LABORATORI RESIDENZIALI MARZO 2016
Mimo Corporeo. 14 – 18 marzo
Corpo Energia. 21 – 25 marzo
Corpo Vocale. 28 marzo – 1 aprile
Costo alloggio incluso
450 € per 1 laboratorio
800 € per 2 laboratori
1000 € per 3 laboratori
Vitto a cura degli studenti con l’uso della cucina
Orari
Dal lunedì al venerdì ore 10/13 – 15/18
Arrivo domenica/partenza sabato
Partecipazione
12 persone max.
Alloggi in Villa Tuscany
Camere con bagno privato
www.villa-tuscany.it
Scadenza iscrizione 20 febbraio
Le domande d’iscrizione dovranno essere inviati via Email con un curriculum vitae e 2 foto (un ritratto e una figura intera). Una selezione sarà effettuata.
Pagamento
50% all'iscrizione + 50% all'arrivo
Contatto
Yves Lebreton
Centro Internazionale di Formazione Ricerca e Creazione Teatrale
Via Casciani 3. 50025 Montespertoli FI - cell. 347 1098318
teatro@yves-lebreton.com - www.yves-lebreton.com
TEMI
Mimo Corporeo
Etienne Decroux è il creatore del "Mimo Corporeo". Sotto l’influsso dei grandi riformatori del teatro contemporaneo E.G. Craig, A. Appia e J. Copeau, Etienne Decroux ha operato per la creazione di un nuovo linguaggio teatrale centrato sull’arte dell’attore e la supremazia del corpo. La sua tecnica pone il corpo sotto il controllo della concentrazione mentale affinché il movimento fisico sia l’esatta formalizzazione della volontà attiva dell’attore. Programma: la "Statuaria Mobile" o l’analisi tridimensionale delle possibilità articolatorie del corpo nello spazio/tempo. – il "dinamo-ritmo” o lo studio delle cariche dinamiche e ritmiche del movimento.
Corpo Energia
La tecnica del "Corpo-energia", creata da Yves Lebreton, sviluppa la vitalità delle quattro energie fondamentali dell’essere in seno al processo espressivo dell’attore. Programma: energia minerale / la terra / la presenza - energia vegetale / l’acqua / la pre-azione – energia animale / il fuoco / l’azione – energia mentale / l’aria / la coscienza.
Corpo Vocale
La tecnica del "Corpo-vocale", creata da Yves Lebreton, reintegra l’atto fonatorio alla materia organica del corpo affinché la voce diventi l’estensione sonora del movimento. Esplora l’espressività dei suoni oltre ogni convenzione semiologica e permette di svelare il linguaggio "primordiale". Programma: la respirazione – la fonazione e l’apertura vocale – il grido e il gesto vocale – la maschera articolatoria / le vocali e consonanti.
BIOGRAFIA
Dopo studi pittorici e musicali, Yves Lebreton si avvicina all'arte teatrale nel 1963. Dal ’64 al ’68, si forma alla scuola di Mimo Corporeo di Étienne Decroux. Dal ’69 al ’75, dirige l'atelier di creazione Studio 2 in seno al Teatro Laboratorio di Eugenio Barba in Danimarca. Nel ’76, crea a Parigi la Compagnia “Théâtre de l'Arbre” prima di stabilirsi in Toscana dove nel ’92 fonda l’Albero - Centro Internazionale di Formazione, Ricerca e Creazione Teatrale. Per oltre quarant’anni, non cesserà di girare l’Europa e le Americhe riportando un vivo successo sulla scena internazionale. Grazie alla qualità plastica dei suoi spettacoli e all’ampiezza della sua attività pedagogica è considerato oggi il maestro fondatore del Teatro Corporeo.
LIBRI
”SORGENTI - NASCITA DEL TEATRO CORPOREO”
di Yves Lebreton
Titivillus, 2012 - pp. 384
In uno scritto al contempo autobiografia e saggio, Yves Lebreton ci invita a cogliere le “sorgenti” ispiratrici della sua ricerca artistica. Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà alla “desacralizzazione” tramite la sovversione del comico e il teatro popolare. Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l’insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell’Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. Sorprendentemente per un artista del silenzio, il suo studio della voce incentrato sui ritmi respiratori e sul significato originario dei fonemi, lo conduce ai confini del linguaggio primario. Ma soprattutto, la sua inesauribile necessità di discernere al di là dell’attore “l’uomo nella sua essenza”, gli permette di svelare le “energie” viventi dell’espressione umana. Le sue tecniche del Corpo Energia e del Corpo Vocale in simbiosi con i quattro Elementi, i regni della natura, il cromatismo dei colori e dei suoni, costituiscono l’ossatura di una metodologia totalmente inedita per l’attore dove non si tratta più di acquisire un sapere, ma di scoprire le potenzialità dell’Essere che sono le fondamenta di ogni individualità.
”ÉTIENNE DECROUX - LA STATUARIA MOBILE E LE AZIONI”
di Yves Lebreton
Titivillus, 2015 - pp. 272
“Étienne Decroux (1898-1991) è un precursore.
Mentre il teatro contemporaneo non cessa di liberarsi dalla sua dipendenza letteraria per rigenerarsi alla sorgente del corpo, la ricerca di Decroux incentrata sulla mobilità espressiva dell’attore si fa sempre più attuale. La sua opera emerge dal vasto slancio innovatore che attraversò l’Europa all’inizio del secolo scorso in cerca di una maggiore plasticità dell’arte scenica e i cui protagonisti più significativi furono A. Appia, E.G. Craig, J. Copeau, V. Meyerhold, O. Schlemmer e A. Artaud.
Laddove altri si sforzarono di estendere l’eloquenza dell’attore alla dimensione fisica della recitazione, Decroux rinunciò alla parola per tornare all’essenzialità del corpo. Laddove altri enunciarono teorie e apriranno le vie della sperimentazione, Decroux affrontò la pratica teatrale nei suoi fondamenti, convinto che la nascita di un nuovo teatro richiedesse in primo luogo la nascita di un nuovo attore. Ai diktat dell’autore egli oppose la sua concezione del poeta-ginnasta, capovolgendo la sacrosanta triade drammaturgo–regista–interprete per promuovere l’attore al rango di creatore. Ma soprattutto, forgiò su se stesso la disciplina necessaria a questa rigenerazione dell’arte teatrale. Come Stanislavskij, fu il primo apprendista del proprio metodo.
Voleva modellare un attore corporeo per costruire un teatro del corpo”.
Yves Lebreton
Dopo la pubblicazione di ”Sorgenti - Nascita del Teatro Corporeo” (Titivillus, 2012), ”Etienne Decroux - La Statuaria Mobile e le Azioni” costituisce il secondo volume della trilogia che Yves Lebreton intende consacrare al Teatro Corporeo. Oltre a una testimonianza “unica” su un maestro tra i più importanti del ventesimo secolo, questo libro presenta, per la prima volta in assoluto, un’analisi descrittiva precisa del metodo e della tecnica decrousiani.