Teatro

Al Theatre in Action di Mogliano Veneto la parola d'ordine è: tutti in strada!

Al Theatre in Action di Mogliano Veneto la parola d'ordine è: tutti in strada!

Scambiamo due ciàcole, come si direbbe da queste parti, con Giovanna Cordova, una delle due direttrici del Festival alla sua seconda edizione: rapporto con il territorio e informalità le carte vincenti.

Theatre in Action, dall'8 giugno al 28 luglio, anima l'estate veneta con una serie di appuntamenti che trovano casa a Mogliano Veneto e precisamente nella cosiddetta Filanda Motta, luogo storico di queste terre dove radici contadine e progettualità future si mescolano in una dimensione dinamica e ricca di prospettive.
Il Festival è appena cominciato e noi andiamo a curiosare dietro le quinte, ma soprattutto a incontrare Giovanna Cordova di Temacultura che insieme a IfPrana e Maria Cristina Bertaccia rappresenta il cuore artistico di questo appuntamento. Il tema di questa seconda edizione è il viaggio e lo slogan che campeggia sui manifesti è "siamo tutti per strada". Da qui nasce la nostra prima domanda. 

Come nasce l'idea del "tutti in strada"? Quasi una filosofia di vita più che un tema da festival teatrale...
Questo è senza dubbio un periodo di trasformazioni culturali, dunque in qualche modo siamo tutti per strada, in cammino per cercare un nuovo modo di confrontarci con una realtà che muta e si trasforma ad una velocità tale da superare le stesse parole necessarie a descriverla. La parola viaggio acquisisce un significato epocale: è il viaggio dei migranti, ma non solo, è il viaggio di una intera generazione di giovani alla ricerca di una nuova “casa” in cui riconoscersi e crescere. Camminare, correre, incontrarsi, gioire, perdersi, andare oltre: siamo tutti per strada.

Dunque, è il viaggio la dimensione in cui riconoscere la condizione dell'uomo?
Non il viaggio, ma i viaggi. E’ il viaggio di chi fugge per sopravvivere, il viaggio come gioia di andare o ritornare, il viaggio di riconoscersi nell’amore, il viaggio come sete conoscitiva sfrenata e colpevole, e come scoperta di nuovi mondi. In vario modo il nostro Festival presenta e declina queste diverse possibili forme dello stare “per strada” nel tentativo di aprire una finestra su un mondo da amare ed ancora tutto da scoprire e lo vuole fare con le parole di quegli artisti che, grazie alle loro "antenne” sentono e percepiscono questi bisogni prima di altri.

Il Festival è alla sua seconda edizione ed è sicuramente presto per un bilancio di ampio respiro, ma quali sono le ragioni del successo registrato fino ad ora?
Credo che la nostra carta vincente sia da individuare nel clima di novità che si respira. Come in ogni festival che si rispetti c'è una programmazione di spettacoli di qualità, ma cerchiamo anche di stare molto attenti al fatto che tali spettacoli possano coinvolgere sia il pubblico degli adulti che dei più giovani, e questa è sicuramente una cifra che ci caratterizza. Inoltre la possibilità per il pubblico di avere un incontro diretto con gli artisti, all’ora dell’aperitivo davanti ad un bicchiere di prosecco fresco, per parlare di teatro, è un altro elemento di novità che il nostro pubblico ha mostrato di apprezzare molto. 

Un bel bicchiere di prosecco si apprezza sempre! Al di là della battuta, mi sembra che prevalga una dimensione informale...
Sì, per noi è molto importante mantenere con il pubblico un rapporto informale, è un modo per stare il più vicino possibile al nostro territorio. Su questo territorio lavoriamo come Temacultura da diciassette anni, organizzando corsi e laboratori per adulti e bambini e collaborando con tante scuole dei nostri comprensori scolastici. Per questo anche la scelta della splendida filanda Motta con la grande sala come luogo dei nostri spettacoli è andata in questa direzione informale: è una sala dove ci si può, volendo, anche sedere per terra su cuscini, mentre le sedie non sono “inamovibili” come succede nei teatri. E' un fascino informale al quale non vogliamo rinunciare.

Theatre in Action presenta anche un'altra commistione, quella di spettacoli e workshop. La formazione rimane un elemento importante...
Assolutamente vero. Per noi nessun evento spettacolare può fare a meno della formazione, come è evidente appunto dal lavoro che facciamo nelle scuole del nostro territorio. A dimostrazione di questo, anche in questa edizione giovanissimi attori saranno impegnati nella produzione di uno spettacolo teatrale sotto la guida di professionisti affermati a livello nazionale