Il capolavoro dimenticato di Strauss e Hofmannsthal è in scena Alla Scala di Milano con la direzione di Franz Welser-Möst, la regia di Sven-Eric Bechtolf.
Die ägyptische Helena, di Richard Strauss è in scena, per la prima volta al Teatro Alla Scala di Milano dal 6 novembre con la direzione di Franz Welser-Möst e la regia di Sven-Eric Bechtolf.
Le scene sono di Julian Crouch, i costumi di Mark Bourman. Il cast schiera Ricarda Merbeth nei panni di Elena, insieme all’Heldentenor Andreas Schager come Menelao, Eva Mei come maga Aithra e Thomas Hampson come Altair.
Da Euripide al dramma boghese
Nel ricco catalogo operistico del compositore questo è uno dei titoli di più rara esecuzione, anche per le proibitive richieste agli interpreti, ma non per questo meno ricco di suggestione e mistero. Il libretto, quinto e penultimo capitolo della preziosa collaborazione con Hugo von Hofmannsthal, è ispirato da Elena di Euripide, tra mitologia e dramma coniugale borghese.
Il soggetto narra del ritorno a Sparta della bellissima Elena e del consorte, il re Menelao, deciso a uccidere la moglie, il cui rapimento da parte di Paride ha causato la Guerra di Troia. La loro nave però naufraga e la coppia si ritrova su un’isola, dove incontra la maga egiziana Etra che vuole salvare Elena dall’ira del marito. Con un filtro dell’oblio a base di loto la maga convince Menelao che la sposa, sottratta all’amante dopo il rapimento, è stata portata in Egitto durante il decennio della guerra e lì ha dormito per due lustri, senza invecchiare. Ora viene restituita al marito per nulla sfiorata dalla passione di Paride, che ha amato e rapito un fantasma. C’è un primo riavvicinamento di coppia nel talamo, ma, durante il secondo atto, quando i due tornano preda del ricordo, avviene una riappacificazione vera, comunque siano andate le cose.
Elena un modello femminile
La particolarità dell’opera Die ägyptische Helena è che la storia di coppia tra Menelao ed Elena è contrappuntata da continue irruzioni dell’elemento fantastico, con tanto di sortilegi, filtri magici, miraggi e folletti, così che il contenuto psicologico e umano del dramma è esposto in maniera giocosa, con fare allusivo. Responsabile di questa giravolta di prospettive è una curiosa figura femminile, allo stesso tempo ninfa, principessa e maga: è l’egiziana Aithra, infelicemente legata a Poseidone che la tradisce di continuo, lasciandola sola.
Rassegnata a non poter migliorare la propria condizione sentimentale, cercherà a modo suo e a tutti i costi di risolvere l’infelice situazione matrimoniale di Menelao ed Elena, per la quale nutre una profonda ammirazione. Agli occhi di Aithra, Elena incarna infatti un modello femminile irraggiungibile; al pari degli uomini, ne subisce il fascino e vorrebbe essere come lei: vincente, sicura e spavalda.
Al Teatro Alla Scala di Milano.
Per INFO, DATE e BIGLIETTI: Die ägyptische Helena
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