La Cortellesi sarà Maria Montessori

La Cortellesi sarà Maria Montessori

Il 6 gennaio del 1907, esattamente cento anni fa, Maria Montessori inaugurava a Roma la prima Casa dei bambini destinata a rivoluzionare la scuola. Alla pedagogista marchigiana, donna in carriera, ma anche madre tormentata, dà il volto Paola Cortellesi, al debutto nella fiction in un ruolo insolito per il suo talento brillante, nella miniserie Maria Montessori, a primavera su Canale 5. La fiction ripercorre le tappe fondamentali della vita della Montessori, prima donna a diventare medico dopo l'Unita' d'Italia, nel 1896 a Roma. In primo piano, la sua modernità e genialità di studiosa, ma anche la sua fragilità di madre fuori dallo schema della famiglia tradizionale. Se molti, infatti, ricordano il suo volto stampato sulle vecchie mille lire, pochi forse sanno che la Montessori ebbe una relazione con un suo giovane insegnante di psichiatria all'università, Giuseppe Montesano (Massimo Poggio nella miniserie), da cui nacque un bambino, Mario, che la pedagogista fu costretta a dare in affido per evitare lo scandalo. ''Ho voluto la Cortellesi - ha spiegato il produttore Pietro Valsecchi - perché ha quel piglio moderno e insieme antico che è perfetto per il personaggio. La Montessori era una femminista ante litteram, quasi fuori del tempo perché troppo avanti rispetto al suo tempo, capace di ribellarsi al sistema con naturalezza, intelligenza, scienza e capacità di analisi''. Nel cast c'è anche Gian Marco Tognazzi, nei panni del professor Cardi, un ispettore della pubblica istruzione - figura inventata dagli sceneggiatori Stefano Rulli, Monica Zappelli e Gianmaria Pagano - che, su incarico del regime fascista, guarda prima con interesse e poi con sospetto alle teorie montessoriane. Nata a Chiaravalle (Ancona) nel 1870, subito dopo la laurea Maria ottenne la cattedra di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università e si dedicò alla cura dei bambini con problemi psichici e degli orfani abbandonati nei manicomi, arrivando alla convinzione che con l'affetto e il trattamento educativo si potessero strappare al disagio, evitando cure mediche spesso disumane. Nel 1907 fondò la prima Casa dei bambini, creando una scuola armoniosa e a misura del fanciullo, anche nell'arredamento - con i piccoli banchi bianchi fra pareti colorate, librerie e lavandini ad altezza di bambino - e introducendo nuovi materiali di sviluppo. Nel 1924 fondò l'Opera Nazionale Montessori per l'attuazione e la tutela del metodo, ma nel 1936, ostile al regime fascista che tentò di farne uno strumento di propaganda politica, lasciò l'Italia per seguire lo sviluppo delle scuole montessoriane in diverse parti del mondo, in particolare negli Stati Uniti. Al rientro in patria si preoccupò di ricostruire l'Opera. Nel 1952 morì in Olanda, a Noordwijk, dove si era ritirata.