Grandi numeri e grandi nomi: l'edizione 2019 promette emozioni, e comincia sull'onda della commozione per la recente scomparsa di Zeffirelli, grande e storico protagonista degli allestimenti veronesi.
Mancano poche ore all'inaugurazione dell'Opera Festival 2019 in Arena. La Traviata di Giuseppe Verdi, l'opera di apertura del Festival, porterà la firma del grande Franco Zeffirelli: il tutto esaurito del 21 giugno per la prima della coppia d'oro Anna Netrebko e Yusif Eyvazov è il simbolo della rinascita dell'Arena di Verona. Ma sarà solo l'inizio.
Nomi altisonanti, eventi speciali
Per l'intera estate si susseguiranno cinque opere e tre eventi speciali, per un totale di 51 sipari e 80 solisti: oltre ai già citati Netrebko ed Eyvazov, leggiamo l'elenco completo in scena per La Traviata, Aida, Il Trovatore, Carmen e Tosca. Rivedremo dunque i protagonisti Plácido Domingo, Lisette Oropesa, Leo Nucci, Vittorio Grigolo, Aleksandra Kurzak, Yusif Eyvazov, Saioa Hernández, Erwin Schrott, Hui He, Dmitry Beloselskiy, Tamara Wilson, Luca Salsi, Maria José Siri, Pavel Petrov e Amartuvshin Enkhbat.
Sembra un destino triste e commosso, forse l'ennesima strana coincidenza dell'arte, ospitare in scena una Traviata ed un Trovatore a pochi giorni di distanza dalla scomparsa di Franco Zeffirelli, autore di questi allestimenti elaborati in anni di studio e di passione. E senza dubbio è un elemento che aggiunge attesa all'attesa. Proprio il debutto, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, vedrà la storia di Violetta Valéry pensata dal regista fiorentino intorno ad una scena su più livelli uno spazio di separazioni a volte celato ed a volte svelato grazie ad un colossale sipario, con soluzioni ardite che metteranno sicuramente alla prova anche le abilità dei tecnici.
Serate particolari invece saranno Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night, a celebrare i dieci lustri dal suo debutto veronese, Roberto Bolle and Friends che ritorna con due date di indiscutibile richiamo, e Carmina Burana di Carl Orff, con il debutto in Arena del Direttore Ezio Bosso.
Altra presenza di rilevo sarà l'étoile internazionale Petra Conti, Principal dancer del Los Angeles Ballet e già prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano e del Boston Ballet, impegnata in 16 recite sia per La Traviata sia per Aida.
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Il 97° gong
“Sta per approssimarsi l’eccitante e atteso primo colpo di gong, un rito quasi sacro che compiendosi ogni sera da più di un secolo consacra l’Anfiteatro all’Opera. Quello che risuonerà la sera del 21 giugno inaugurerà un’edizione del Festival davvero memorabile, per quantità e qualità di offerta e artisti coinvolti, tra importanti riconferme, attesi debutti, stelle di fama internazionale a fianco di giovani promettenti al loro esordio per un cast eccezionale”: così Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena, commenta l'imminente principio di questa nuova, esaltante edizione che nasce dalla Direzione Musicale di Daniel Oren.
E di certo, oltre che le voci, ha in mente i podi su cui saliranno grandi star internazionali e giovani emergenti, altro tratto distintivo di questo corso: anche qui varrà soltanto leggere i nomi: Daniel Oren, Andrea Battistoni e Marco Armiliato (La Traviata), Francesco Ivan Ciampa e Daniel Oren (Aida), Piergiorgio Morandi (Il Trovatore), ancora Daniel Oren per Carmen e Tosca, Jordi Bernàcer (Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night) ed Ezio Bosso, come detto, per i Carmina Burana.
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