Sal da Vinci: un “cantante” per amico

Sal da Vinci: un “cantante” per amico

Si tratta di un ritorno, di una “rimpatriata tra amici” quella che domani, venerdì 25 gennaio, vedrà Sal Da Vinci bussare di nuovo alle porte del carcere di Nisida. Ad attendere il cantante napoletano (in questi giorni al Teatro Auguesto con il musical “C’era una volta…Scugnizzi di Claudio Mattone) ci saranno, oltre al direttore, Giancarlo Guida, tutti i “piccoli” fans, tra ragazze e ragazzi, del penitenziario dell’isola. Parole, pensieri ed emozioni per “evadere” oltre le sbarre, oltre i cancelli, oltre quel mare che limita la libertà. E’ questo lo spirito che anima artisti come Sal, persone capaci di apportare anche in ambienti e in condizioni difficili quell’ energia e vigore incondizionati. Dentro questo istituto affacciato su uno dei panorami naturali più belli del mondo, i fatti di cronaca, diventano facce, sguardi, storie con le quali, ormai da piu’ di cinque anni, Sal interagisce. «A volte - racconta Sal - mi trovo in presenza di ragazzi che hanno gravi difficoltà a relazionarsi con l’esterno, anche con me che sono il loro “fratello maggiore”. Per questo credo molto in un loro reinserimento nella società partendo proprio dal teatro. E’ proprio nei laboratori teatrali che i ragazzi cantano, recitano, si emozionano, vivono. Non pretendono di diventare come i loro beniamini televisivi ma animati dalla voglia di fare qualcosa di importante imparano ad affrontare il mondo esterno». Animati da questo spirito lo scorso anno i ragazzi, invitati dallo stesso Sal, sono stati ospiti a Napoli del suo spettacolo “Anime Napoletane” e due anni fa del musical “C’era una volta…“Scugnizzi”.