Rassegna “Ambigua, teatri dell’eros e della diversità”

Rassegna “Ambigua, teatri dell’eros e della diversità”

Debutta giovedì 2 febbraio alle ore 21,00 al Teatro Il Primo(Napoli) nell’ambito della Rassegna “Ambigua, teatri dell’eros e della diversità”, “Screw me!! Il diritto di chiamarmi Joe” spettacolo scritto, diretto e interpretato da Arnolfo Petri, con Melania Esposito, Massimo Odierna e Patrizia Palmieri nel ruolo di Elsa. Provocatorio, trasgressivo, violento come uno schiaffo, ruvido come una mano coperta da artigli, così potrebbe essere definito questo ultimo lavoro di Petri che trae ispirazione, seppur molto alla lontana, da alcune opere di Joe Orton, l’allucinato commediografo protagonista della “rabbia incazzata” della Londra degli anni ’60, morto massacrato a martellate nel 1967 dal suo compagno. Dopo l’abbandono catartico alle Prigioni del cuore del “Bacio della Donna Ragno” del 2004, dopo lo sferzante atto d’accusa contro i crimini della guerra e del nostro silenzio colpevole di “Streamers” del 2005, ecco Petri ripiombare nei vortici attraenti della letteratura omosessuale, ma stavolta in una “commedia noir”, che pur attingendo alle tinte agrodolci tutte britanniche, aggiunge i riverberi duri e claustrofobici, quasi psicanalitici, di “un massacro generazionale”. Un testo di sesso, scandalosamente umano, dove “la solitudine” e “la paura di vivere” fanno a pugni con “la scelta di esistere”, ossia col “diritto di chiamarsi Joe” Un titolo, “Screw me”, da solo evocativo, nella sua volgarissima intraducibilità, e da monito per tutti i moralisti e benpensanti a non vedere questo spettacolo se “deboli di stomaco”. Prodotto dalla Compagnia Arnolfo Petri e da Accademia, lo spettacolo si avvale delle scene di Michele Bifari, dei costumi de La Primiere e delle musiche originali di Marco Mussomeli. Si replica fino a domenica 12 febbraio.