Arte fuori dal palco

Musica in libreria: Giovanni Malipiero, il grande tenore ricordato nel libro di Paolo Padoan

Giovanni Malipiero in "L'amico Fritz", Teatro alla Scala (1947)
Giovanni Malipiero in "L'amico Fritz", Teatro alla Scala (1947)

La lotta greco-romana fu la sua prima passione, ma l'inclinazione per il canto lirico ebbe presto il sopravvento, e così Giovanni Malipiero divenne uno dei tenori più acclamati della sua epoca

Milano, sera dell'11 maggio 1946: Arturo Toscanini dirige il concerto inaugurale del Teatro alla Scala, ricostruito dopo la distruzione bellica. Fra gli artisti convocati figura un tenore quarantenne allora assai popolare, Giovanni Malipiero, che aveva conquistato tra le due guerre le platee italiane. E che nella sala del Piermarini riuscì a sommare in dodici anni, dal 1937 al 1949, più di 120 recite operistiche, oltre a svariati concerti. 

Di lui ci parla Paolo Padoan, grande esperto di lirica, in Il tenore Giovanni Malipiero, appena pubblicato da Bongiovanni Editore di Bologna.

Duca di Mantova in "Rigoletto", Teatro alla Scala (1940)

Una carriera quasi esclusivamente italiana

Nato a Padova nell'aprile del 1906, e mancatovi nell'aprile del 1970, Giovanni Malipiero svolse pressoché tutta la sua fulgida carriera in Italia, dato che all'estero accettò di recarsi solo rare volte (come nel giugno-luglio 1950, quando si esibì a Lima e Bogotà). Fama e stima gli derivarono non solo dalla frequente chiamata negli studi dell'EIAR - la RAI d'allora - o dall'assidua frequenza di sale importanti quali l'Opera di Roma, il Comunale di Firenze, il Regio di Parma o il San Carlo di Napoli, oppure di popolari palcoscenici estivi come le Terme di Caracalla e l'Arena di Verona. 

Giovanni Malipiero in "L'amico Fritz", Teatro alla Scala (1947)


Furono frutto anche della presenza continua in tantissimi centri periferici: a scorrerne l'elenco, sembra incredibile che si mettessero in scena a quei tempi spettacoli completi in ogni cittadina o paese che avesse a disposizione almeno un teatro, piccolo o grande che fosse. In più, l'artista padovano partecipò spesso e volentieri alle frequenti tournées dei Carri di Tespi, i teatri statali itineranti all'aperto che portavano l'opera ovunque, da Nord a Sud. Forse anche per questo si ritirò dalle scene nel 1961, a soli 55 anni. 

Dopo 32 anni di carriera la voce era intatta, ma lo spirito stanco. Così preferì trascorrere serenamente nella città natale una ben meritata pensione.

Giovanni Malipiero con Maria Cebotari nel film Amami, Alfredo, di Carmine Gallone (1940)

Amato dal pubblico e preferito dai direttori

Di certo, Malipiero fu un interprete molto apprezzato dai più grandi direttori del tempo - gente come Votto, Santini, De Fabritiis, Sanzogno, Gavazzeni, Serafin, Guarnieri, Marinuzzi, Gui, Capuana, Bellezza - sia per l'intelligenza interpretativa, sia per la serietà professionale, sia per le cospicue doti vocali: timbro caldo e polposo, colonna di fiato generosa, perfetto dosaggio di fiati, nobile fraseggio, passaggi di registro senza inciampi e facilità di salita agli acuti; e poi salda presenza scenica, buona varietà di colori, scorrevolezza nei recitativi e nei declamati.

Mancava però ancora, fra tante pubblicazioni monografiche, una tutta dedicata a lui: a questa lacuna pone rimedio ora quest'accurata pubblicazione di Paolo Padoan, autore che all'opera ed ai suoi interpreti ha dedicato tutta una vita. Fa seguito infatti non solo a quella recentemente rivolta a Rosanna Carteri (Marsilio Editori, 2013), ma anche a tante altre da lui rivolte nel passato a grandi artisti quali Caruso, Gigli, Dal Monte, Adami Corradetti, Lazaro, Masini, Pertile, Rizzieri, in una costante ricerca che ha trovato il suo apice nell'esauriente saggio Voci venete nel mondo (Edizioni Diemme, 2001).

Paolo Padoan


Suddivisa in più sezioni, partendo ovviamente dal profilo biografico, questa ultima sua monografia riporta opportunamente la cronologia delle recite, il repertorio, la discografia (scarna purtroppo, con la perla però d'una Lucia donizettiana tuttora validissima, con una splendida Pagliughi) ed altre schede utili; e contiene inoltre un breve capitolo dedicato ad altri cantanti padovani del passato.
 

Il tenore Giovanni Malipiero
di Paolo Padoan
Bongiovanni Editore
Pag.  230 – € 20,00