Da maggio a dicembre il Festival Pergolesi Spontini ricorderà Gaspare Spontini con vari eventi, fra cui la rappresentazione d'uno dei suoi capolavori, “La vestale”
Due secoli e mezzo sono trascorsi da quando, il 14 novembre 1774, il compositore Gaspare Spontini venne al mondo nella piccola città di Maiolati, non lontano da Jesi. Giustamente, il Festival che lega il suo nome a quello dell'altro illustre jesino - Giambattista Pergolesi - celebrerà tale ricorrenza con una serie di eventi di notevole interesse in calendario da maggio a dicembre 2024.
I festeggiamenti, a dire il vero, hanno già preso il via con un'anteprima di metà marzo scorso: due concerti strumentali e vocali tenutisi prima a Jesi e quindi ad Ascoli Piceno, nei quali Riccardo Muti e l'Orchestra Cherubini hanno proposto musiche dei due illustri musicisti marchigiani.
Purtroppo, benché “Spontini sia stato uno dei più grandi musicisti della nostra storia della musica, l’Italia lo ha quasi dimenticato”, deplora con rammarico il grande direttore che, con i complessi scaligeri, incise trent'anni fa una memorabile edizione de La Vestale, melodramma da considerarsi fra i vertici del melodramma di primo Ottocento.
Una Fondazione per tenerne vivo il nome
Per fortuna c'è la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, insieme alla sua città natale, a tenerne in alto il nome.
La manifestazione sarà aperta a Maiolati, infatti, il 2 e 3 maggio peraltro, da un'iniziativa rivolta alle scuole: una rielaborazione musicale e drammaturgica del capolavoro di Spontini, intitolata C'era una volta...Giulia la vestale, a cura di Gianluca Piombo e Lorenzo Giossi; nonché da alcuni eventi musicali estivi di vario genere. Sempre a Maiolati, domenica 21 luglio, nella Casa Museo del compositore, si terrà un concerto intitolato Rethinking Fernand Cortez, con arie tratte dall'opera Fernand Cortez rivisitate da giovani compositori allievi del Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro. E lunedì 22 luglio, nel centro storico, un stimolante gioco per i piccoli dai 6 ai 12 anni ideato da Pietro Piva, Il giovane Spontini: caccia al tesoro musicale.
Una “Vestale” allestita in ampia coproduzione
Sabato 14 settembre, al Centro Clinico NeMO di Ancona, è prevista una serata benefica a favore della Fondazione Serena Onlus intitolata Concerto Spirituale, con Leonora Armellini al pianoforte. Ma il clou del Festival sarà, il 18 e 20 ottobre, l'apparizione al Teatro Pergolesi di Jesi di un nuovo allestimento de La Vestale, opera che sarà data nell'originale versione francese su versi di Victor-Joseph-Étienne de Jouy. Parliamo di una impegnativa coproduzione con i teatri di Piacenza, Ravenna e Pisa, dove approderà in seguito.
La Vestale impose all'Opéra di Parigi il talento di Spontini grazie al suo stile innovativo e grandioso, e per la ricchezza strumentale; nonché per la piena resa psicologica dei personaggi, e per l'equilibrata fusione fra tradizione italiana e quella della tragédie-lyrique francese. I principali protagonisti dell'opera saranno Carmela Remigio e Bruno Taddia, e come direttore salirà sul podio Alessandro Benigni. Regia, scene e costumi vanno in mano a Gianluca Falaschi.
La prima moderna di un'opera riemersa dal passato
Il 29 novembre e l'1 dicembre, inserita nella stagione lirica del Teatro Pergolesi, tornerà in vita la “commedia per musica” di Spontini I quadri parlanti, la cui partitura è recentemente riemersa in Belgio. La messa in scena di questa prima moderna del giovanile lavoro, andato in scena nel 1800 al Teatro di Santa Cecilia in Palermo, sarà affidata a Gianni Marras, la direzione d'orchestra a Giulio Prandi.
Scene e costumi saranno curati dai giovani vincitori della prossima edizione – la quarta - del Concorso intitolato al grande scenografo Josef Svoboda, e riservato a iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera.
Approfondire la figura di Spontini
Ad ottobre, in data da destinarsi, si terrà anche un convegno musicologico internazionale intitolato Spontini ritrovato. Oggetto d'esso le molte opere di Gaspare Spontini da scoprire e da riportare alla luce, sia attinenti la fase giovanile - vedi i quattro manoscritti ritrovati nel 2016 nella Biblioteca del Castello d’Ursel nei pressi di Anversa - sia della maturità.
E' questo il caso di Alcidor, 'zauberoper' data nel 1825 a Berlino - tra il 1820 e 1840 il compositore fu generalmusikdirektor alla corte prussiana - di cui ci è pervenuto il manoscritto originale; partitura mai più eseguita, ed attualmente oggetto di revisione a cura di Marco Attura, Cristian Carrara e Gianluca Piombo, che sarà presentata ufficialmente a dicembre.
Per maggiori dettagli, si rinvia al sito del Festival jesino.