PUGLIA. Cercasi attrice per spettacolo teatrale

PUGLIA. Cercasi attrice per spettacolo teatrale

"Cassandra" di G. Monteduro

Regia di Luca Arcano

Produzione AnonimArt Communication Group

Cercasi attrice

Max 25/30 anni - età scenica 22 anni

Altezza 1.70, bella presenza, fisicità esile.

Richiesta tonalità capelli rosso rame o tinta per il periodo di replica. 

Prove fine agosto/settembre

Inviare CV ad anonimartcg@libero.it - successivamente provino su parte inviata dalla produzione.

Il mito greco è stato certamente molto sfruttato, largamente impiegato in tutte le salse da coloro che hanno, a varie riprese, attinto dal calderone della classicità gli ingredienti per argomentare le loro scelte o per legittimare insoliti canoni estetici. L'utilizzo del personaggio del mito non deve comunque lasciare spazio ad equivoci. Per quanto una certa retorica, figlia del riflusso, condanni l'arte di denuncia e inviti spesso alla rappresentazione puramente e semplicemente letterale o quasi, del fatto mitologico, riducendolo quindi ad episodio fine a se stesso, si può serenamente affermare, senza aver paura di banalizzare alcunché, che Cassandra è una metafora, traslato per eccellenza dell'arte mimetica, che può rappresentare qualsivoglia personaggio e/o avvenimento della nostra e di qualunque età o periodo storico.
Cassandra è l'eterna reietta, la persona scomoda per antonomasia, che grida ai sette venti le verità assolute e i prossimi eventi senza mai essere creduta. Condanna di un dio respinto, punizione di un potere che, anziché zittire, sceglie oculatamente di delegittimare ogni contrasto. Metafora di una trasformazione della gestione del dissenso da parte dei poteri costituiti che ha posto Cassandra sugli spalti dell'attualità più recente, assegnandole il ruolo di messaggera incompresa ed inascoltata del XXI secolo. Cassandra ha l'ardire di affermare che Elena non esiste, che è un fantasma. Non esiste nessuna Elena. Ha il coraggio di decodificare il messaggio dell'establishment ideologico e di riaffermare la sua verità, quella verità che dà fastidio e che manda all'aria i piani dei poteri costituiti. Messaggera analitica e lungimirante, ingiustamente declassata a stereotipo di sventure annunciate da una retorica che si nutre sempre di più di luoghi comuni e di frasi fatte, incuneata nei meandri di una degenerescenza che crede di aver distrutto ogni sembianza di identità e di riferimenti, Cassandra restituisce all'individuo il suo senso critico, la sua personalità, la capacità di dire "no" anche a costo della sofferenza e della perdita totale di tutto ciò che possiede. Una prerogativa dei forti e di tutti coloro che non hanno rinunciato a guardare avanti, oltre le mura, oltre il mare, oltre gli stereotipi per raggiungere quella consapevolezza, quella verità che ancora oggi continua ad essere sorprendentemente lontana.