Angela Finocchiaro non ha bisogno di presentazioni: attivissima in teatro, cinema e televisione, è uno dei volti più amati e conosciuti nel mondo dello spettacolo. Dal 16 al 22 maggio, Angela torna a Milano al Piccolo Teatro Strehler con “ MAI PIU’ SOLI” , con la regia di Cristina Pezzoli su testi di Stefano Benni.
Proprio in occasione dello spettacolo, ho raggiunto Angela telefonicamente. Gentile e disponibilissima, ha risposto ad alcune curiosità:
Come sarà lo spettacolo ?
"Mai più soli” è uno spettacolo che sto portando in giro da circa tre anni ed è composto, oltre che da brani da “La grammatica di Dio” e da “Pane e tempesta” di Stefano Benni, anche da suoi racconti, filastrocche, poesie, articoli di giornale e quant'altro. Prende il titolo da un testo portato in scena da Daniele Trambusti che racconta del dramma di un uomo fondamentalmente solo che acquista un cellulare a cui però non telefona mai nessuno. Scopre che può chiamarsi da solo da altri cellulari ed inizia così un' involuzione che lo porterà ad un finale drammatico. Daniele sarà inoltre in scena nei panni di una specie di direttore d' orchestra specializzato in suonerie di cellulari che faranno un po' da colonna sonora all'intero spettacolo. Ci saranno poi pezzi esilaranti come quello sul capodanno e su come viene vissuto in maniera differente a seconda delle personalità di vari personaggi, e monologhi più drammatici o toccanti come quello dedicato alle morti bianche.
Nel corso degli anni hai portato a teatro quattro spettacoli su testi di Stefano Benni. Come mai questa scelta ?
Si è trattato di una specie di matrimonio a distanza, nel senso che ho sempre amato i libri di Stefano e lui ha sempre apprezzato il mio lavoro. È un innamoramento del suo modo di scrivere e dei suoi testi. Le sue critiche e le sue satire possono passare dall' ironico al grottesco o al drammatico e sono comunque sempre avanti sui tempi e soprattutto sono sempre attuali.
Negli ultimi anni ti sei dedicata molto al cinema e alla televisione, come vivi ogni volta il tornare a recitare in teatro ?
In realtà non mi sono mai staccata completamente dal teatro e riesco ad alternare tutte le attività. Ovviamente preferisco il teatro, dove riesco ad essere indipendente nella scelta di quello che voglio portare in scena senza dovermi imbarcare in produzioni troppo “pesanti” o troppo angoscianti. Piccoli spettacoli e piccoli progetti che mi lasciano libertà creativa e che contemporaneamente che mi permettono anche di seguire la vita famigliare.
Che effetto ti fa tornare a recitare a Milano proprio nel momento in cui è una delle “piazze calde” della tornata elettorale ?
E' una situazione un po' generalizzata quella che viviamo ora e purtroppo non colpisce solo Milano. Detto questo, anche se non ci vivo, Milano è ancora la mia città quindi c'è un legame affettivo speciale e tornarci in questo momenti in cui è davvero una piazza “caldissima” di sicuro si rifletterà nello spettacolo.
Hai vissuto una stagione televisiva molto sperimentale e coraggiosa, se penso alla “Tv delle ragazze” o a “Zanzibar” o a “Quo Vadiz” firmato da Nichetti. Pensi ci sia spazio ora (o in futuro) per quel tipo di televisione ?
Con l' offerta di così tanti nuovi canali digitali di certo questo è possibile. Gli spazi si sono allargati, le possibilità cominciano effettivamente ad esserci e questo mi fa ben sperare. Così come mi fa ben sperare anche l'elezione del nuovo direttore generale della Rai, Lorenza Lei. Spero che questo porti ad un distacco da quelle che erano le vecchie logiche Rai ma soprattuto mi auguro che la cosa porti un nuovo tipo di sensibilità, anche femminile, in quella che potrebbe essere la programmazione del futuro.
Oltre a “ Mai più soli”, a cosa stai lavorando ora ?
Per quanto riguarda il teatro, Walter Fontana sta lavorando ad un nuovo testo per me, ma probabilmente è ancora un po' presto per parlarne. Per quel che riguarda il cinema invece sto lavorando nel sequel di “Lezioni di cioccolato”, con Luca Argentero, Vincenzo Salemme e Nabiha Akkari, e al seguito di "Benvenuti al Sud". Si intitolerà "Benvenuti al Nord"e sarà sempre diretto da Luca Miniero, di cui mi fido molto; non è stato facile adattare il testo francese della versione originale del film ma Luca, con "Benvenuti al Sud", ci è riuscito benissimo. Ho altrettanta fiducia in lui per quanto riguarda il seguito.