Quattro appuntamenti nelle diverse province per unire musica e teatro alla tradizione agricola. Si inizia con Uto Ughi.
Quattro province della Liguria, quattro date a ingresso libero per raccontare il territorio con un incontro fra teatro e grande musica: e degustazioni gratuite di vini alla fine dell’incontro. E’ l’iniziativa del Teatro Ipotesi di Pino Petruzzelli.
La prima data, domenica 3 marzo a Santa Margherita Ligure, ha visto il tutto esaurito nella basilica della cittadina per l’esibizione del maestro Uto Ughi che ha suonato prima uno Stradivari e poi un Guarneri del Gesù: c’erano più di 1200 persone, esauriti anche i posti in piedi.
L’iniziativa si intitola Marzo in Liguria, con la direzione artistica di Pino Petruzzelli e Pietro Borgonovo, e vede la collaborazione fra Teatro Ipotesi e la GOG, Giovine Orchestra Genovese.
"Un'ouverture di primavera in Liguria"
“Da Santa Margherita Ligure (Genova) alle Grotte di Borgio Verezzi (Savona) fino a Taggia (Imperia) e a Varese Ligure (La Spezia) – spiega Petruzzelli - Marzo di Liguria è un’ouverture di primavera eseguita in quattro location suggestive, intrise di bellezza e tradizioni, nelle quali godersi la magia di questi eventi a ingresso libero”.
Ogni appuntamento inizia alle ore 16 ed è diviso in due parti: nella prima parte musica e teatro sono fuse insieme. Dopo Uto Ughi, i prossimi musicisti saranno il virtuoso della fisarmonica Gianluca Campi, il pianista di livello internazionale Boris Petrushansky, il primo flauto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI Alberto Barletta e la pluripremiata flautista Elisa Parodi.
Musica, teatro, e alla fine brindisi per tutti
Le pagine di compositori classici e contemporanei (da Bach a Mascagni, da Debussy a Piazzolla) si alternano a monologhi recitati da Petruzzelli, tratti dal suo testo “Storia di uomini e di vini. Io sono il mio lavoro”: uno spettacolo coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova e da Mittelfest, che Petruzzelli ha elaborato utilizzando due anni di interviste ai vignaioli liguri.
Petruzzelli cuce il materiale in tante microstorie legate insieme dalla dedizione, dalla fatica, dalla caparbietà di chi ha saputo ricavare ottimi vini da una terra bellissima ma spesso dura da lavorare.
In chiusura di ogni appuntamento, avvicinandosi l’ora dell’aperitivo, tutti i presenti sono invitati ad una degustazione di vini a chilometro zero. Gli esperti dell’Enoteca Regionale della Liguria tracciano un identikit dei vini presenti in ogni provincia.
Con il teatro racconto la vita nei campi
“Marzo di Liguria – conclude Petruzzelli - intende portare all’attenzione, non solo dei turisti, la bellezza peculiare di ogni luogo coinvolto, perla di una regione che anche nella forma ricorda una collana. Ma la bellezza che si trova in Liguria è spesso frutto di operosità e di maestria artigiana. I nostri viticoltori ci insegnano che per ottenere grandi risultati in questo mestiere ci vuole forza, pazienza, combattività, senso di appartenenza ed un pizzico di poesia. Dunque, lavorare la vite somiglia a vivere la vita, nella laboriosità, nel rispetto, nel dialogo, nel piacere della condivisione, tutti valori al centro di questi quattro pomeriggi da non perdere”.