Teatro

Katia Ricciarelli debutta nella prosa: un'intepretazione "Gloriosa"

Katia Ricciarelli debutta nella prosa: un'intepretazione "Gloriosa"

Dopo il debutto del 17 luglio al Festival Teatrale di Borgio Verezzi (Sv), siamo riusciti a raggiungere telefonicamente Katia Ricciarelli, protagonista dello spettacolo “Gloriosa”, che con grande disponibilità ci ha parlato di questa esperienza, della sua vita professionale, non tralasciando di raccontare qualcosa del suo carattere e di molti altri interessi che la riguardano. Signora Ricciarelli, un debutto molto atteso il suo, nel teatro di prosa? E’ stato complicato portare sul palcoscenico il personaggio di Florence Foster Jenkins? E’ un personaggio dalle molte sfaccettature, prima fra tutte queste sua voglia di cantare a tutti i costi. Ma è totalmente diversa da come sono io! Florence, trasportata ai nostri giorni, potrebbe essere uno di quei personaggi mediatici costruiti ad arte…ed è una cosa che fa anche riflettere! Io posso comprendere i sentimenti di Florence, ma non mi potrò mai sentire come lei… E nella sua vita professionale ha mai avuto la sensazione di poter cedere, come succede a Florence a un certo punto dello spettacolo? Indubbiamente la mia professione è parte fondamentale della mia vita. Ma non l’unica. Io ho sempre sostenuto che bisogna avere altri interessi, altrimenti si rischia di diventare patetici, come Florence. Io ho sempre fatto molte altre cose con passione, oltre a cantare, ecco perché mi trovo in questo momento a debuttare nella prosa, dopo aver fatto il cinema con Pupi Avati… Io penso che un artista che faccia sempre le stesse cose al punto di entrare in competizione con se stesso sbagli enormemente. Vivaddio che ci sono degli artisti versatili! E anche vero che non tutti, purtroppo, hanno le necessarie qualità per essere così duttili di fronte al pubblico… Io ho cominciato molto tempo fa a occuparmi di Accademia, di formazione per i giovani, di interessandomi ad altro, frequentando il meno possibile (e lo dico con grande orgoglio…) solo il mio ambiente professionale… Questo dovrebbe essere un motivo di vanto… Forse sbaglio io, io riconosco quando sbaglio…però non si può procedere su uno stesso binario per tutta la vita, ritrovandosi poi a non sapere più dove sbattere la testa! Bisogna avere, certo, l’intelligenza e le capacità, ma l’umiltà premia tutto e tutti. Qual è la sua personale percezione del pubblico che l’ha seguita nelle sue recenti esperienze professionali (cinema, reality, teatro…)? Il reality l’ho scelto in un momento particolare della mia vita privata e se io faccio una cosa non ci sputo sopra. L’ho fatto ed è stata un’esperienza positiva, tutto sommato. Il pubblico del reality pare essere rimasto impressionato da questa mia forza fisica e anche dalla mia capacità di sopportazione, perché non è facile convivere quotidianamente con persone che non conosci. Per quanto riguarda il cinema sono stata avvicinata da una moltitudine di persone che mi hanno fatto i complimenti; in fondo magari non se lo aspettavano, hanno apprezzato soprattutto la mia naturalezza. Io non ho studiato per fare questo, ho studiato altre cose, dunque il fatto che io riesca a recitare rimanendo me stessa è una soddisfazione. Ed è quello che, in effetti, abbiamo percepito vedendola sul palcoscenico: una grande spontaneità, anche a livello comico… E’ vero. Non ho recitato, sono stata spontanea e ho imparato da tutti. Il prossimo appuntamento con “Gloriosa" sarà il 22 luglio a Porto Recanati (MC), ma poi l’attende anche un tour invernale, è così? Sì, riprenderemo nel mese di gennaio del nuovo anno.