E’ arrivata al Teatro Manzoni di Milano Michelina, una commedia musicale che parla di amore e avventure; i protagonisti sono Maria Amelia Monti e Giampiero Ingrassia, una nuova coppia teatrale che promette risate ed emozioni. Il regista Alessandro Benvenuti dirige lo svolgimento del testo, scritto da Edoardo Erba e ambientato nelle risaie lombarde della Lomellina sul finire degli anni ’40.
Un cantante da balera cerca una subrettina per il suo spettacolo e si invaghisce di una mondina. La giovane si chiama Michelina, non sa fare nulla ma ha il fisico giusto. Tutto il resto è da vedere dal vivo e ne vale la pena, la trama è complessa e coi due protagonisti ci sono pure Amerigo Fontani, Mauro Marino, Gianni Pellegrino e Anna Lisa Amodio. Le musiche sono di Federico Odling. Maria Amelia Monti, coi suoi modi pacati e sorridenti, mi ha raccontato i retroscena che ci fanno scoprire che è stata lei ha chiedere all’autore una commedia da interpretare.
Come mai hai accettato questo tuffo nel passato?
Un pochino per il fatto che la mia richiesta a Edoardo, prima che scrivesse il pezzo, era di offrirmi un personaggio che mi obbligasse a uscire dal clichè in cui mi mettono sempre, cioè la moglie di Gerry Scotti. Già in passato avevo fatto un personaggio del ‘500, grazie a Edoardo Erba e stavolta sono una mondina che parla nel dialetto della Lomellina. Il teatro è l’unica isola in cui posso sperimentare, per le possibilità di autonomia che ho.
Intendi dire che a teatro sei più libera?
Col cinema non saprei, ma in teatro posso decidere cosa fare, che testo fare. A parte che questa autonomia ce l’ho grazie alla televisione, che quindi non snobbo, ma il mezzo televisivo è più in mano ai produttori.
L’ambientazione del ‘48 significa che il presente è troppo difficile, che non diverte?
Il presente non è allegro e forse è più semplice guardare al passato, come fonte di poesia, come certi film in bianco e nero con Franca Valeri, Giuffrè, attori di quel calibro. Poi, per parlare del teatro, delle manie degli attori, il varietà dà molte occasioni per poterne parlare.
Come accade qui grazie al cantante che trova nella mondina una soubrette. Tu, a parte i primi successi con Drive in negli anni ’80, come hai cominciato?
Io ho cominciato a 18 anni col teatro e l’ho sempre fatto (Ha studiato all’Accademia dei Filodrammatici diretto dal grande Ernesto Calindri, n.d.r. ). Il lavoro di base mio è sempre stato in teatro e qui tanti colleghi non diventano noti forse perché non hanno fatto televisione. Io mi rendo conto che la gente spesso viene perché ti ha vista in tv. Ma così si avvicina più gente al teatro, in fondo.
Che attrice ti senti di essere? Adatta al genere comico e alle fiction?
Io so che ho i tempi comici. Ci sono altri che hanno tempi drammatici, come Barbara De Rossi ad esempio che dovrà studiare i tempi comici, mentre io devo studiare quelli drammatici. A me viene meglio la comicità, anche se cerco di inserire altri sentimenti, come la malinconia. Come quando interpreto una trentenne che nel ’48 è come una quarantenne di oggi, viene trattata malissimo e questo fa rider. Ma ha un lato umano che la rende più interessante, non è solo un pagliaccio.
Meglio Ingrassia o Scotti?
Dipende dai gusti. Io con Scotti mi trovo benissimo, c’è un’alchimia che ci fa divertire ma, se dovessi fare l’Amleto in teatro, non mi troverei bene con lui. Ingrassia nel ruolo di Arturo è insostituibile quanto Gerry come marito. Giampiero è dolcissimo ma è davvero un bravo attore e ha saputo rendere il suo personaggio un tipo po’ nervoso, con tante sfaccettature: ha lavorato sul personaggio rendendolo un po’ isterico e fa ridere, ma gli ha dato anche lui più spessore.
Progetti futuri?
Andare avanti con Michelina fino a fine marzo e poi tornare un po’ a casa, più che altro. Dopo dovrò fare quattro telefilm col mio topo, Gerry Scotti, tratti dalla sit-com ‘Finalmente soli’, che ora saranno più brevi per essere visti dai bambini. Si è pensato che farli durare 70 minuti faccia piacere ai più piccoli e le puntate hanno così un ritmo più sostenuto.
Come te la cavi con la famiglia?
A casa tutto a posto!