Il Teatro amatoriale torna protagonista a Padova con la diciassettesima edizione di Su il Sipario! Rassegna organizzata da Acli Arte e Spettacolo con Ata.TeatroPadova presso il Teatro Polivalente Don Bosco, di via De Lellis 4. Anche quest’anno sette appuntamenti dal 14 gennaio al 25 febbraio: ogni sabato, le principali compagnie amatoriali del territorio, e non solo, vi intratterranno con commedie sia in lingua italiana che in dialetto veneto. Un programma arricchito anche dalla seconda edizione di Monologando, concorso per monologhi teatrali inediti: prima di ogni spettacolo si esibirà infatti un finalista e sarà il pubblico in sala, con il proprio voto, a contribuire all’elezione del monologo vincitore che verrà premiato la sera del 25 febbraio. Ci sarà inoltre la presentazione al pubblico di un libro dedicato a Paolo Poli e alla serata conclusiva parteciperà l’attore e drammaturgo Pietro De Silva. Ecco nel dettaglio il programma della rassegna
14 gennaio 2017
Question de esperiensa di Diego Finato, adattamento e regia Federica Santinello. Compagnia dell’Imprevisto
Il Veneto di fine anni 50 fa da sfondo a questa brillante e divertente commedia, che restituisce il sapore di quei film in bianco e nero che non ci si stanca di rivedere, perché regalano personaggi che ci fanno sorridere dei nostri difetti, garantiscono il lieto fine e, soprattutto, mettono al centro del racconto valori e sentimenti che fanno più bella la vita. All’albergo ai Salici sembra si siano messi tutti d’accordo per complicare la vita di Adele, l’indaffarata proprietaria: il suo giovane marito Gastone che la abbandona; la procace cameriera Loretta che si licenzia…per scappare con Gastone, e la lascia a corto di personale; l’ingenua sorella Teresa, che cerca di annegare nel cognac un amore impossibile… L’arrivo di Zaira, Cesira ed Elvira, che si offrono come cameriere, sembra essere la soluzione a tutti i suoi problemi: Adele si convince infatti che tre lavoratrici esperte e ben referenziate la aiuteranno a rimettere a posto le cose. Ma si sa: l’apparenza inganna e l’imprevisto è sempre in agguato, e prima dello scoppiettante finale tutti i personaggi dovranno svelare segreti, confessare debolezze, rivedere le loro convinzioni. In nome dell’amicizia, della solidarietà… e naturalmente del buonumore!
21 gennaio 2017
Baruffe Chiozzotte di Carlo Goldoni, regia di Alberto Zorzato. Teatro La Loggia
La commedia composta in tre atti in prosa scritta in dialetto chioggiotto, venne rappresentata per la prima volta al teatro di San Luca a Venezia nel 1762. La scena è in Chioggia e i protagonisti sono dei pescatori con le loro famiglie. Il meccanismo teatrale scatta da un fatto che oggi considereremmo minimo e apparentemente insignificante: Toffolo offre una fetta di «zucca barucca» a Lucietta, fidanzata di Titta Nane. Quest’atto innesca una serie di maldicenze, rancori, gelosie, sospetti, che investono burrascosamente la piccola comunità di pescatori. Le «baruffe» vengono risolte grazie all’intervento del «cogitore», ossia del sostituto del cancelliere criminale, che costituisce il portavoce dell’autore stesso in materia di legge.
28 gennaio 2017
Pagamento alla Consegna di Michael Cooney, regia di Gianni Rossi. Compagnia Amici del Teatro di Pianiga
Una frenetica commedia gremita di personaggi umoristici, goffi e stereotipati cimentati in una farsa indecifrabile ma evidentemente cristallina, che ironizza sul sistema sanitario e di previdenza sociale. In seguito alle diverse lettere inviate dalla previdenza sociale al vecchio inquilino del suo appartamento, Rupert Thompson, Eric, disoccupato da due anni, ha un’idea geniale: assumere l’identità di Rupert, ormai emigrato in Canada, per incassarne le indennità. Eric rimane intrappolato dalla burocrazia e non riesce a fermare il flusso di assegni e sussidi neanche in seguito alle esplicite richieste. I personaggi di questa commedia, primi fra tutti Norman, si trovano coinvolti in una serie di avvenimenti ingarbugliati, dando adito a fraintendimenti colossali che invece potrebbero essere districati con semplicità. Ma bugia dopo bugia, la vita di personaggi comuni diventa sempre più caotica e complessa dando vita ad avvenimenti paradossali, ironici e purtroppo anche tristi. Sono i paradossi della nostra società industrializzata dominata dal capitalismo: il denaro viene sprecato per accontentare fantomatici invalidi o disoccupati che diventano simbolo di come i garbugli a livello sistemico siano incontenibili e occultati dalle pratiche burocratiche. I reali bisogni dell’umanità non vengono tenuti in seria considerazione e ovviati, anche se la soluzione potrebbe essere semplice e repentina.
4 febbraio 2017
Nesuno xe’ perfeto di Andrea Masiero, libero adattamento de “Il tacchino” di G. Feydeau, regia Gianni Mazzucato. Teatro dei Curiosi
Esilarante commedia che mescola amori improbabili, equivoci, tradimenti e immancabili colpi di scena. Nesuno xe’ perfetto si permette di rielaborare una delle più riuscite commedie del vandeville, trasponendo la vicenda originale di Feydeau da Parigi a una cittadina veneta, modificando e adattando trama e personaggi. Ma anche passando dalla Francia di fine ottocento all’Italia dei primi anni sessanta il risultato non cambia. Restano gli intrecci comici, gli equivoci e i rocamboleschi colpi di scena. Lo spettacolo è una macchina comica che una volta messa in moto trascina gli spettatori attraverso i suoi perfetti ingranaggi, generando un mare di risate. Il pretesto che fa partire la vicenda è semplice: un uomo corteggia una donna sposata che si rivela essere la moglie di un suo amico. In fin dei conti, pur passando i secoli, vizi e virtù degli uomini restano sempre gli stessi e gli ingredienti con cui da sempre condiamo le nostre vicissitudini sono sempre quelli: amore, passione e soprattutto tradimenti. Perché, come dice un vecchio detto: “le corna sono come le scarpe: tutti quanti ne abbiamo almeno un paio!”
11 febbraio 2017
Un Tè con l’Assassino da “Giallo!!!”di Paolo Poli e Ida Omboni. Adattamento e drammaturgia di Gianluca Meis, regia Antonello Pagotto. Gruppo teatrale il Canovaccio
Serata omaggio a Paolo Poli con presentazione del libro: Paolo Poli, un morso educato a cura di Gianluca Meis
II reverendo Mortimer era un buon conservatore e l’aveva dimostrato non facendo un solo progresso in tutta la sua vita. E grazie a lui non ne ha fatti St. George Meadows, cosa di cui tutti gli sono tuttora profondamente grati. L’ordine è molto più stimolante del sensazionale: puoi pensare che, sotto, nasconda di tutto, come le ere geologiche e gli articoli di fondo del «Times». II solo evento di una certa risonanza sul quale il reverendo non ha esercitato il suo influsso moderatore è stato l’ultimo decesso, ma in fondo è scusabile: il morto era lui. Un morto vivamente rimpianto. Rose Potter e Margaret Perkins del Patronato locale, che stanno riordinando il vicariato, hanno il cuore grosso. Lavorano con l’energia esplosiva di chi non vuol riconoscere di star facendo una cosa inutile. Rose ha l’età in cui una signora scopre i piaceri della dimenticanza, Margaret quella in cui una signorina comincia a vivere dell’appassionato ricordo delle cose che non le sono mai successe. Vestono con esemplare discrezione, cioè cattivo gusto. Non oberate da un attributo frivolo come la bellezza del corpo si preoccupano vivamente della bellezza dell’anima. Altrui. Piangono il reverendo Mortimer, ma attraverso le loro parole rivivremo tutti i fatti che le hanno portate a questa celebrazione: scopriremo insieme come a St. George Meadows sono in molti a nascondere dei segreti! Sono in molti a contendersi un terreno e una misteriosa lettera, il cui contenuto esplosivo non deve essere in alcun modo rivelato.
18 febbraio 2017
Parenti Serpenti da Mario Monicelli, regia Renata Rizza Stracquadanio. Compagnia Jonathan’s Performing Art
È un Natale dei primi anni ‘90, ma potrebbe essere del presente, quando, nella casa di Sulmona dove vivono gli anziani coniugi Trieste e Saverio, arrivano i figli con le rispettive famiglie. Un Natale in famiglia, pieno di ricordi e di regali da scambiare e questo rito stanco sembra l’unico appiglio per tentare di ravvivare i legami familiari. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti e andati a lavorare in città. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi che si riuniscono, ancora una volta, per cercare di ripulire, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi. L’io narrante che ci presenta i luoghi e i personaggi è il nipotino Mauro. La piccola voce ci descrive ingenuamente ogni parente, lasciando trapelare già dall’inizio l’instabilità profonda e i tratti di isteria celati dietro l’immagine della famiglia unita. Dopo aver assalito con coltelli e forchette il cenone, sbranando cibi e mettendo tra le mandibole anche qualche conoscente, i bravi figli di mamma si ritrovano però a dover fare i conti con un amaro calice: i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia…a chi toccherà?
25 febbraio 2017
Tragicamente Comiche di Pietro De Silva, regia di Vittorio Attene. Teatro delle Ortiche
Lo spettacolo Tragicamente Comiche è una esilarante carrellata di personaggi che tentano di sopravvivere alla solitudine, alla mediocrità e all’emarginazione. Vivono, ingenuamente, situazioni assurde ed improbabili, da cui riescono, tuttavia, ad emergere a testa alta. Un sottile profilo psicologico attraversa ogni personaggio e ne delinea così difetti e limiti, non sempre così lontani dalla realtà. Le circostanze, vissute dai personaggi, sono talmente surreali, che la comicità è d’obbligo, praticamente inevitabile.
Sarà presente in teatro l’autore e attore Pietro De Silva che nel pomeriggio terrà un workshop teatrale presso il teatro Don Bosco
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Inizio spettacoli ore 21.00 – apertura biglietteria ore 20.00
Biglietto d’ingresso:
Intero € 8,00
ridotto € 7,00 13/16 anni – over 65; studenti € 5,00 previa presentazione del badge
gratuito 0/12 anni – Persone diversamente abili
Per informazioni e prenotazioni:
ATA.TEATROPADOVA – info@atateatropadova.it
Prenotazione telefonica al 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30 – dalle 15.30 alle 18.30 (posto riservato fino alla 20,30 della serata).