Federico Moccia guida la comicità schietta e coinvolgente di Gabriele Cirilli nella commedia “Lui e Lei”.
Il protagonista è conteso in scena da Roberta Giarrusso, nel ruolo della moglie, e Federica Nargi nei panni della giovane tentatrice.
Tra le risate liberatorie che scaturiscono da alcuni quadri e le emozioni commoventi suscitate da altri, lo spettacolo va in scena dal 5 al 17 novembre al Teatro Brancaccio di Roma per poi seguire una tournée nazionale
La pièce intreccia episodi basati su situazioni classiche come la litigata o il gioco ‘uomini contro donne o l’iper-apprensione femminile, a vicende originali e a volte paradossali, come il week end di paura o la coppia alle prese con la chirurgia estetica.
Ne abbiamo parlato con Roberta Giarrusso che si è affidata alla regia di Moccia e alla bravura di Cirilli per tornare a calcare il palcoscenico dopo una lunga serie di esperienze televisive e cinematografiche. Dopo essere stata incoronata a lungo la regina della fiction italiana, l'attrice vuole convincere il pubblico del teatro.
Com’è stato tornare a teatro?
Bellissimo. Devo molto a Federico Moccia che mi ha scelto per questo ruolo. Al provino con Gabriele Cirilli si è instaurata subito una bella complicità, eravamo affiatati e questo ha funzionato per lo spettacolo.
C’è un bel feeling?
Siamo due attori in sintonia. Siccome il testo è improntato su una coppia che va in crisi c’era bisogno di questo clima affettuoso.
Com'è la regia di Moccia?
L'avevo già conosciuto per il film Universitari. Lui lascia molto spazio agli attori, possiamo esprimerci liberamente. Sia per il cinema che per il teatro direi che ci troviamo abbastanza d'accordo.
Che cosa vedranno gli spettatori?
Molte delle dinamiche della famiglia. Lo spettacolo racconta aneddoti e gag tipiche. Alcune scene di litigio, per esempio, partono da situazioni classiche delle relazioni, specie quelle che durano da molto tempo. In questo caso c’è una gelosia latente e una crisi che si aggrava perché la coppia non si capisce.
Poi arriva l’altra.
Già, interpretata dalla bellissima e brava Federica Nargi. Il mio compagno di scena, Cirilli, davanti a tanta avvenenza e giovinezza perde la testa. Lei rappresenta la fuga dalla realtà, ma è anche il capro espiatorio per una situazione che ha grossi problemi.
Le spiace che le offrano ruoli meno da femme fatale?
No, da qualche tempo mi vengono proposti il ruolo della mamma e della moglie. Per me l’importanza è aumentare la mia credibilità come attrice e il teatro per questo è la miglior lezione. Cirilli viene dalla scuola di Proietti, da lui posso imparare tantissimo. Anzi, si potrebbe dire che sto facendo delle lezioni e sono pagata per farlo. Che cosa chiedere di più?
Nella vita le è mai capitato di interpretare il ruolo di Federica Nargi, ovvero l’altra?
Purtroppo sì ma è durato pochissimo. Credo molto nella famiglia e nel matrimonio quindi non potevo sostenere quellla situazione.
Tornando allo spettacolo, c'è più divertimento che introspezione.
Si ride tanto, è vero. Poi ci sono anche dei momenti commoventi dovuti alle preoccupazioni della vita ma di base è una commedia.