Lirica

Con il Don Giovanni di Mozart torna l'opera lirica a Varese dopo 70 anni

Con il Don Giovanni di Mozart torna l'opera lirica a Varese dopo 70 anni

Tutta la Città di Varese è coinvolta nella produzione del Don Giovanni di Mozart che andrà in scena il prossimo 10 marzo al Teatro Openjobmetis

Torna l’opera lirica a Varese dopo 70 anni con una produzione tutta varesina che metterà in scena il Don Giovanni di Mozart il prossimo 10 marzo al Teatro Openjobmetis di Varese.

Red Carpet Teatro, Giorni Dispari Teatro e Teatro Openjobmetis, con il patrocinio del Comune e il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, presentano un’opera corale dove accanto ai professionisti salgono sul palco anche le scuole di Varese, nell'intento di “riportare il nome di Varese tra le produzioni liriche”, come spiega Serena Nardi, regista del Don Giovanni e direttore artistico insieme con Sarah Collu e Vittorio Bizzi di Red Carpet Teatro.
 

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Dai giovani ai professionisti, tutta la città è coinvolta

La novità di questa produzione è la sua coralità, in particolare il coinvolgimento di tutta la città che conserva comunque una forte attenzione alla musica: dal liceo musicale statale Manzoni all'artistico Frattini. Il coro, che sotto la direzione del maestro Riccardo Bianchi accompagnerà l’esecuzione dell’opera, è infatti composto interamente dagli alunni del Manzoni; qualche ragazzo è stato inoltre selezionato per suonare nell'orchestra OSM Città di Varese, impreziosita dalla presenza di alcuni filarmonici della Scala di Milano e della Verdi di Milano. I ragazzi del Frattini invece stanno seguendo il progetto sulla scenografia dell’assistente alla regia Daniele Piscopo.
 

I molti nomi varesini del cast artistico

Con quasi 200 persone coinvolte nella produzione, il Don Giovanni è quindi un progetto dove Varese torna ad essere protagonista. Molti i nomi varesini, oltre alla regista Nardi e al direttore Bianchi, metà degli interpreti in scena sono di Varese: la soprano Mariachiara Cavinato (Donna Anna), la soprano Margherita Vacante (Zerlina), il basso Oliviero Pari (Il commendatore) e il baritono Daniele Piscopo (Masetto).

“Riportare l’opera in città – sostiene Serena Nardi - è una sfida che abbiamo voluto lanciare creando un gruppo di lavoro che ha trovato la pronta collaborazione di giovani e di professionisti qualificati e, in attesa della messa in scena, la città sarà coinvolta con delle incursioni di musicisti e cantanti nei luoghi di aggregazione dei giovani per creare attenzione attorno ad un evento che è storico per Varese”.
 


"Per Varese è indubbiamente un motivo di orgoglio riportare l’opera lirica in città ed è la dimostrazione del nostro lavoro costante per far crescere l’offerta culturale, lavorando fianco al fianco delle tante realtà e associazioni presenti sul territorio - osserva il sindaco Davide Galimberti -. L’opera lirica è un patrimonio nazionale e Varese con il Don Giovanni torna ad essere protagonista mettendo il suo nome su questa opera".


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Articolo di Stella Crapanzano