per indicare una via. E’ la via che conduce al Teatro, ma allo stesso modo può portare fuori da esso. Può condurre al Mondo di cui il Teatro altro non è che una metafora, forse la più bella, di sicuro quella che di più amiamo.
PREPARARE IL CORPO E LA MENTE
Conoscersi attraverso il riscaldamento.
PERCEZIONE
Ascolto di sé stessi per arrivare alla consapevolezza e al controllo delle potenzialità di espressione e di comunicazione di ogni parte del corpo.
LE DINAMICHE DELLA RELAZIONE UMANA
Capacità di muoversi con gli altri. Il contatto: da sé verso i compagni e il pubblico.
VERITA’ DELL’AZIONE-REAZIONE
Mantenere la concentrazione su ciò che accade dentro e fuori di sé per reagire con prontezza in modo reale e concreto: credibilità dei gesti e qualità della presenza scenica.
IL CORPO: STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
Assumere consapevolezza del proprio corpo per canalizzare l’energia mentale e creativa. Verso l’azione organica. Elementi di mimo corporeo.
LA RICERCA SULLA VOCE COME GESTO E MOVIMENTO
Esplorare, senza vincoli e autocensure, le potenzialità della voce al di là della sua funzione quotidiana e delle abitudini. Cercare le radici del suo utilizzo, l’intensità originaria.
LA COSTRUZIONE DEL SENSO E DEL SIGNIFICATO: LA PAROLA
Tuffarsi oltre i limiti del senso codificato, oltre la sintassi, al di fuori del dizionario e del rigore letterario, nello scorrere e nel comporsi fisico dei suoni e dei ritmi.
LO SPAZIO COME ASPETTO FONDANTE DEL LINGUAGGIO SCENICO
L’uso dello spazio, sua organizzazione e composizione.
IMPROVVISAZIONE
Libertà espressiva e forza comunicativa.
INFO 0823.363066 - www.mutamenti.com