Lirica

Arturo Brachetti special guest nell'opera "La figlia del reggimento" al Regio di Torino

Arturo Brachetti
Arturo Brachetti © Paolo Ranzani

L’icona internazionale del trasformismo ha annunciato la sua inedita collaborazione con il Teatro Regio, impegnato in un “cameo” nell’opéra-comique di Gaetano Donizetti

Mentre continua a collezionare sold out con le repliche del suo show, Solo, in scena fino al 5 marzo al Teatro Alfieri di Torino, Arturo Brachetti ha trovato il tempo di visitare, tra tanti aneddoti e altrettante risate, il Teatro Regio, per annunciare la sua partecipazione straordinaria nell’opéra- comique di Gaetano Donizetti, La figlia del reggimento, in scena dal 13 maggio (con Anteprima Giovani venerdì 12).

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA

Mathieu Jovin, Arturo Brachetti, Cristiano Sandri

Un personaggio dalle mille sfumature

“Sono molto curioso di affrontare questa nuova esperienza in un teatro magnifico come il Regio”, commenta Arturo Brachetti - Proprio qui infatti ho avuto il mio primo incontro con l’opera, da adolescente, come comparsa: il torero nella Carmen. La scorsa estate mi sono già cimentato nel ‘Barbiere di Siviglia’ a Salisburgo, e ora nel ruolo della Duchessa di Krackentorp nella ‘Figlia del reggimento’. Mi ritengo fortunato di potermi mettere ancora in gioco dopo oltre 40 anni di palcoscenico: ne ho viste tante, ma c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare… canterò anche una canzoncina con l’orchestra”

Il direttore artistico del Teatro Regio, Cristiano Sandri, aggiunge: “La partecipazione di Arturo Brachetti a questo allestimento risulterà di grande impatto, grazie al suo umorismo e alle sue straordinarie abilità messe a disposizione di un personaggio che lo stesso Donizetti ha pensato per essere interpretato da diverse tipologie di artisti”.

Evelino Pidò

Un secondo inno (romantico) per la Francia

Composta a Parigi nel 1840, La figlia del reggimento è la più fortunata opera francese di Donizetti. I transalpini se ne innamorarono subito e per anni adottarono il coro Salut à la France come proprio inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese. Umorismo esilarante, arie contagiose e virtuosismi vocali, come l’aria di Tonio ‘Ah! Mes amis’( con i suoi nove do di petto), rendono questo lavoro un trionfo dell’amore romantico, godibile per un pubblico eterogeneo.

Il nuovo allestimento del Teatro Regio – in coproduzione con La Fenice di Venezia – è diretto da Florence Bas, riprendendo la regia immaginifica del duo Barbe & Doucet, che mescola con umorismo elementi reali e surreali; la direzione d’orchestra è affidata a Evelino Pidò, ambasciatore dell’opera romantica nel mondo, mentre protagoniste sono le voci di  Giuliana Gianfaldoni, John Osborn, Manuela Custer, Roberto de Candia e Guillaume Andrieux.
 

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