Davide Livermore firma un allestimento visionario. Sul podio Frédéric Chaslin.
Con La Gioconda prosegue al Teatro Alla Scala il progetto dedicato al repertorio italiano tra tardo romanticismo e verismo che vedrà in autunno anche una nuova produzione di Fedora di Giordano.
Il capolavoro di Amilcare Ponchielli torna sul palcoscenico milanese (da martedì 7 giugno, info date e biglietti), a 25 anni dall’ultima produzione in un nuovo allestimento con la direzione di Frédéric Chaslin, la regia di Davide Livermore. Le scene sono di Giò Forma, i costumi di Mariana Fracasso e i video di Gep Cucco.
Una Venezia onirica di ispirazione cinematografica
Davide Livermore e il suo team hanno scelto di rispettare nei dettagli la trama e l’ambientazione veneziana, creando però una Venezia onirica attraverso una serie di riferimenti iconografici e drammaturgici che vanno dal cinema alla pittura e al fumetto.
Nell’impianto si sente l’atmosfera del film Casanova di Federico Fellini con la sua Venezia piena di sogni e incubi, ma anche della “Venezia celeste” di Moebius: città fantascientifica senza acqua, eppure sul punto di inabissarsi.
I costumi mescolano epoche diverse, scegliendo abiti dei primi del Novecento per i protagonisti ma anche del XVIII secolo per le maschere e i personaggi della città. Un discorso a parte meritano gli abiti dei sicari di Barnaba, che si ispirano ai Pulcinella del Tiepolo. Personaggi grotteschi e minacciosi, che ricordano i costumi dei protagonisti di Arancia Meccanica di Kubrick.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Protagonisti: Saioa Hernández, Stefano La Colla e Roberto Frontali
Il cast schiera nelle parti principali Saioa Hernández in alternanza con Irina Churilova (la Gioconda), Daniela Barcellona (Laura), Stefano La Colla (Enzo Grimaldo), Roberto Frontali (Barnaba), Erwin Schrott (Alvise Badoero) e Anna Maria Chiuri (la cieca).
Il Coro è diretto da Alberto Malazzi, mentre la coreografia firmata da Frédéric Olivieri coinvolge gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.