Lirica

Erika Grimaldi sostituisce Angela Meade per il debutto di "Aida" a Torino

Erika Grimaldi
Erika Grimaldi

L’ente lirico torinese comunica che l’artista americana Angela Meade non potrà partecipare al debutto di “Aida” e verrà sostituita dall’astigiana Erika Grimaldi.

A causa del protrarsi di un’indisposizione, Angela Meade non potrà partecipare al debutto di Aida, di Giuseppe Verdi, previsto sabato 25 febbraio al Teatro Regio di Torino. La soprano astigiano Erika Grimaldi si è resa disponibile per sostituirla alla serata inaugurale, mentre l’artista  russa Anna Nechaeva ha accettato il ruolo protagonista in occasione dell’Anteprima Giovani (24 febbraio) e nella recita pomeridiana di domenica 26 febbraio alle ore 15.

Un cast internazionale

L’Aida di Giuseppe Verdi, nell’allestimento firmato dal regista Premio Oscar William Friedkin (ripreso da Riccardo Fracchia) torna in scena al Teatro Regio di Torino dal 25 febbraio. Sul podio, a dirigere l’orchestra, il Maestro Michele Gamba.

Gli altri protagonisti sono Silvia Beltrami (Amneris), il tenore Stefano La Colla (Radamès), Gevorg Hakobyan (Amonasro, re d’Etiopia e padre di Aida), Evgeny Stavinsky e Marco Mimica. Thomas Cilluffo e Irina Bogdanova fanno parte del Regio Ensemble, il gruppo interdisciplinare di giovani artisti internazionali che proseguono a Torino la loro formazione e partecipano agli spettacoli della Stagione 2023. Scene e costumi sono di Carlo Diappi, la coreografia è di Anna Maria Bruzzese, le luci di Andrea Anfossi e le sagome animate di Michael Curry.

Una storia d’amore, patriottismo e morte

L’opera fu commissionata a Giuseppe Verdi da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, per celebrare l’apertura del canale di Suez (1869) e andò in scena per la prima volta due anni dopo, in Egitto. Il soggetto originale venne scritto dall’egittologo francese e primo direttore del Museo Egizio del Cairo, Auguste Mariette.

Templi grandiosi e parate militari fanno da sfondo a un’appassionante storia, d’amore, patriottismo e morte. Il finale, tragico e commovente, unirà i due amanti (Aida e Radamès) per l’eternità. Con le sue melodie straordinarie - dalla Marcia trionfale a Celeste Aida – l’opera è, ancora oggi, uno dei titoli più amati del repertorio verdiano.