Teatro

Chiara Noschese: 'In TRES ci sono più soddisfazioni!'

Chiara Noschese
Chiara Noschese

Sul palcoscenico tre attrici straordinarie si contendono un “uomo-oggetto.

Ai microfoni di Teatro.Org parla Chiara Noschese, che in questo fecondo periodo della sua carriera artistica si destreggia abilmente tra teatro (come regista) e televisione.
E’ infatti in tournée in tutta Italia, la commedia Tres, di Juan Carlos Rubio, della quale cura la regia. Sul palcoscenico tre attrici straordinarie (Anna Galiena, Marina Massironi e Amanda Sandrelli) si contendono un “uomo-oggetto (del desiderio), interpretato da Sergio Muniz.
Lo spettacolo ha debuttato alla Sala Umberto di Roma e sta avendo molto successo, in un momento in cui il pubblico ha bisogno di dimenticarsi di tutto, ridendo per un paio d’ore.

Lo spettacolo ha una tournée molto lunga…
«In questo momento storico per il teatro italiano sono tantissime date, calcolando che si tratta di uno spettacolo di prosa ‘senza titolo’; diventerà famoso in Italia, ma adesso qui è pressoché sconosciuto, mentre in Spagna e in America latina è stato un grande successo».

Tu come hai scoperto questo spettacolo?
«In realtà la commedia mi è stata portata mentre stavo terminando la mia regia dello scorso anno. Io l’ho letta, me ne sono innamorata e ho messo in piedi il tutto: l’ho proposta al produttore Enzo Sanny, ho trovato il cast, insomma ho svolto il classico lavoro del regista-imprenditore, oggi una figura molto attuale».

So che ti sei divertita molto a fare questa regia.
«Sì, mi sono divertita molto. Mi sono anche un po’ stancata perché nel contempo avevo un altro impegno al mattino, quindi non mi sono potuta dedicare alla compagnia quanto avrei voluto, e questo è un grande rammarico, però in quelle sei ore al giorno in cui lavoravamo ho avuto grandi soddisfazioni e soprattutto sono riuscita a fare quello che volevo. Le tre attrici sono brave, con un bellissimo passato; il “ragazzo”, come lo chiamo io, anche se non è più un ragazzino (Sergio Muniz, n.d.r.) mi ha dato grandi soddisfazioni, si è lasciato guidare e io ho scoperto un attore che farà molte cose belle».

Io purtroppo non ho avuto modo di assistere al tuo debutto come regista lo scorso anno. Anche in questo caso, il pubblico ha risposto bene…
«L’anno scorso  ho fatto uno spettacolo completamente diverso, essenziale, senza orpelli né musica. Non si rideva mai. Non c’era una scenografia realistica e i tre attori (io, Mariangela D’Abbraccio e Pino Quartullo) parlavano tra di loro e al pubblico. Come prima vera regia è stata una bella prova per me. Mi ha non poco preoccupata, però mi ha fatto imparare tante cose».

Cosa succede quest’anno con Stage Entertainment?
«Non ci sono produzioni quest’anno. In realtà il Teatro Barclays Nazionale terrà un concert-show, diretto da me, che alla fine è uno spettacolo a tutti gli effetti, in cui verranno coinvolti i protagonisti dei principali spettacoli Stage Italia degli ultimi anni, partendo da La Bella e la Bestia, fino ad arrivare a La febbre del sabato sera».

E da una prospettiva prettamente didattica?
«Ci sarà una mia Masterclass nel mese di febbraio 2014. Io sarò la prima docente italiana di una serie che ha già avuto inizio, e ha visto la partecipazione di numerosi professionisti del musical internazionale. Spero di raccogliere un bel gruppo di allievi, con i quali passare una lunga settimana insieme, che porterà a un arricchimento reciproco. Io non vedo l’ora di tornare a insegnare. La mia parentesi televisiva con Tale e quale Show mi ha fatto conoscere a un pubblico che non mi conosceva . nonostante io avessi venti anni di palcoscenico alle spalle – quindi io ringrazio la vita per questa cosa, ma allo stesso tempo ho tanta voglia di tornare in teatro».