info: www.grouchoteatro.it
orario: 10-12.30, 15-17.30 il sabato e la domenica
presso Arci Malafronte, via dei Monti di Pietralalta 16, Roma; costo: 80 euro;
info: grouchoteatro@gmail.com, 3476442529
Questo stage è un viaggio nell'immaginario, che porta a rompere gli schemi della testa per aiutare la
voce ad uscire senza paure.
Esplorando i paesaggi della memoria, la voce scopre pian piano diversi canali per svelarsi in una
infinita gamma di suoni. Si parte da paesaggi di neve, dai canti di contadini di terre lontane, per
continuare con le lingue inventate, il verso degli animali, le vibrazioni. Ma tutto viene impostato
come un gioco, con un ritmo in fuga, così che noi non abbiamo tempo di giudicare la nostra voce e
possiamo intraprendere un viaggio in libertà, seguendola fino ad ascoltare la meraviglia che ci
potiamo dentro.
Naira Gonzalez
Naira González inizia a fare teatro nel 1976, all’età di cinque anni, nelle miniere e nelle comunità indigene della
Bolivia con la compagnia Teatro Runa diretta dal padre Edgar Darío González nello spettacolo Vida Pacion y Muerte
del Atoj Antonio.
A nove anni fa da assistente al padre nel progetto contro l’analfabetismo “teatro e educazione” finanziato
dalla Fondazione Interamericana degli Stati Uniti, utilizzando il burattino come strumento pedagogico per insegnare ai bambini contadini a leggere e a scrivere. Questo progetto viene realizzato nelle piccole scuole di terra sperdute
nell’altopiano Boliviano, mentre negli istituti didattici cittadini l’iniziativa coinvolge le maestre. In tre anni aderiscono
al progetto 9.000 maestre di tutta la Bolivia.
Nel 1986, all’età di 15 anni, conosce Iben Nagel Rasmussen e Cèsar Brie. Attraversa tutta l’Argentina in tournée come
allieva attrice nello spettacolo di strada I Fiumi del Domani; partecipa ai “baratti”, un progetto di scambio con le
comunità ideato da Eugenio Barba.
All’età di 16 anni viene invitata da Iben N. Rasmussen e Eugenio Barba in Danimarca. Entra a far parte dell’Odin
Teatret. I suoi maestri, Iben N. Rasmussen e César Brie, seguono quotidianamente la sua formazione nell’allenamento
fisico e vocale. Partecipa all’Ista: International School of' Theatre Anthropology.
Lavora come attrice allo spettacolo Talabot e a Le Stanze del Palazzo dell’Imperatore, diretti da Eugenio Barba
(tournée in Sudamerica ed Europa). Negli stessi anni prende parte allo spettacolo per bambini Il Lupo Denis di Boris
Vian, diretto da César Brie; fa da assistente alla regia per Il Mare in Tasca e Torneranno i Miei Figli, sempre di Brie.
Nel 1990 lascia l’Odin Teatret. Dirige e interpreta insieme a César Brie Romeo e Giuglietta.
A fianco degli spettacoli, avvia un’intensa attività pedagogica, tenendo stage sulla voce nei teatri e nelle scuole d’Italia.
Nel 1992 all’età di 21 anni parte per la Bolivia con César Briè; insieme fondano il Teatro de los Andes. Creano lo
spettacolo Colombo, inspirato al fumetto di Altan. All’interno della compagnia, Naira segue la formazione vocale degli
attori e si occupa della creazione dei costumi e dirige lo spettacolo Canzoniere del mondo.
Nel 1994 lascia il Teatro de Los Andes e crea il suo primo monologo: Penèlope. Nel 1995 avvia in Italia un progetto di
ricerca sulle montagne Abruzzesi; all’interno di una chiesa dirige un lavoro corale sui canti zigani e realizza uno
spettacolo per la piccola comunità montana.
A 25 anni si trasferisce a Marghera dove lavora per un anno, insieme al manager Leonardo Milan, all’ideazione di un
nuovo progetto: Il Cervo Disertore. Seleziona 17 ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero che si trasferiscono
nella zona. Dal 1996 segue l’allenamento fisico e vocale dei partecipanti, realizzando spettacoli che vengono
rappresentati nelle carceri, nei centri sociali e nelle strade del Veneto.
Nel 1997 realizza per l’Assessorato alle Politiche Giovanili un laboratorio con studio aperto al pubblico, coinvolgendo i
detenuti dell’istituto di pena SAT della Giudecca a Venezia. Nel 1998 si conclude il percorso del Cervo Disertore.
Naira vince un bando della Regione Veneto con il progetto Amleto, l’eroe che Pensa, un’iniziativa che vede 24 artisti
tra pittori, musicisti e illustratori coinvolti nella realizzazione di eventi e istallazioni nelle vie e nei locali di Venezia.
Nel 1999, insieme a Massimiliano Donato, decide di andare in cerca di un luogo dove costruire la propria sede. Dopo
otto mesi di ricerca trovano Goregge: una pieve sulle colline umbre. Per quattro anni lavorano come muratori alla
ristrutturazione dello spazio. La chiesa dedicata a S. Giovanni Battista è ora una sala prove, un luogo di teatro: nasce
il Centro Teatrale Umbro.
Dal 2004 inizia il percorso di ricerca e l’attività pedagogica al Centro. In 6 anni Naira incontra oltre 500 ragazzi e offre
uno spazio e la sua supervisione artistica per nuove creazioni. Realizza il monologo Kronos Gelato, 331 modi di
fermare il tempo, da una poesia del veneziano Luca Clabot.
Dopo anni di attività pedagogica, Naira sente il bisogno di dare forma a un progetto permanente di creazione. Nasce
così un sodalizio con 6 giovani attori. Nel 2008 questo diventa il suo gruppo: Il Cocchiere del Sogno. Creano
insieme Viaggio Visionario, spettacolo itinerante nei paesi e nelle città col quale girano l’Italia proponendo inoltre
laboratori e conferenze sul teatro.
Insieme lavorano alla creazione del nuovo spettacolo: il viaggio di Alder