SEMINARIO INTENSIVO COMPAGNIA MOTUS

SEMINARIO INTENSIVO COMPAGNIA MOTUS

TALK TO ME 

condotto da Silvia Calderoni, attrice della storica Compagnia Motus.

Quanto un corpo in scena è già autobiografico? Cosa ci racconta? Le nostre storie, i nostri gusti, i nostri posizionamenti politici, i nostri pensieri, possono essere già “materiale” di lavoro? Due giornate di studio: proveremo a partire da alcuni frammenti dei nostri portati biografici (rievocazione di piccole storie-descrizioni-oggetti-musiche) e, attraversando la narrazione, arriveremo allo studio della presenza performativo-biografica.

 

Sabato 19 e Domenica 20 dicembre 2015 -  dalle 10.00 alle 19.00

costo € 120 (comprensivo di tessera associativa giornaliera / assicurazione)

 

PER ISCRIZIONI:

telefona a 06.5580827 - 340.3029448
scrivi a scuola@cassiopeateatro.org

 

BIOGRAFIA

Silvia Calderoni, classe 1981, muove i primi passi all'interno del mondo teatrale nel 1998, quando partecipa ad un laboratorio teatrale di Pietro Babina del Teatrino Clandestino. La sua carriera artistica inizia con la coreografa danzatrice Monica Francia partecipando nel 2000 allo spettacolo Cerimonia. In seguito, accede a due scuole europee per la formazione dell'attore dirette da Cesare Ronconi, del Teatro Valdoca. È quindi attrice nella produzione Paesaggio con fratello rotto sempre di Teatro Valdoca.

Dal 2006 collabora ininterrottamente con la compagnia riminese Motus, divenendone la sensibile protagonista di tutti i lavori.È un’intensa Marlene, muta Dj, dall’espressività energica e disperata, in Rumore rosa, lo spettacolo dedicato a Le Lacrime Amare di Petra Von Kant di R.W. Fassbinder. Nello stesso anno, Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, fondatori e registi di Motus, costruiscono, sul suo corpo androgino e quasi ascetico, un video e una performance dedicata a Beckett, intitolata A Place. That Again. Dal 2007 diventa l’instancabile pattinatrice protagonista di X(ics) Racconti Crudeli della Giovinezza, un progetto che la compagnia riminese ha dedicato all’adolescenza dispersa nelle nuove periferie. Per indagare la giovinezza, Nicolò e Casagrande, si affidano a lei, alla sua corporeità esile e potente, alla sua sensibilità. Per stabilire un primo contatto con gli adolescenti, Silvia distribuisce un volantino nei centri commerciali, nei luoghi d’incontro, attorno alle sale prove di città italiane, francesi, tedesche, un volantino con il suo numero di cellulare e l’appello “Io mi sto cercando, se anche tu ti sei perso, manda un sms…”. Il suo appello stupisce, cattura, provoca, in ogni modo accende una scintilla. Silvia è una traghettatrice tra un mondo e l’altro, tra generazioni, “un Caronte in pattini”, nell’immagine del critico teatrale Katia Ippaso.

Dal progetto nasceranno diversi spettacoli teatrali, tra cui X.03 Halle Neustadt (2008), X.04 Napoli (2009), video-installazioni, un film per appunti e una performance, Crac (2008). Silvia, ne é la protagonista; è lei a dare letteralmente corpo, sulla scena e nei video, alla dirompente solitudine delle giovani generazioni, facendone emergere l’ostinato e vitale desiderio di sopravvivere, resistere, con una “partitura fisica d’emergenza”, come dice nello spettacolo stesso.

Dal 2009 Silvia interpreta – o meglio ‘è’ - Antigone, nell’omonimo progetto, incarnando il personaggio dell’eroina, senza alcun gesto e testo magniloquente, fondendo nella sua figura aggressività e dolcezza. Grazie a un inteso e rigoroso lavoro teatrale e metateatrale, è la coinvolgente protagonista di Let The Sunshine In (Antigone) contest #1, Too Late! (Antigone) contest #2,  IOVADOVIA (Antigone) contest #3 e di Alexis.Una tragedia greca (ottobre 2010, Festival VIE, Modena) che chiude il progetto Syrma Antigone.

Nel 2009 a Silvia è stato assegnato il premio UBU per miglior attrice under 30.

Nel 2011 è protagonista del film diretto da Davide Manuli La leggenda di Kaspar Hauser; nel cast Vincent Gallo, Fabrizio Gifuni, Elisa Sednaoui.

Nello stesso anno è protagonista di The plot is the revolution. Diretto da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande è uno straordinario incontro scenico tra due Antigoni, tra due generazioni teatrali: Silvia e l’indomita Judith Malina, fondatrice e regista del Living Theatre.

Nel gennaio 2013 una giuria composta da settanta esperti e addetti ai lavori le attribuisce il premio MArteAward per la sua interpretazione in Alexis. Una tragedia greca, riconoscimento per aver saputo rendere, nel gioco scenico, il rapporto di innovazione nel pur mantenendo salde le peculiarità e la tecnica del teatro tradizionale.

È della primavera 2013 lo spettacolo Nella tempesta di Motus, che debutta al prestigioso Festival TransAmériques di Montreal. La performance Caliban Cannibal con l’artista/attivista tunisino Med Alì Ltaief segna il rinnovarsi della collaborazione tra Silvia e la compagnia riminese. Il lavoro viene presentato al festival Actoral di Marsiglia nel ottobre 2013 e arriva in Italia a partire dall’estate 2014.

Nel aprile 2014 le viene attribuito il Premio Elisabetta Turroni/ Città di Cesena.

Per festeggiare i dieci anni di lavoro con Motus nel luglio 2015 debutta al Festival Internazionale di Santarcangelo MDLSX, un “solo” di cui Silvia è interprete sensibile e per la prima volta firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò.

Per il suo percorso artisticoe per quest’ultima interpretazione nel settembre 2015 le viene conferito il Premio Virginia Reiter “Il lavoro dell'attrice, che ogni anno si prefigge di identificare e promuovere le migliori attrici teatrali under 35, un riconoscimento ideato da Giuseppe Bertolucci.

Dal 2006 Silvia porta avanti una ricerca laboratoriale di cui le tappe più significative sono: Strike! nell’ambito del Festival di Santarcangelo dei Teatri (2010), Arti Urbani per il festival "Folle" a Milano (2014) e Ora un percorso in diverse tappe e formati che si è snodato nella città di Roma (2015) con la collaborazione dell’attrice Ilenia Caleo.

Maggiori info su www.motusonline.com