Workshop di clownerie: nasi comunicanti - 18 e 19 marzo

Workshop di clownerie: nasi comunicanti - 18 e 19 marzo

WORKSHOP DI CLOWNERIE: NASI COMUNICANTI
a cura di Andrea Bartola


DURATA:
16 ore
Sabato 18 e Domenica 19 marzo
dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.00

COSTO:
€80,00 per i soci di Teatro Elliot e Teatro Terra di Nessuno
€120,00 per tutti gli altri partecipanti
(contributo attività + tesseramento 2017)

INFO E ISCRIZIONI:
Accademia56 – via Palombare 56 - Ancona
accademia56@gmail.com - 3481026535

PROGRAMMA:
La ricerca del proprio  clown è  innanzitutto un viaggio dentro di sé. Un viaggio che comincia  nei  giochi dell'infanzia, passando attraverso le improvvisazioni teatrali comiche ed investigando sul proprio lato poetico, sensibile e sui propri “fiaschi”.
Quando una persona o un gruppo si esprimono giocando, si libera naturalmente il piacere e il divertimento e con questi, la leggerezza.
L'attore deve avere sempre il piacere di “sedurre” il pubblico, che prova a sua volta piacere guardando chi gioca con gusto e divertimento.
Improvvisare in senso clown significa calarsi in una situazione di vita e permettere alla propria umanità  di esprimersi, imparando a ridere prima di tutto di se stessi.
Non si tratta quindi di un lavoro sul personaggio inteso come di un involucro da riempire, ma al contrario, piuttosto da svuotare.
E in questo lavoro “ a togliere” emergono le nostre  peculiarità, la  vis comica,la follia interiore.
Il clown è un personaggio che socialmente si può manifestare in tutte le sfere della vita. Le rappresentazioni nel teatro o nel circo sono, probabilmente, le forme più comuni attraverso le quali conosciamo i clowns ma non sono né le uniche e né le più importanti. I requisiti primordiali per rivelare il proprio clown sono la conoscenza delle “formule comiche” e la creazione di un “cuore di clown”.
Abbiamo avuto e avremo sempre un “cuore di clown”, ma per farlo rivivere è necessario il semplice desiderio di riscoprirlo e mantenere l’innocenza infantile in tutti gli aspetti della vita”. La “Teoria Clown” ci permette di recuperare l’innocenza che ognuno di noi ha perso e questa è la prova che non è mai tardi per ritrovarla. E’ sicuramente una sfida, però più che mai divertente!
Credo fermamente che realizzarsi nel gioco sia vitale sia sulla scena che nella vita.BIOGRAFIA:
attore e regista in diversi allestimenti di commedia dell’arte e clown, è arlecchino in “Arlecchino servitore di due padroni” produzione teatro sistina. Tiene corsi di teatro, clown e teatro sociale anche con persone diversamente abili e in centri psichiatrici.