TOCCA A TE! Stage teatro-forum

TOCCA A TE! Stage teatro-forum

TOCCA A TE!

Percorso di educazione non formale attraverso il teatro-forum

29- 30 - 31 Maggio 2015
L A T I N A

Il Teatro dell'Oppresso è un forte strumento per attivare i cittadini e creare spazio per il dialogo sociale.
Il corso di formazione intende esplorare il Teatro dell'Oppresso come metodo di lavoro per sviluppare le competenze comunicative e sociali, la consapevolezza di sé e l’espressione personale, l’autostima e l’imprenditoria.
Attraverso esercizi di riscaldamento, esercizi drammaturgici, esercizi d’improvvisazione, teatro immagine, discussioni, giochi di ruolo e presentazioni i partecipanti si confronteranno sulla realtà e gli aspetti che caratterizzano la propria comunità.
I principali obiettivi del progetto sono:
Familiarizzare i partecipanti con il concetto di Teatro dell'Oppresso, con particolare attenzione al Teatro Forum,
Capire come il Teatro Forum può essere utilizzato come strumento di sensibilizzazione sui diritti umani e costruzione del dialogo sociale,
Scoprire come il Teatro Forum supporta lo sviluppo personale (consapevolezza di sé, fiducia in sé stesso, competenze imprenditoriali e comunicative),
Sperimentare il processo di creazione di una performance di Teatro Forum (riscaldamento, la costruzione di uno scenario, recitazione, il ruolo del Joker),
Pianificare attività locali basate sulla metodologia del Teatro Forum,
Creare uno spazio per scambiare e promuovere buone pratiche per utilizzo del Teatro Forum nell’educazione non formale.

Giorni e orari di lavoro
Venerdì 29 Maggio: ore 20-23;
Sabato 30 Maggio: ore 20-23;
Domenica 31 Maggio: ore 10-13 / 16-20

Dove si svolge il corso

Il corso di formazione si terrà alla sede dell'Associazione Diaphora' – ONLUS a Latina, a due passi dal Lago di Fogliano.

A chi è rivolto il corso

Il corso è rivolto a persone che lavorano o sono interessati a lavorare con i giovani e nel sociale: trainers, educatori, psicologi, attori, studenti, assistenti sociali ed insegnanti.
Il numero di partecipanti dovrà variare da un minimo di 8 a un massimo di 15 persone.

Come partecipare al corso

Il corso ha un costo di € 100,00, comprensiva della quota associativa all'Associazione Culturale Botteghe Invisibili e dei materiali utilizzati durante il laboratorio.
Per le adesioni, sarà possibile inviare una mail, entro e non oltre il 21 Maggio 2015 all'indirizzo:

info@bottegheinvisibili.tk

recante come oggetto: “Tocca a te!” e con i seguenti dati:

Nome
Cognome
Luogo e data di nascita
Professione

O telefonare ai seguenti numeri:
Ufficio  0971 18 30 903
Maria Elena 333 24 76 762
Francesco 333 81 48 883.

Cosa è il Teatro dell'Oppresso

Il Teatro dell'oppresso (TdO) nasce negli anni '60 in Brasile, ad opera di Augusto Boal, direttore del Teatro Arena di Saõ Paulo.
Si basa su una precisa presa di posizione, a favore degli "oppressi" e su un lavoro di coscientizzazione.
Per conseguire questo scopo, Boal elaborò varie tecniche (teatro giornale, teatro forum, teatro immagine, teatro invisibile...) in grado di valorizzare la cultura dei contadini. Tutte, a vari livelli, cercano di de-professionalizzare il teatro, rompendo la barriera attore-spettatore.
Usato come strumento maieutico, e non come catarsi, questo teatro fa scaturire i grandi problemi sociali e collettivi. Un suo peculiare aspetto resta comunque il lavoro sul corpo per sciogliere le maschere muscolari ("un generale cammina come un generale") e l'attivazione di un pensiero "per immagini".
Il TdO si basa sull'esplicitazione di conflitti interpersonali e sociali.
Il TdO cerca soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica, seppure in uno scenario teatrale; qui l'ipotesi è che la "recita" di una soluzione può stimolare ad agire anche nella vita quotidiana. Il conflitto viene così valorizzato perché permette all'oppresso di liberarsi dall'oppressione.
Il teatro-forum è uno metodo del TdO in cui si mette in scena una scena teatrale che rappresenta una situazione oppressiva; può essere considerato un brainstorm su temi sociali.
Nel teatro-forum si cercano delle soluzioni assieme agli "spett-attori": chi ha un'idea sostituisce un attore e mette in scena la propria volontà.
A volte succede che pur avendo delle buone idee non si riesca a metterle in pratica, oppure si finisce in un vicolo cieco: con l'aiuto di una mente collettiva si cerca di arrivare ad una soluzione soddisfacente.
Ci sono conflitti che nascono da ingiustizie, altri da stereotipi e incomprensioni; in ogni caso ci sono scontri tra valori o bisogni diversi: in certi casi sono risolvibili tramite mediazioni e soluzioni creative, in altri tramite l'eliminazione dell'ingiustizia.
Gli "spett-attori" sono chiamati ad intervenire e cercare soluzioni, sostituendosi agli attori. Si tratta di una forma di teatro che si offre come strumento di liberazione, personale e collettivo; che è d’incitamento alla creatività e che si stimola con l’emozione e con il divertimento. succede che pur avendo delle buone idee non si riesca a metterle in pratica, oppure si finisce in un vicolo cieco: con l'aiuto di una mente collettiva si cerca di arrivare ad una soluzione soddisfacente.
Ci sono conflitti che nascono da ingiustizie, altri da stereotipi e incomprensioni; in ogni caso ci sono scontri tra valori o bisogni diversi: in certi casi sono risolvibili tramite mediazioni e soluzioni creative, in altri tramite l'eliminazione dell'ingiustizia.
Gli "spett-attori" sono chiamati ad intervenire e cercare soluzioni, sostituendosi agli attori. Si tratta di una forma di teatro che si offre come strumento di liberazione, personale e collettivo; che è d’incitamento alla creatività e che si stimola con l’emozione e con il divertimento.