Il mar Maditerraneo è il protagonista dell’ultimo spettacolo della stagione dell'Opera di Roma: Idomeneo, un titolo raro ma molto attuale
Dall’8 novembre sarà in scena al Teatro dell’Opera di Roma Idomeneo, re di Creta, una rarità mozartiana che è stata rappresentata nella Capitale una sola volta nel 1983.
Il direttore Michele Mariotti, al suo debutto sul podio del Costanzi, così descrive l’opera: “Idomeneo è il primo capolavoro di Mozart, certamente la prima opera in cui si scava così a fondo nella definizione psicologica dei personaggi. Al di là dell’amore tra Ilia e Idamante, è un’opera in cui le solitudini di ognuno dei personaggi si evidenziano drammaticamente”.
Il regista Robert Carsen, reduce dal recente successo in questo teatro di Orfeo ed Euridice, sottolinea gli accenti sulla responsabilità personale e sulla moralità, in un drammatico contesto di guerra.
Il mare come protagonista
Il mare Mediterraneo ha nella trama un ruolo centrale, con i profughi dei due schieramenti reduci dalla guerra di Troia, vittime spesso di naufragi, metafora della situazione attuale. Da questa suggestione è partita l’idea di una collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio per far partecipare da protagonisti, accanto al cast dei cantanti, un numeroso gruppo di migranti e rifugiati che vivranno in scena azioni e storie già vissute nella realtà.
Altro elemento di interesse sarà quello del ruolo del protagonista che è in questa edizione è affidato alla voce di tenore, Charles Workman che si alternerà con Joel Prieto, mentre al debutto ed anche in edizioni successive è stato spesso affidato a voci acute.
La prima di venerdì 8 novembre sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3.