La prima opera del grande compositore è anche il primo lavoro per il teatro musicale tratto da un testo di Samuel Beckett. Debutterà al Teatro alla Scala di Milano il 15 novembre
Dopo sette anni di lavoro e un debutto rinviato nel 2015, Fin de partie di György Kurtág debutterà al Teatro alla Scala di Milano il 15 novembre, diretta da Markus Stenz, mentre lo spettacolo porta la firma di Pierre Audi.
La prima opera lirica del grande musicista rumeno
György Kurtág, universalmente considerato tra i maggiori compositori viventi, non aveva mai scritto un’opera; convinto dalla tenacia del sovrintendente Alexander Pereira, presenta oggi Samuel Beckett: Fin de partie - Scènes et monologues, in prima assoluta al Teatro alla Scala.
La decisione di comporre un’opera avvenne a Parigi nel lontano 1957, quando ebbe l’occasione di assistere a Fin de partie di Samuel Beckett. “Gli attori recitavano veloci –ricorda Kurtág in un’intervista- e il mio francese non mi permetteva di capire perfettamente. Ma l’impressione fu enorme e intuii che se mai un giorno avessi scritto un’opera mi sarei ispirato a quel capolavoro”.
A novantadue anni Kurtág applica il suo stile scarno, concentrato, intensamente espressivo al classico di Samuel Beckett del 1957: un avvenimento la cui portata non investe solo l’ambito musicale ma si estende ai territori del Teatro e della Letteratura.
I due protagonisti come in una partita a scacchi
Il titolo, Finale di partita, indica la situazione ricorrente negli scacchi in cui l’esito della partita è segnato ma i giocatori inesperti continuano a muovere i pezzi a vuoto senza rendersi conto che non esiste speranza. In questa situazione si trovano i protagonisti Hamm e Clov, che trascorrono giornate sempre uguali in una casa che condividono con i genitori di Hamm, privi delle gambe e sistemati in due bidoni della spazzatura.
La prima assoluta sarà diretta da Markus Stenz, mentre lo spettacolo porta la firma di uno dei più autorevoli registi della scena internazionale, Pierre Audi, che con questo importante progetto debutta alla Scala. I cantanti, che giungeranno alla prima dopo due anni di prove e di attento lavoro sulle minime sfumature del testo e della musica, sono Frode Olsen, Leigh Melrose, Hilary Summers e Leonardo Cortellazzi.
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