Casting 'RomeoeGiulio' di bologninicosta, produzione Istituto Teatrale Europeo

Casting 'RomeoeGiulio' di bologninicosta, produzione Istituto Teatrale Europeo

ROMEOEGIULIO
di bologninicosta
produzione Istituto Teatrale Europeo

 

<< Che cosa è corpo. Che cos'è un corpo. Tu Romeo, sei la cosa meno simile a un corpo che io abbia mai visto>>.

Femmine contro maschi, teoria gender, omofobia, un paese di stronzi. Una drammaturgia violenta. Candidamente anticlericale e profondamente consapevole.
RomeoeGiulio è un vero e proprio piano di disturbo della quiete artistica e della buona coscienza nazionale. 

Si cercano dunque attori e attrici poco avvezzi al compromesso.

Fortemente motivati verso le tematiche di lavoro proposte.

Che abbiano attitudine alla creazione e non all’obbedienza.

Che siano interessati a lavorare sulla costruzione di una partitura fisica d'emergenza, sulla sperimentazione vocale e ritmica.

 

Si ricercano 4 attori per i ruoli di:
- Romeo, Giulio, 2 elementi del Coro

2 attrici per i ruoli di:
- 2 elementi del Coro

ETA' SCENICA: 25/30 ANNI

Scarica qui il bando completo: https://goo.gl/kBd2uk

Casting: Venerdì 20 Novembre presso il Teatro Abarico di San Lorenzo (via dei Sabelli 116)
Periodo di allestimento: Dicembre 2015 – Gennaio 2016
Messa in scena: 29- 30 Gennaio 2016 

Il cast sarà pagato a incasso.

Per candidarsi inviare curriculum, foto e  lettera motivazionale all'indirizzo bologninicosta@gmail.com entro Mercoledì 18 Novembre.
I candidati dovranno sostenere un colloquio motivazionale e presentare una performance della durata di max 8 minuti, preparata in autonomia sulla base delle suggestioni suggerite dalle porzioni di testo riportate. In questo piccolo allestimento autogestito gli attori e le attrici sono liberi di utilizzare i brani per intero o in parte, a memoria o in lettura, facendo uso di tutti gli strumenti che ritengano necessari: supporti musicali (in CD o pennetta), elementi scenografici vari, eventuale costumistica.
Ai candidati potrebbe inoltre essere richiesta l'esecuzione di un brano a cappella o un'improvvisazione fisica su musica.

<< Ecco, così va meglio. (Pausa). È quello che mi dico sempre. (Pausa). Invecchiare non è uno scherzo, soprattutto per una signora. (Pausa). Ho comprato un nuovo smalto. (Pausa). Poi uno fa i figli perché spera… (Pausa). Spera sempre. (Pausa). Gli insegni le maniere cristiane di stare al mondo. (Pausa) Una volta pregavo, si capisce. Pregavo molto di più. (Pausa). Noi donne. (Pausa). Tanto vale che mi lascino qui. Così. (Pausa). Poi la Rosalina s’è ammazzata. Quando l’ha saputo. (Pausa. Risatina isterica). S’è ammazzata… (voce rotta)… roba da matti. (Pausa) Ti distrai un attimo, e si ammazzano tutti. (Pausa) Tempi strani. (Pausa). Per starsene al sicuro bisogna che ognuno faccia quello che deve fare (Pausa). Io lavo i piatti. Ogni tanto mi compro un nuovo smalto. Un piccolo vizio (Pausa). Non c’è pericolo che mi stuprino. Ormai. Nessuno mi guarda. (Ride) Noi donne abbiamo bisogno di uomini volgari, di uomini che ci fischiano volgari dalle macchine. Per sentirci… meno sole. (Pausa). Poi un giorno ti cresce una cosa nella pancia e ti dici che ne vale la pena. (Voce rotta). A me la vita non m’ha viziata mai. Questa è la cosa meravigliosa. Come dico sempre, mi dico: tesoro, se fosse stato tutto facile non saresti diventata la donna che sei (Pausa. Comincia a succhiarsi il pollice). Così va meglio. (Pausa). Che poi se li vizi i figli, se li vizi i figli…un giorno verranno a dirti che hanno preso a succhiare il cazzo del vicino.>>

<< Ho visto il primo sole e mi sono cresciuti gli occhi. Che cosa è corpo. Che cos’è un corpo. (Pausa) Tu, Romeo, sei la cosa meno simile a un corpo che io abbia mai visto. (Pausa). Non riesco nemmeno a guardarti, non potrei guardarti tutto, non basterebbero tutte le carezze del mondo a consolare il mio pianto se ti guardassi Romeo, nudo e addormentato, non avrei più dove nascondermi se tutto fosse illuminato dalla certezza della tua presenza radiosa e incolmabile, ferma e bollente come certi deserti notturni. (Pausa). (Più forte) Ma adesso svegliati, Romeo.
(Torna a parlare sottovoce) Sei ancora il ragazzo che mi fece paura. (Pausa) Mi ricordi l’oriente, con le spalle curve che hai, sempre in difesa come un leone ferito – e tra i ricci pieni di fumo hai incastrati interi tramonti metropolitani come grappoli, gli occhi scoscesi come paludi – mi ricordi la campagna gialla e tremolante, fatta di spighe e rossori, e hai il sapore dei vestiti stracciati appesi ai fili della luce, della prima sbronza al liceo, dei materassi buttati all’angolo delle strade piene di lividi, mi ricordi le notti in bianco e la consolazione dello sbatacchiare dei cucchiaini nei tavoli di un bar all’aperto
d’estate.
(Pausa.) Ma adesso amore mio ti devi svegliare. Stanno venendo a prenderci. Svegliati, Romeo (più forte) Romeo, svegliati!>>

<< è una malattia, è una tremenda malattia – IL SEME – che poi ti viene ti viene l’ADS ti viene la GONORREA ti vengono i coglioni blu i coglioni pieni di sangue e di sperma sporco il sangue sporco ti viene – Perdona i nostri Peccati e ci conduca – ci conduca da qualche parte con la schiena spezzata PIENI di malattie Confessi o Neghi o Confessi che poi tanto ti fanno confessare loro ti fanno confessare – è una MALATTIA signori miei, non c’è santo che tiene prendere o lasciare signori prendere tutto quello che è rimasto così come lo hanno lasciato che tanto prima o poi ti fanno confessare ti fanno. Confessare.>>