“Quando il diluvio ci minaccia, non bisogna temere di bagnarsi i piedi.” - A. Cechov
Cechov diceva che la bellezza ci porta ad un senso di smarrimento, ci turba, perché sappiamo che non possiamo mai afferrarla nella sua completezza. Siamo, dunque, esseri profondamente infelici, di un’infelicità difficile da descrivere, ma che Cechov ha saputo analizzare perfettamente nei suoi testi teatrali. Si ferma all’analisi però, non vuole dare risposte, non fornisce teorie sulla vita. Però, forse, è l’autore che meglio ha compreso gli esseri umani e il loro mondo interiore, anche se questi non credono più a niente, come Zio Vania. E’ un autore la cui arte si capisce meglio senza l’uso di parole, con la pittura o con la musica per esempio. E’, per questo, un autore unico. Da conoscere e praticare.
Il lavoro partirà da quattro testi di riferimento: Zio Vania, Tre Sorelle, Il giardino dei ciliegi e Il gabbiano. Attraverso l’analisi scenica e drammatica costruiremo la relazione tra gli attori e la relazione tra l’attore e il personaggio che andrà ad interpretare. La sfida sarà quella di riuscire a recitare i pensieri del personaggio piuttosto che le sue parole, sviscerandone le azioni interiori. Per fare tutto ciò cercheremo di rispondere ad una domanda: quanto c’è di realmente mio all’interno del personaggio? Quanto riesco ad approfondirlo partendo in toto dalla mia vita e dalla mia esperienza? E il viaggio sarà solo all’inizio…
Il laboratorio si svolgerà martedì dalle 20.30 alle 23.30.
Frequenza: monosettimanale
Durata: 8 mesi
Inizio: martedì 4 ottobre 2016
Il seguente laboratorio è finalizzato ad una messa in scena di 2 repliche a teatro nel mese di maggio 2017.
Per prenotazioni e info: scuola@faroteatrale.it - 02 266.840.98