Buona domenica nella tempesta. Prima per lo scherzo d'apertura del cambio alla conduzione, rilanciato dal Tg5 e contestato dal Cdr della testata, e poi per l'intervista a Nina Moric con telefonata di Fabrizio Corona. Condita da scontri e insulti in diretta e querela finale del direttore del Radio Corriere tv Massimo Maffei.
La puntata è movimentata dall'inizio, con l'annuncio di Iva Zanicchi che parla di un addio di Paola Perego già nel collegamento con il Tg5, a cui seguirà conferenza stampa. Un po' spaesati i conduttori del Tg 5 che abbozzano. Ma in realtà è tutto uno scherzo, Perego riappare su un'altalena e tutto sembra filare liscio fino all'intervista con Nina Moric. Tranne il fatto che nel frattempo il Comitato di redazione del Tg5 denuncia l'accaduto e il direttore Carlo Rossella sospende i collegamenti futuri con il programma.
A Buona domenica si parla della vita di Moric con Corona: "Mio marito non è un gangster", lo difende Moric, che non vuole però entrare troppo nel dettaglio della vita familiare e non conferma la separazione in casa di cui aveva parlato in una precedente intervista. Anche se aggiunge: "Io non lo giudico anche se il suo modo di vedere le cose è diverso. Io non potrei mai usare una persona per arrivare al successo, ma siccome sono ancora sposata non mi pare il caso di parlare male di lui".
Poi c'è una prima lite Moric-Gregoraci, che la Perego interrompe, ma la moglie di Corona insiste "io non devo dire grazie a nessuno", si mettono a litigare per un fidanzato famoso di Elisabetta. A questo punto telefonata a sorpesa di Corona che difende la moglie, dopo aver anche precisato che lei è proprietaria al 50% della sua agenzia: "Nina non ce l'ha con la Gregoraci ma col sistema, come ha detto che paga chi ha dato scandalo". E punta l'indice su Maffei e sul cast di Buona domenica: "Le persone che lavorano in tv sono lì perché hanno avuto notorietà grazie al gossip (vedi Gregoraci, Varone e Bettarini)".
A questo punto, tutti contro tutti, volano gli insulti, la Perego difende i suoi, Maffei si prende del "buffone" da Corona, Bettarini urla a Corona che lui "ha mangiato con la mia famiglia in modo indegno e vergognoso, sicuramente la mia visibilità è cresciuta - aggiunge - ma prima ho lavorato 15 anni in serie A". Telefonata interrotta senza saluti, e con la conduttrice che sostiene di ritenere inopportuno l'attacco al suo cast.
Ventiquattro ore dopo arriva la replica dell'autore Cesare Lanza piccato per la presa di posizione del cdr del Tg5, che così liquida l'accaduto: "Mi auguro che in questo depresso Paese si recuperi presto almeno un pizzico di senso dell'umorismo. E certo a Carlo Rossella, che conosco come amico faceto e di buon senso, e ai valorosi colleghi del Tg5 non mancheranno occasioni più importanti e significative di questa per confermare la indiscutibile qualità dell'informazione del loro telegiornale".