Laboratori residenziali di Teatro Corporeo diretti da Yves Lebreton

Laboratori residenziali di Teatro Corporeo diretti da Yves Lebreton

CORPO ENERGIA - MIMO CORPOREO - CORPO VOCALE

CORPO ENERGIA / MIMO CORPOREO
Dal 29 settembre al 3 ottobre, 2014
CORPO ENERGIA / CORPO VOCALE
Dal 6 al 10 ottobre, 2014

Orari
Dal lunedì al venerdì ore 10/13 – ore 15/18.
Arrivo dei partecipanti domenica ore 18 / Partenza sabato ore 10.
Partecipazione
10 persone min. / 12 persone max.
Alloggio
Villa Tuscany in camera a 2 / 3 letti singoli o in camera matrimoniale. Bagno privato con doccia. Piscina. www.villa-tuscany.it
Vitto
A cura dei partecipanti con l’uso della cucina.
Iscrizione

Le persone interessate dovranno inviare all’Albero la loro richiesta di partecipazione con un curriculum vitae e 2 foto (un ritratto e una figura intera).
Costo e pagamento

€ 400 per laboratorio alloggio incluso.
50% all'iscrizione tramite carta di credito, bonifico o vaglia postale + 50% in contanti all'arrivo.


Contatto
Yves Lebreton.
L’Albero – Villa Tuscany
Via Casciani 3. 50025 Montespertoli FI - cell. 347 1098318
teatro@yves-lebreton.com - www.yves-lebreton.com

TEMI
Mimo Corporeo

Etienne Decroux è il creatore del "Mimo Corporeo". Sotto l’influsso dei grandi riformatori del teatro contemporaneo E.G. Craig, A. Appia e J. Copeau, Etienne Decroux ha operato per la creazione di un nuovo linguaggio teatrale centrato sull’arte dell’attore e la supremazia del corpo. La sua tecnica pone il corpo sotto il controllo della concentrazione mentale affinché il movimento fisico sia l’esatta formalizzazione della volontà attiva dell’attore. Programma: la "statuaria mobile" o l’analisi tridimensionale della possibilità articolatoria del corpo nello spazio/tempo. – il "dinamo-ritmo” o lo studio delle cariche dinamiche e ritmiche del movimento.

Corpo Energia

La tecnica del "Corpo-energia", creata da Yves Lebreton, sviluppa la vitalità delle quattro energie fondamentali dell’essere in seno al processo espressivo dell’attore. Programma: energia minerale / la terra / la presenza - energia vegetale / l’acqua / la pre-azione – energia animale / il fuoco / l’azione – energia mentale / l’aria / la coscienza.

Corpo Vocale

La tecnica del "Corpo-vocale", creata da Yves Lebreton, reintegra l’atto fonatorio alla materia organica del corpo affinché la voce diventi l’estensione sonora del movimento. Esplora l’espressività dei suoni oltre ogni convenzione semiologica e permette di svelare il linguaggio "primordiale". Programma: la respirazione fisiologica e biologica – la fonazione e l’apertura vocale – il grido e il gesto vocale – la maschera articolatoria e le qualità intrinseche delle vocali e delle consonanti – la parola viva (simbiosi dei significanti fonetici e semantici).

BIOGRAFIA
Dopo studi pittorici e musicali, Yves Lebreton si avvicina all'arte teatrale nel 1963. Dal ’64 al ’68, si forma alla scuola di Mimo Corporeo di Étienne Decroux. Dal ’69 al ’75, dirige l'atelier di creazione Studio 2 in seno al Teatro Laboratorio di Eugenio Barba in Danimarca. Nel ’76, crea a Parigi la Compagnia “Théâtre de l'Arbre” prima di stabilirsi in Toscana dove nel ’92 fonda l’Albero - Centro Internazionale di Formazione, Ricerca e Creazione Teatrale. Per oltre quarant’anni, non cesserà di girare l’Europa e le Americhe riportando un vivo successo sulla scena internazionale. Grazie alla qualità plastica dei suoi spettacoli e all’ampiezza della sua attività pedagogica è considerato oggi il maestro fondatore del Teatro Corporeo.

LIBRO
Sorgenti - Nascita del Teatro Corporeo
di Yves Lebreton
Titivillus, 2012 - 384 pagine
Ordinare su Amazon.it

In uno scritto al contempo autobiografia e saggio, Yves Lebreton ci invita a cogliere le “sorgenti” ispiratrici della sua ricerca artistica. Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà alla “desacralizzazione” tramite la sovversione del comico e il teatro popolare. Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l’insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell’Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. Sorprendentemente per un artista del silenzio, il suo studio della voce incentrato sui ritmi respiratori e sul significato originario dei fonemi, lo conduce ai confini del linguaggio primario. Ma soprattutto, la sua inesauribile necessità di discernere al di là dell’attore “l’uomo nella sua essenza”, gli permette di svelare le “energie” viventi dell’espressione umana. Le sue tecniche del Corpo Energia e del Corpo Vocale in simbiosi con i quattro Elementi, i regni della natura, il cromatismo dei colori e dei suoni, costituiscono l’ossatura di una metodologia totalmente inedita per l’attore dove non si tratta più di acquisire un sapere, ma di scoprire le potenzialità dell’Essere che sono le fondamenta di ogni individualità.