Le nuove produzioni coinvolgeranno importanti realtà museali italiane. Il Festival 2021 rilegge in maniera tecnologica gli imponenti spazi areniani, in ottemperanza alle normative sul distanziamento.
Il Festival 2021 della Fondazione Arena di Verona rilegge in maniera tecnologica gli imponenti spazi areniani. In ottemperanza alle normative sul distanziamento, con capienza ridotta fino a un massimo di 6000 spettatori, verranno messe in scena nuove regie e allestimenti più snelli, meno invasivi soprattutto per le movimentazioni di retropalco, in una equilibrata sintesi tra l’iconografia, la tecnologia di 400 mq di ledwall e gli elementi di scenografia che caratterizzeranno i singoli titoli.
Per valorizzare la potenza visiva delle nuove tecnologie impiegate, il gruppo creativo areniano si avvale della collaborazione di D-WOK, coordinata da Paolo Gep Cucco.
Eccellenze culturali e museali italiane
L’elemento di novità più significativo di questo progetto è il coinvolgimento di alcune tra le maggiori Istituzioni culturali e museali italiane che tornano a vivere a cielo aperto nella suggestiva cornice dell’anfiteatro. Ciascuna di esse darà infatti uno specifico contributo all’interno della drammaturgia di un’opera, nella cui narrazione troveranno uno spazio significativo parte dei capolavori conservati nelle eccellenze museali italiane in un ideale gemellaggio artistico. I
l progetto, grazie alla fusione tra le Arti dell’intero Paese, ha assunto un valore culturale significativo tale da ottenere il patrocinio del Ministero della Cultura, per la prima volta nella storia del Festival.
Per ogni titolo una diversa fonte di ispirazione.
La Biblioteca Apostolica Vaticana e il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi collaboreranno per tratteggiare un contesto visuale che narri la cultura e tradizione popolare siciliana che caratterizza Cavalleria rusticana (INFO e DATE); per Pagliacci (INFO e DATE), invece, si avranno suggestioni felliniane in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino e il Fellini Museum che il Comune di Rimini inaugurerà a breve.
Per Aida (INFO e DATE) invece Fondazione Arena ha individuato il proprio partner narrativo ideale nel Museo Egizio di Torino, le cui straordinarie collezioni fungeranno da elemento caratterizzante.
In Nabucco (INFO e DATE) entrerà in campo la collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara per un excursus sulla storia dell’ebraismo italiano dalle origini agli anni ’40 del Novecento.
Turandot (INFO e DATE) nasce invece dal dialogo con il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma, luogo non solo di scoperta di tesori di epoche e popoli lontani, ma anche di incontro, ricerca ed apertura a culture tradizionali e remote.
La Traviata (INFO e DATE) nasce da un percorso di studio sulla figura femminile in tutte le sue declinazioni grazie alla ricca collezione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
La serata dedicata al Requiem di Verdi vedrà la partecipazione del monumentale patrimonio del Sito Archeologico di Paestum e del Parco Archeologico di Pompei. Complementare a questa serata evento è la IX Sinfonia di Beethoven per la quale è previsto un percorso curato dalla Fondazione Alinari per la Fotografia focalizzato sull’iconografia delle piazze, simbolico luogo d’incontro universale.
Completano il cartellone altre serate evento uniche, con l’atteso debutto di Jonas Kaufmann, oltre al ritorno della danza con Roberto Bolle and Friends (INFO e DATE) e a quello di Plácido Domingo (INFO e DATE), divenuti veri e propri beniamini areniani.
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