Arte fuori dal palco

Un manualetto teatrale per l'inaugurazione del Teatro La Fenice, Venezia 1792

Un manualetto teatrale per l'inaugurazione del Teatro La Fenice, Venezia 1792

Sotto il patrocinio del Teatro La Fenice e per i tipi di Diastema, torna in libreria dopo 230 anni un manuale del gesuita Andrea Rubbi. Argomento, il teatro musicale dei fine '700.

Il gesuita Andrea Rubbi (Venezia 1738-1817) fu un poliedrico erudito, attivamente inserito nel clima culturale della sua epoca, membro di varie accademie, che nella sua lunga vita diede alle stampe un'incredibile quantità di pubblicazioni sui più vari argomenti. E che si interessò pure di musica e teatro, grazie a Il bello armonico teatrale - opuscolo ora ripubblicato a cura di Michele Geremia da Diastema Editore – diffuso nel 1792 in occasione dell'inaugurazione del Teatro La Fenice: una imponente, nuova sala che andava ad aggiungersi alle sette già funzionanti allora nella Serenissima. 

Centro quest'ultimo musicalmente attivissimo, tanto che nelle prime pagine l'autore appunta che se «La musica si professa in Napoli, si eseguisce in Bologna, si gusta in Venezia... Sede del bello politico, sociale, letterario, ella ottenne sempre un luogo riservato nel regno musicale»

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA

Teatro La Fenice, la facciata d'acqua sul Rio de la veste 

Molta teoria, a fronte di molta pratica scenica

A partire dal celebre pamphlet satirico Il teatro alla moda di Benedetto Marcello (ne abbiamo parlato qui, in occasione dei 300 anni dalla pubblicazione), tutto il '700 registrò un susseguirsi di pubblicazioni inerenti musica e teatro musicale. Come il Saggio sopra l'opera in musica di Francesco Algarotti (1763), le Regole armoniche di Vincenzo Manfredini (1775), la Storia critica de' teatri di Pietro Napoli Signorelli (1777), la dissertazione Del teatro di Francesco Milizia (1773 e 1794). Indizi palesi dell'estrema vitalità della vita teatrale del tempo, e dell'interesse intorno ad essa. 

Ma in questo suo unico approccio critico-storico al melodramma, Andrea Rubbi individua come testo guida il saggio Dell'opera in musica del famoso teorico bitontino Antonio Planelli (1737-1803), pubblicato a Napoli nel 1772. Dopo aver riepilogato brevemente nell'Introduzione la storia dei teatri veneziani, i quattro capitoli successivi – Situazione, Direzione, Decorazione dell'opera in musica, e Del melodramma – seguono infatti fedelmente, sebbene con l'aggiunta di osservazioni personali ed aggiornate, la traccia precedentemente segnata dal Planelli, di cui il Rubbi riconosce massima autorità in materia, e le cui opinioni sono continuamente richiamate. 

Occuparsi e scrivere di tutto

Figura singolare di poligrafo accanito, e di studioso apparentemente onnisciente, incline ad occuparsi di tutto, Andrea Rubbi – che si formò a Bologna, visse ed insegnò a lungo a Piacenza, nel Ravennate, a Mantova e Rimini prima di tornare a Venezia - spaziò nei suoi scritti dalla letteratura alla storia, dalla sociologia alle scienze, dalla teologia all'etica, dall'arte alla numismatica, cimentandosi pure come poeta e drammaturgo. Il lungo elenco dei suoi elaborati, tratto da un volume agiografico dedicatogli a ridosso della morte dall'amico Filippo Scolari - che peraltro onestamente non nasconde i limiti di tale versatilità – lo ritroviamo nelle ultime pagine di questa pubblicazione. 

Il teatro veneziano di San Samuele nel 1754


Con Il bello armonico teatrale, il loquace gesuita veneziano riesce comunque nell'impresa di restituire al lettore - anche a quello moderno – un quadro fedele e completo, anche se un po' distaccato, della vita teatrale del suo tempo, delle sue figure professionali, dei frequentatori, dei suoi usi ed abitudini. 

Ma sopra tutto nell'ultimo capitolo si cimenta in teorie inerenti la forma e struttura del melodramma, e le sue svariate componenti, dalla compilazione del libretto alla musica più adatta, dallo stile più opportuno per recitativi ed arie alla 'Libertà dei cantori'; arrivando a suggerire al cantante come meglio adoperare pronunzia, gestualità e voce. In questo suo procedere, a ben vedere, peccherebbe di pedanteria unita ad una certa astrazione; ma il suo divagare è nondimeno stimolante, e ricco di informazioni per il lettore d'oggi.

La moderna ripubblicazione, la prima in tempi moderni e patrocinata dalla Fondazione Teatro La Fenice, comprende anche un opportuno apporto storico-critico – Per l'apertura dell'ottavo teatro. Riflessioni di un arcade gesuita – di Michele Geremia, suo esauriente curatore.
 

Il bello armonico teatrale
di Andrea Rubbi (edizione a cura di Michele Geremia)
Diastema editrice
pagg. 157 - prezzo € 19,00

 

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