Premessa
Visti i numerosi casi di attività artistiche non riconosciute e non supportate da una struttura amministrativa ed organizzativa. Visto il cospicuo numero di debutti di produzioni indipendenti. Viste le deficienze delle strutture che in Italia affiancano e tutelano tali attività e viste le pericolosità in cui si intercorre nel caso in cui l’attività stessa non rispetti le già di per sé pericolanti, e non trasparenti, regole.
E, viste le carenze che si riscontrano in ambito pedagogico nel passaggio di conoscenze che affiancano l’atto artistico a quello realizzativo.
Cosa, in poche parole
Your Own Factory è un’attività formativa che si prefigge di portare l’artista alla conoscenza ed alla comprensione di ciò che sta intorno, o in mezzo, o insieme, la messinscena: amministrazione, organizzazione, gestione delle risorse, comunicazione, tecnica.
A questo, di conseguenza, si affiancherà la mappatura di ciò che sta attorno all’ interprete: spazio della messinscena, luce e light design, suono e sound design, scenografia, costumi, eccetera, eccetera.
Gli elementi che, alla fine del corso, saranno stati affrontati ed elaborati, permetteranno all’allievo di riconsiderare le situazioni in cui andrà a portare il proprio lavoro ed essere in grado di operare delle scelte. Consapevoli.
Elementi e struttura del corso
Il corso sarà composto da incontri frontali, con cadenza mensile, in cui all’esposizione si affiancherà la discussione attiva dei singoli argomenti trattati, cercando di condurre l’allievo all’interno di un percorso che favorisca l’intuizione ed il collegamento di elementi che già possiede ma che non è ancora stato in grado di connettere tra loro.
Agli allievi sarà richiesto di integrare alle lezioni frontali un percorso individuale composto da:
letture
produzione di materiale scritto ed orale
produzione di brevi messe in scena tratte da un’opera comune a tutti i partecipanti
preparazione di una lezione da tenere in presenza dei colleghi
produzione di un corto teatrale che possa essere o un primo studio dedicato ad una più ampia produzione o un’ opera finita da poter proporre in contesti che ne permettano la fruizione
Your Own Factory, inoltre, proporrà agli allievi degli incontri con professionisti esterni, ognuno dei quali dedicato ad un particolare ramo del settore:
1. drammaturgo
2. direttore artistico
3. regista
4. organizzatore/direttore di produzione
5. scenografo
6. sound designer/fonico
7. light designer/tecnico luce
Tutoraggio dell’attività
Durante tutto lo svolgimento del corso saranno frequenti, concordando i tempi e in base alle necessità di ognuno, i momenti di tutoraggio individuale e di monitoraggio delle attività condotte dal singolo allievo. Per la gestione di tale attività ci si avvarrà anche dei nuovi strumenti di comunicazione, quali Skype o simili.
Il tutoraggio individuale avrà particolare importanza relativamente alla produzione del corto, richiesto come esito finale del corso. L’allievo sarà affiancato come avesse un aiuto regista che tenti di interpretare e capire a fondo le motivazioni che spingono il medesimo ad optare per una soluzione piuttosto che un’altra, non andando ad interferire sulla natura del fatto artistico ma alimentando gli spunti di riflessione e quindi le possibilità di evoluzione dell’idea iniziale.
Verifica delle conoscenze acquisite
Due saranno i momenti di confronto con la docenza e con eventuali collaboratori per la verifica delle conoscenze e dei concetti acquisiti. Questi momenti di incontro non saranno necessariamente selettivi e non comporteranno un’eventuale esclusione al proseguimento del corso. La finalità dei suddetti è da ritenersi connessa alla necessità di monitorare il percorso che il singolo allievo sta portando avanti, proponendo eventuali modifiche al rapporto con il corso stesso, con il progetto produttivo o con la docenza.
Obbiettivi generali
Generare un moto che crei consapevolezza.
Oltre l’attore, intorno al performer, esistono un sacco di cose che sembrano, in apparenza, non artistiche.
Risulteranno esserlo.
Obbiettivo finale
Con tutte le sfumature, legate alla frammentazione del corso in un arco di tempo lungo, un anno, e alla fragilità del passaggio di conoscenze non utilizzando un metodo puramente e forzatamente induttivo, l’obbiettivo a lungo termine che ci si prefigge è quello di far intraprendere agli allievi un percorso produttivo con la consapevolezza di tutti i passaggi e di tutte le azioni che rendano qualitativamente e quantitativamente ottimale il lavoro, partendo dalla fase progettuale per arrivare alla realizzazione dell’opera artistica.
“Fornire degli elementi senza avere la pretesa che questi vengano utilizzati o fatti propri.
Una formazione che miri allo scambio di conoscenze e non all’ induzione forzata.”
Nilam’s bio
Inti Nilam nasce a Casciana Terme, sotto un fico, in provincia di Pisa, nel gennaio del 1988. Si avvicina fin dalla tenera età allo spettacolo dal vivo. Per tre anni consecutivi è il presentatore ufficiale della Corrida organizzata dalla Sagra del Coniglio di Parlascio. Sorpassato lo scoglio scuole medie si iscrive al liceo scientifico di Pontedera, indirizzo linguistico. Nel percorso liceale frequenta tutti i corsi teatrali proposti: Alice Guadagni, Andrea Kaemmerle e Marco Sodini. Una volta terminato il liceo non si iscrive all’università e inizia a viaggiare. Vive a Porto, Santiago de Compostela, Sevilla, Copenaghen, Pisa, Londra, Edimburgo, Città del Messico e altri luoghi di bellezza rara. Si dedica in maniera del tutto sporadica alla scrittura e partorisce il suo primo lavoro teatrale: Non Fare Citazioni. Mette in scena il lavoro nel febbraio del 2009, a Pisa, precisamente nel capannone del Rebeldia. Che per l’occasione è colmo di gente. Per l’occasione i compensi generati dall’organizzazione sfiorano i cento euro. La compagnia ne riceve settanta. Giusto per abituarsi all’ambiente italico. Esauritasi la spinta propositiva del gruppo pisano decide di trovare nuovi stimoli e si trasferisce a Torino. Nel biennio 2009-2011 viene fondata la Compagnia delle Biglie, che, sotto la sua direzione si occupa di produzioni e di organizzazione. Il Nome del Dio, Legàmi, La Città e Piccoli Monologhi di Emozioni Forti, le produzioni. La rassegna Teatro in Cantina e l’invasione poetica Piccoli Monologhi di Emozioni Forti esistono nel locale Caffè del Progresso, ospitando compagnie ed artisti da tutt’Italia. La sua idea di regia si forma in maniera del tutto autodidatta, fino a quando non viene selezionato per il workshop annuale NDW10/11, condotto da Andrea Lanza. Ulteriore passo di formazione registica avviene con il corso proposto da Philip Radice. Oltre alla regia si interessa di direzione tecnica, con specializzazione nel campo dell’illuminotecnica. Segue il workshop Il Gesto e la Luce condotto da Daniela Bestetti. Nel 2011 prende parte al progetto Skiera presso la cittadella di Alessandria, diretto da Gabriele Vacis. Nelle sue collaborazioni stabili si consolida il rapporto con Cristian Ceresoli, divenendo direttore tecnico delle produzioni La Merda e La Ballata dei Poveri Cristi.
Proseguendo questo percorso cura la direzione tecnica della residenza Skiera_Awarenessline a Roma presso il Teatro Valle Occupato, nel febbraio 2012. Collabora con la Città del Teatro di Cascina (PI) come elettricista e datore luci.
È il direttore artistico della prima edizione del Torino Fringe Festival, che verrà alla luce nel maggio del 2013.
Prendendo spunto dall’idea che la regia sia un tutto tondo: scrive, monta video, si occupa di grafica, di costruzione siti web, si diletta nel canto ed è musicologo principiante. È un eccellente cuoco di cose caserecce.
Sta scrivendo il monologo Figa di Legno e sta lavorando al suo prossimo deliro: Titolo Provvisorio.
Parla correttamente Inglese, Francese, Spagnolo e Portoghese. Si diletta con il Rumeno.
Inti Nilam
www.intinilam.tk
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