L’ultima volta l’avevamo incontrata tre anni fa al debutto del tour di A Chorus Line, per la regia di Saverio Marconi. Ora la ritroviamo, diretta dallo stesso regista, nel nuovo musical prodotto dalla Compagnia della Rancia: Happy Days, la versione teatrale del telefilm cult, trasmesso in Italia a partire dal 1977. Sembra che non sia cambiato molto, ma in realtà nel frattempo Floriana ha lavorato molto, dividendosi tra teatro e tv. In questa intervista parla della sua esperienza in televisione e del suo ritorno al musical.
Allora, Floriana, cosa hai fatto in tutto questo tempo?
Subito dopo A Chorus Line ho vissuto un’avventura divertentissima; mi riferisco a 80 voglia di ’80, con Paolo Ruffini, per la regia di Fabrizio Angelini. Nello spettacolo interpretavo Maria Pia, una bidella napoletana e finalmente ho recitato in dialetto! E ancora, Chiedimi se voglio la luna, scritto da Paul Emelion, per la regia di Claudio Insegno, sempre con le coreografie di Angelini. Interpretavo un ruolo “alla Bridget Jones”, che io ho amato particolarmente: una “sfigata” che s’innamora di un ragazzo che si scopre essere omosessuale. In seguito sono stata scelta da Pippo Baudo e Pippo Caruso per l’edizione 2009/2010 di Domenica In, la mia prima esperienza in televisione. Avevo proprio voglia di scoprire un nuovo mondo e di mettermi in discussione con qualcosa di diverso, anche se ho avuto momenti di nostalgia per il teatro. Si trattava di una trasmissione con il pubblico, l’interazione comunque non mancava, ma non erano persone che pagavano un biglietto, anzi spesso in questi casi si tratta di giovani universitari che vengono pagati per stare in studio…sai, sono quelle piccole entrate che fanno sempre comodo. Cantavo esclusivamente dal vivo, anche pezzi tratti da musical e ho avuto la fortuna di fare da corista ai grandi della musica, italiana e internazionale, da Michael Bolton a George Benson. Infine, a giugno 2010, i provini per Happy Days. Al call-back ho subito incontrato colui che sarebbe stato il mio futuro partner, Riccardo Simone Berdini. Ci siamo divertiti subito molto insieme, c’era già complicità.
Così è iniziata questa nuova avventura con la Compagnia della Rancia…
Credo che Saverio Marconi abbia compiuto un lavoro meticoloso sulla scelta dei personaggi, azzeccandoli tutti. Ha scelto le persone con l’energia e la freschezza che contraddistinguono gli anni Cinquanta e che, soprattutto sono molto somiglianti ai personaggi della serie tv: basti pensare a Marion e Howard Cunningham (Sabrina Marciano e Giovanni Boni, n.d.r.). Ci siamo veramente divertiti a creare poco alla volta, questi personaggi, con la giusta caratterizzazione.
Come nasce il personaggio di Pinky?
Il personaggio di Pinky purtroppo compare solamente in quattro puntate della quarta serie. E’ la fidanzata “storica” di Fonzie, loro si conoscono fin da bambini, hanno la stessa passione per i motori. A un certo punto, lei decide di tentare di concretizzare qualcosa nella sua vita, perché vuole stabilità e Fonzie decide di non seguirla, per paura di perdere credibilità come uomo: non dimentichiamo che alla fine degli anni Cinquanta spettava all’uomo gestire una serie di situazioni quali l’economia, la famiglia… La scelta di tutte le scene in cui compare Pinky nel musical rispecchia quel che accadeva nel telefilm (l’arrivo da Arnold’s, la gara di ballo…). Anche i dialoghi sono molto simili alla versione originale e piacevoli, così come le liriche tradotte da Franco Travaglio.
Non pensi che il pubblico sarà naturalmente portato a un confronto con Grease?
Grease è insostituibile, le sue musiche si conoscono a prescindere. C'è da dire che Pinky e Fonzie non sono Sandy e Danny...
Qual è il successo di questo musical?
In questo spettacolo si assiste a un ritorno alla semplicità. Non si parla di sesso, scandali o drammi. Forse proprio per questo sarà uno spettacolo di successo, oltre al fatto che le persone che ci lavorano possono contare su una produzione seria come la Compagnia della Rancia…e di questi tempi è un po’ un miracolo… Il pubblico esce dal teatro semplicemente dopo essersi divertito un paio d'ore. E soprattutto mi piace ricordare che non ci sono nomi famosi in questo spettacolo, così come in altre produzioni (alcune più fortunate altre meno). Viva i talenti italiani!
Nell'immagine Floriana Monici (Pinky) con Riccardo Simone Berdini (Fonzie) ®Silvia Arosio