Durante la conferenza stampa di presentazione del musical “Cabaret”, che avrà come protagonista Michelle Hunziker, per la regia di Saverio Marconi (in scena al Teatro della Luna di Milano dal 1 febbraio, con preview a prezzo ridotto dal 26 gennaio), Teatro.Org ha incontrato il co-protagonista dello spettacolo, Christian Ginepro, che nello spettacolo riveste il ruolo di Emcee, e ritorna a lavorare con la Compagnia della Rancia, che lo vide debuttare nel 1998 in “A Chorus Line” e successivamente in “Sette spose per sette fratelli”.
Dove eravamo rimasti? (così mi saluta Christian Ginepro)
Io ti ho lasciato nel mese di marzo, mentre tu eri impegnato con “Vacanze romane”, un ruolo che tra l’altro ti ha dato molte soddisfazioni…
Mi ha fatto debuttare in televisione…
…E appena due mesi dopo è venuto a mancare Pietro Garinei. Possiamo dire che anche per te, che hai lavorato con lui fino all’ultimo, si è trattato un momento di transizione?
Guarda, io ero nel progetto del nuovo musical con Mariangela Melato, tratto da “Angeli con la pistola” e dovevo fare il ruolo di Peter Falk, e il fatto che Pietro avesse pensato a me per lavorare ancora con lui era un motivo di gioia enorme. Ma è stato più che altro un dolore personale perché veramente il Sistina è una famiglia che non ha pari, ed è una famiglia che non c’è più adesso […] La transizione nel nostro mestiere è il modus vivendi […]
Cosa vuol dire per te in questo momento della tua carriera essere parte della coppia di protagonisti? Tu hai già lavorato con artisti importanti come Serena Autieri, Massimo Ghini, Franco Castellano, ma facevi parte di una coppia non protagonista…
Io sono “in amore” da un mese perché Michelle ha un talento e un istinto da palcoscenico che si riscontrano poche volte in scena. E sembriamo la coppia di attaccanti della Juve del prossimo anno… come dire… hanno puntato su un giovane come me e su una ragazza con un talento pazzesco; poi è logico, lei non canta come Liza Minnelli, ma nemmeno io recito come Joel Grey, siamo chiari! […] Penso di arrivare a questo momento con la maturità tale da non lasciarmi scappare un’opportunità per la mia carriera […]
Il personaggio che interpreterai nel film per la tv “Piper” avrà qualcosina di Otello Tosoni, il ruolo che interpretavi in “Vacanze romane”?
Sì, è un po’ più cinico. L’idea di Vanzina è stata quella di riformare la coppia con Massimo Ghini, che trovo uno degli attori più generosi e bravi in Italia. Sono felice che mi si dia sempre la possibilità, negli ultimi anni, di affiancare personaggi di un certo livello di popolarità e di bravura perché forse mi fa capire che sono sulla strada giusta.
C’è una sfaccettatura particolare del personaggio del Maestro delle Cerimonie che ti soddisfa interpretare?
Guarda, la cosa che mi gratifica di più è la responsabilità di istrione che mi viene data […] La mia interpretazione è l’impronta dello spettacolo. Questo mi rende molto fiero […] La sfida più grande per me è cercare di far ridere più con i doppi sensi che con la volgarità. E soprattutto il contatto diretto con il pubblico è la cosa che mi stimola di più.
Nell’ultima intervista accennavamo al tuo desiderio di interpretare un giorno “The Producers”… è ancora così?
A me piacerebbe farlo con Massimo Ghini. Io spero di fare a breve Leo Bloom e fra qualche anno Max Bialystock. Poi se invece si trova una produzione dove me li fanno fare tutti e due nello stesso momento, va bene uguale!
Dove eravamo rimasti? (così mi saluta Christian Ginepro)
Io ti ho lasciato nel mese di marzo, mentre tu eri impegnato con “Vacanze romane”, un ruolo che tra l’altro ti ha dato molte soddisfazioni…
Mi ha fatto debuttare in televisione…
…E appena due mesi dopo è venuto a mancare Pietro Garinei. Possiamo dire che anche per te, che hai lavorato con lui fino all’ultimo, si è trattato un momento di transizione?
Guarda, io ero nel progetto del nuovo musical con Mariangela Melato, tratto da “Angeli con la pistola” e dovevo fare il ruolo di Peter Falk, e il fatto che Pietro avesse pensato a me per lavorare ancora con lui era un motivo di gioia enorme. Ma è stato più che altro un dolore personale perché veramente il Sistina è una famiglia che non ha pari, ed è una famiglia che non c’è più adesso […] La transizione nel nostro mestiere è il modus vivendi […]
Cosa vuol dire per te in questo momento della tua carriera essere parte della coppia di protagonisti? Tu hai già lavorato con artisti importanti come Serena Autieri, Massimo Ghini, Franco Castellano, ma facevi parte di una coppia non protagonista…
Io sono “in amore” da un mese perché Michelle ha un talento e un istinto da palcoscenico che si riscontrano poche volte in scena. E sembriamo la coppia di attaccanti della Juve del prossimo anno… come dire… hanno puntato su un giovane come me e su una ragazza con un talento pazzesco; poi è logico, lei non canta come Liza Minnelli, ma nemmeno io recito come Joel Grey, siamo chiari! […] Penso di arrivare a questo momento con la maturità tale da non lasciarmi scappare un’opportunità per la mia carriera […]
Il personaggio che interpreterai nel film per la tv “Piper” avrà qualcosina di Otello Tosoni, il ruolo che interpretavi in “Vacanze romane”?
Sì, è un po’ più cinico. L’idea di Vanzina è stata quella di riformare la coppia con Massimo Ghini, che trovo uno degli attori più generosi e bravi in Italia. Sono felice che mi si dia sempre la possibilità, negli ultimi anni, di affiancare personaggi di un certo livello di popolarità e di bravura perché forse mi fa capire che sono sulla strada giusta.
C’è una sfaccettatura particolare del personaggio del Maestro delle Cerimonie che ti soddisfa interpretare?
Guarda, la cosa che mi gratifica di più è la responsabilità di istrione che mi viene data […] La mia interpretazione è l’impronta dello spettacolo. Questo mi rende molto fiero […] La sfida più grande per me è cercare di far ridere più con i doppi sensi che con la volgarità. E soprattutto il contatto diretto con il pubblico è la cosa che mi stimola di più.
Nell’ultima intervista accennavamo al tuo desiderio di interpretare un giorno “The Producers”… è ancora così?
A me piacerebbe farlo con Massimo Ghini. Io spero di fare a breve Leo Bloom e fra qualche anno Max Bialystock. Poi se invece si trova una produzione dove me li fanno fare tutti e due nello stesso momento, va bene uguale!