SEMINARIO DI RECITAZIONE
"DIDI & GOGO"
laboratorio per l'attore intorno ad "Aspettando Godot" di S. Beckett
dal 9 al 15 giugno 2012
‘Waiting for Godot’ di Samuel Beckett è ormai un divenuto un testo di teatro ‘classico’, paragonabile a Shakespeare o Cechov. Ma a quasi 60 anni dalla sua stesura, questo capolavoro continua a mantenere un’attualità sconcertante: i due vagabondi, sperduti lungo una desolata (e desolante) strada di campagna, creati da Beckett hanno a tutt’oggi la caratteristica fondamentale di rappresentare l’umanità intera in tutte le sue declinazioni. Vladimiro ed Estragone (o meglio ancora Didi e Gogo, i nomignoli con cui si chiamano reciprocamente) sono tutti noi, con il loro eterno aspettare che qualcosa, o qualcuno, arrivi a salvarli, con le loro idiosincrasie, la loro disperata vitalità, il loro bisogno di consolazione, le loro meschinità e la loro poesia. Il loro essere intrappolati nella vita (e nel teatro) è decisamente la sintesi più perfetta della condizione umana.
Accanto a loro, in questa crudele rappresentazione del mondo, c’è un’altra coppia, Pozzo e Lucky, padrone e schiavo, indissolubilmente legati l’un l’altro dalla corda a cappio che Lucky tiene al collo e che Pozzo gestisce . Questi altri due personaggi irrompono sulla scena come un vero e proprio ‘spettacolo nello spettacolo’: Pozzo è decisamente un vecchio e logorato attore da varietà, con i suoi vezzi e le sue piaggerie, mentre Lucky, grazie al suo memorabile e dilagante monologo per un attimo diventa protagonista assoluto della scena. A completare il ridottissimo cast di questo capolavoro c’è il personaggio del Ragazzo, sorta di arcangelo Gabriele, che sul finale di ciascuno dei due atti giunge ad annunciare che il tanto atteso signor Godot non arriverà nemmeno questa volta lasciando i due ‘eroi’ di nuovo nel mezzo del nulla
‘Aspettando Godot’, oltre ad essere un capolavoro, è anche un eccezionale strumento di didattica teatrale per l’ampio spettro di registri di recitazione con cui l’attore è tenuto a confrontarsi. C’è di tutto dentro a questo testo: il clown, la poesia, l’avanspettacolo, il tragico e il comico. Noi esploreremo tutti questi codici, cercando di capire e mettere in pratica le differenze tra un registro e l’altro. Un lavoro quindi ‘a tutto tondo’ sull’attore e la sua capacità di mettersi ‘al servizio’ di un copione.
Il lavoro si svolgerà attorno ad una ‘riduzione del testo’ realizzata da Mauro Maggioni: ventun scene brevissime, poco più di una pagina ciascuna, che consentono una moltiplicazione dei personaggi.
Info:
Il laboratorio comincia sabato 9 giugno con un we intensivo (sabato e domenica) di 8 ore e prosegue tutta la settimana (3 ore alla sera) fino a venerdì 15 giugno con un momento di apertura del lavoro al pubblico.
La sede di lavoro è Spazio Teatro Linguaggicreativi, Via Eugenio Villoresi 26, Milano, MM Romolo.
Per info ed iscrizioni: info@linguaggicreativi.it oppure 0239543699 oppure 3336213155