Alla soglia degli “anta”, il popolare attore vede profilarsi davanti a sé una stagione particolarmente ricca di teatro, ma non solo… e lo racconta a Teatro.it
Una stagione teatrale particolarmente ricca e impegnativa quella che sta affrontando Lino Guanciale sul palcoscenico: due riprese (La classe operaia va in Paradiso e Ragazzi di vita, entrambi nuovamente in tournée nel 2019), un monologo e l’allestimento inedito di After Miss Julie, nel quale recita accanto alla sua partner televisiva Gabriella Pession.
E, nel frattempo, si gode il successo di fiction collaudate come Non dirlo al mio capo e L’allieva. “Mi piace avere del tempo libero”, commenta ironicamente l’attore, confessando di trovarsi su un treno mentre rilascia questa intervista. Dunque, la prima domanda è servita su un piatto d’argento.
Come riesce a organizzare la sua vita, mentre deve studiare tutti questi ruoli?
Ultimamente, la mia vita è organizzata all'insegna del delirio. Per esempio, questo mese sono stato in scena con La classe operaia a Torino e durante il giorno ero impegnato con le prove di After Miss Julie a Milano. Facevo la spola tra le due città e riuscivo ad arrivare sempre in tempo per la replica serale.
In questi mesi, la vediamo anche in tv in due fiction, una delle quali è ancora in onda. Ha mai avvertito una sorta di “sovraesposizione mediatica”?
(Ride) Beh, sì quest’anno la RAI mi ha fatto un bellissimo regalo, consegnandomi però un importante fardello, perché queste due serie vanno in onda una dopo l’altra e fortunatamente stanno andando molto bene. C’è tanta esposizione, infatti, non a caso ho architettato una stagione ricca di teatro fino a primavera, in modo da staccare con la TV.
In base alla sua esperienza, che rapporto c'è tra il teatro e la televisione?
Il grande nemico, in realtà, non è il mezzo televisivo in sé, ma il fatto di doversi adeguare a ritmi di lavoro che, realisticamente, sono molto simili a quelli di una catena di montaggio. D’altra parte, per me il teatro è sempre stato anche il luogo dove coltivare lo spirito critico, cercando di stare con gli occhi bene aperti sul mondo in cui vivo.
Parallelamente alla sua attività di attore, lei insegna anche all'Università: gli studenti di oggi come reagiscono agli stimoli culturali ai quali vengono esposti?
Io noto questo: se è vero che i teenager di oggi hanno una soglia di attenzione e una capacità di approfondimento inferiori rispetto alle generazioni che li hanno immediatamente preceduti, sono però dotati di una facoltà di giudizio cinicamente realista, che, secondo me li rende piuttosto forti e fertili; allora diventano entusiasmanti anche per chi insegna.
Tra qualche mese compirà 40 anni: tempo di bilanci?
Come sempre! Forse ci penso un po’ di più, perché cominciano gli “anta”. Noto che ho più consapevolezza e forse anche più curiosità di prima. Non sto vivendo la scadenza con ansia, per il momento. Ho deciso di fare televisione piuttosto tardi, intorno ai 33 anni, nonostante mi arrivassero delle buone offerte: ora mi rendo conto che sto entrando in una fase della mia vita in cui le scelte professionali sono guidate da criteri più complessi, soprattutto perché finora le cose sono andate molto bene sotto molteplici aspetti.
Per quanto tempo si immagina di rimanere sulle scene?
Io mi vedo sulle scene fino ai 90! Spero di fare questo lavoro fino a quando starò in piedi… e anche oltre. Le decisioni che prendo sono finalizzate a fare questo lavoro per sempre.
Smessi i panni del cottimista Lulù Massa in La classe operaia va in Paradiso, l’attore è attualmente impegnato nella tournée di After Miss Julie, il primo allestimento italiano della riscrittura, firmata da Patrick Marber, del celebre testo di August Strindberg.
Per INFO, DATE e BIGLIETTI dello spettacolo After Miss Julie (Scheda dello spettacolo)
Per INFO, DATE e BIGLIETTI dello spettacolo Ragazzi di vita (Scheda dello spettacolo)
Per INFO, DATE e BIGLIETTI dello spettacolo La classe operaia va in Paradiso (Scheda spettacolo).