Il seminario è finalizzato a suggerire possibili cammini per trasformare il corpo dell'attore in
un 'corpo dilatato', aperto alla percezione, al ricevimento del mondo e disposto ad una reale
(non realistica) comunicazione teatrale: scoprire se stessi in una dimensione extraquotidiana.
- L’Antropologia teatrale
- Le qualità d’energia d’attore
- La drammaturgia d’attore
Il laboratorio che vi proponiamo sarà incentrato su tecniche dell’Antropologia Teatrale, disciplina
che studia il comportamento dell’essere umano in situazioni di rappresentazione organizzata.
Focalizza la propria attenzione su i principi-che-ritornano, ovvero i principi psico-fisici che
sono comuni alle varie culture e che si ravvisano nel comportamento scenico dell’attore- danzatore,
nella costruzione della sua presenza scenica, per destare l’interesse dello spettatore. Si
lavorerà sui principi di energia che regolano il corpo-mente dell’attore: l’energia forte del
guerriero, quella dolce della geisha, quella scaltra del cacciatore. Per rintracciare queste ‘qualità’
faremo ricorso ad alcuni elementi di danza degli Orixà, danza ritualistica di origine
afro-brasiliana. Il laboratorio sarà finalizzato a fornire gli elementi per creare un corpo-in-vita
di attore, ovvero come scoprire e comunicare la luce che ognuno di noi ha dentro.
Si lavorerà sulla costruzione di azioni fisiche, movimenti che l’attore scopre nel proprio lavoro
e che hanno un’intenzione specifica, un’organicità e una coerenza. Non è alla forma
dell’azione che miriamo, ma alla sostanza. E per azione fisica intendiamo anche azione
vocale: la voce come corpo dotato di un suo peso, di una sua specifica forza vibratoria. Obiettivo
è la sostanza di ciò che si vuole comunicare dietro la forma apparente (testo o melodia
musicale). Un viaggio nella scoperta di se stessi, attraverso la ricerca della propria voce.
Contemporaneamente si lavorerà sui materiali d’attore per la scena e la relazione col testo:
come dire un testo senza che questo risulti svilito da false emozioni o irrigidito dalle tecniche
o dalla partitura di azioni e intenzioni sottostanti? Come vivere realmente la sequenza
d’impulsi e di messaggi annidati in un testo? Come renderlo coerente e, soprattutto, credibile?
In altre parole, come superare la finzione pur essendo in una situazione finta per definizione?
Come riappropriarsi della propria realtà attraverso la finzione scenica?
Come scoprire dentro di sé un personaggio che è parte di noi stessi, ovvero che ci
ap-partiene? Infine, come montare da sé i propri materiali, cucirne i fili sottili con una coerenza
drammaturgica, relazionarli con i compagni di lavoro e preservare la propria indipendenza
di fronte ad un regista?
www.grouchoteatro.it
Il laboratorio si terrà nei giorni 7-8-14-15 novembre dalle 15.30 alle 18.30
Officina Dinamo - via G. Brancaleone, 58 - Tel. 06.2752.984 - www.officinadinamo.it
costo: 60 euro per l'intero seminario; scadenza iscrizioni: 2 Novembre