Laboratorio teatrale con Davide Iodice RI/CREAZIONE#7 al Casale delle Arti

Laboratorio teatrale con Davide Iodice RI/CREAZIONE#7 al Casale delle Arti

RI/CREAZIONE# 7

laboratorio itinerante per attori e danzatori su sostanza e forme

della creazione scenica

 

Sant'Agata de' Goti 4|7luglio

 

diretto da

Davide Iodice

Per un teatro laboratorio

 

Penso alla meraviglia delle cose quando appaiono per la prima volta, all’utopia del senso quando si fa corpo, spasimo, vibrazione, a un fare quotidiano e minuto. Penso al sublime artigianato di Kantor che scarnifica la Storia e l’Arte incarnandola nei vissuti dei suoi attori, chiedendo loro con forza ‘impegno intenso, rischio, costruzione’; all’idea di laboratorio di Neiwiller, al suo infinito tendere anarchico e poetico, a quella sua attenzione delicata e profonda verso ‘tutto cio’ che teatro non è ma lo alimenta’; a quel teatro laboratorio di Leo così centrale nell’utopia di un teatro popolare e audacemente contemporaneo insieme. Esperienze e insegnamenti che pongono con percosi diversi al proprio centro l’attore testimone del tempo e avanguardia della Storia, l’attore-autore, l’attore artista e persona, l’attore-medium, l’attore poeta, l’attore musicista, l’attore scrittura vivente.

Continuo a immaginare un luogo – laboratorio come luogo della ‘ri/creazione’ in cui la natura di ogni attore/persona e la vita, la natura di ogni attore/persona che è la vita, venga smontata e rimontata all’infinito, non come un mero esercizio tecnico e quindi vuoto, ma come un solfeggio ostinato e vivo che lentamente si fa musica.

Davide Iodice

Sensi e temi

Il laboratorio si pone come un allenamento intensivo e vivo alla creazione scenica, un artigianato che intenda il processo creativo come atto generativo lento, armonico, progressivo; che consideri sostanza prima del fare il senso necessario quanto la forma tenacemente sbalzata, in rilievo da una serialità ‘omologa’; la pura visione quanto la faticosa ‘tecnica’ della sua incarnazione, focalizzando la genesi dell’atto scenico come processo cognitivo ed esperienziale complesso e totale. Muovendo così dal ‘corpo espiatorio dell’attore’ sigiungierà per propagazione al ‘corpo cerimoniale’ ed evocativo dello spazio scenico, seguendo la cangianza e le mutazioni delle ‘materie prime’ utilizzate sul banco della SCENA in una minuta opera di costruzione e di trasformazione ‘necessaria’.

La ‘natura dell’attore’, il ‘corpo espressivo’ della persona - del dramma, l’oggetto di scena come ‘anima in forma esterna dell’attore’, lo spazio scenico come ‘lamina a sbalzo’ - ‘campo di forze’, l’oggetto trovato e l’oggetto ‘riconosciuto’, la ‘MASCHERA’, saranno alcuni degli orientamenti tematici di questo artigianato totale che si aprirà ai linguaggi come agli esiti realizzativi più diversi.

Articolazione e tempi

  • Il percorso laboratoriale sarà aperto a un massimo di 15 attori – danzatori previamente selezionati.

  • Ogni giornata di lavoro avrà durata minima di 6 ore e si comporrà di una parte specificamente dedicata alla preparazione fisica e vocale con lavoro individuale e collettivo;

         di una sezione incentrata sullo studio scenico individuale e di gruppo del materiale drammaturgico prodotto, e sulla costruzione di ‘partiture’ individuali;

         di una fase conclusiva orientata a un lavoro più direttamente finalizzato alla scrittura scenica corale.

  • E’ richiesto abbigliamento neutro

 

Ospitalità

 

Il Casale delle Arti offre, agl'associati, accoglienza con vitto e alloggio dal 3 all' 8 luglio 

Modalità d’iscrizione

 

Gli interessati dovranno inviare un CV sintetico in cui siano indicate le esperienze artistiche e teatrali.