Parliamone con gli attori Paolo Ruffini e Stefano Filippi
Martedì 5 febbraio 2008 alle ore 10 a Livorno nel teatro Goldoni è stato proiettato in anteprima nazionale per la stampa il film di Emanuele Barresi “ Non c’è più niente da fare “ interamente girato nella città labronica.
Erano presenti in sala il regista e buona parte del nutrito cast che dopo la proiezione si è gentilmente sottoposto alle interviste di rito.
Il film è una commedia sentimentale , che sviluppa la propria trama all’interno di una compagnia amatoriale di teatro ( i Perseveranti ), che effettuano le prove in un vecchio teatrino di proprietà del ‘famelico ‘ Baciocchi interpretato dal bravo Andrea Buscemi il quale decide di vendere l’immobile ad una banca per realizzarci una nuova sede.
La notizia fa crollare il mondo di tutti i componenti il gruppo artistico che , sostenuti da Massimo , avvocato ed impenitente amatore , interpretato da un eccezionale Rocco Papaleo, sapranno impegnarsi in scena nella realizzazione di Cavalleria Rusticana e nella vita quotidiana nella lotta per fare sopravvivere l’amato teatrino.
Il soggetto e la sceneggiatura di Emanuele Barresi e Francesco Bruni riesce ad intrecciare molto bene la trama di Cavalleria Rusticana , ricca di amori, tradimenti e duelli con gli avvenimenti della vita reale dei vari personaggi della compagnia de i Perseveranti costituita da attori dilettanti , in quanto non retribuiti , ma seri professionisti per l’impegno personale profuso.
Il teatrino è il loro ‘microcosmo compensativo ‘, dove le fatiche e le miserie della vita quotidiana trovano un onorevole riscatto , e rappresenta il tema forte del film che si rivolge prima di tutto al numeroso popolo dei ‘ dilettanti del mondo ‘ che , a vario titolo , ogni giorno collaborano alla messa in scena di qualche spettacolo o più in generale si dedicano per pura passione all’esercizio , non retribuito , di qualunque attività artistica od umanitaria.
Tanti i riferimenti a questa ipotesi : la compagnia si chiama de ‘ i Perseveranti ‘ , per sottolineare la tenacia di questi attori ed il cast è realmente costituito da attori di grande esperienza come Rocco Papaleo , Raffaele Pisu, Valeria Valeri, Lucia Poli , Andrea Buscemi ,da giovani attori come Paolo Ruffini e Alba Rohrwacher che hanno già dato prove brillanti del loro livello e da altri attori come Stefano Filippi , Cristina Cirilli e Fabrizio Brandi che sono al loro primo debutto cinematografico ma che ugualmente hanno fornito ottimale continuità di livello artistico al film.
Dopo l’anteprima della proiezione mi sono soffermato in sala , prima con Paolo Ruffini , che interpreta Ivan , il tecnico della compagnia , un ragazzo chiuso e complessivamente depresso che dietro le quinte del suo teatrino alimenta sogni e speranze, dopo con Stefano Filippi , nel ruolo di Enrico , il disoccupato cronico e regista della compagnia , che alla fine riscatta la propria innata ignavia con un atteggiamento spavaldo di sfida per impedire la chiusura del vecchio teatrino .
Un giovane attore in carriera ed un giovane attore all’esordio , non una vera e propria intervista , ma solo un colloquio a quattr’occhi per ricercare la profonda anima del film e il segreto del loro successo.
Paolo , ti ho visto sempre in ruoli allegri e scanzonati , ora hai impersonato per la prima volta un ruolo problematico e delicato con grande sensibilità :
“ Premetto che non mi considero ancora un attore ma un ‘intrattenitore’, comunque il tema degli aspetti psicologici del comportamento umano mi è sempre interessato . Lavoro con una associazione , Il Nido del Cuculo , contribuendo , tra l’altro, alla realizzazione di documentari nel campo del sociale . Continuerò a portare avanti lo spettacolo conosciuto in tutta Italia per “IO? DOPPIO!” con i mitici doppiaggi di film famosi in ‘livornesaccio’. ma sono contento di aver portato sullo schermo una tematica così sentita.
Stefano Filippi , sei un esordiente del cinema , ma come hai fatto a dare uno spessore così intenso ad Enrico che è il protagonista del film ?
“ Sono un esordiente del grande schermo ma lavoro da molti anni in campo teatrale , dopo avere avuto prima di tutto formazione dinamica e gestuale , mi sono dedicato anche alla regia. Ho lavorato per molti anni con compagnie costituite da attori non professionisti , quindi mi sono calato molto bene nel ruolo di Enrico , avendo anch’io vissuto certe problematiche “
Quindi si conferma che… alla base di ogni successo c’è una verità.
Il film sarà in visione in tutte le sale italiane dal giorno 8 febbraio 2008.
Teatro