A distanza di 55 anni torna in scena lo storico allestimento della stagione 1962/63
È un allestimento passato alla storia, quasi al pari della sua Bohème, quello di Aida di Giuseppe Verdi firmato da Franco Zeffirelli per il Teatro Alla Scala nella stagione 1962/63, al punto che è stato più volte ripreso nel corso delle varie stagioni, ed è stato scelto, a distanza di 55 anni per festeggiare i 95 anni del regista fiorentino.
Allestimento sfarzoso e tradizionale.
Ricche e sfarzose sono le scene di Lila de Nobili, autrice anche dei costumi, mentre le coreografie sono firmate da un gigante della danza quale Vladimir Vasiliev. La regia è impostata nel solco della grande tradizione novecentesca. Le immagini rimandano ad un Egitto classico, rievocato con grande cura ed eleganza, caratteristiche che, nonostante il passare degli anni rendono questa produzione ancora di grande suggestione ed impatto visivo.
Un cast importante per uno spettacolo sold out
Alla testa dei complessi scaligeri, in sostituzione dell’indisposto Nello Santi, debutta il Maestro Daniel Oren, uno specialista della partitura avendola diretta in innumerevoli occasioni, soprattutto nelle stagioni estive dell’Arena di Verona. Krassimira Soyanova interpreta il ruolo del titolo, affiancata da Fabio Sartori (Radamès) e Violeta Urmana (Amneris). Amonasro è George Ganidze, mentre i due ruoli di basso sono interpretati rispettivamente da Vitalij Kowaliow (Ramfis) e Carlo Colombara (il Re).
A conferma del grande successo, le sette repliche previste dall’8 maggio al 3 giugno sono già esaurite in ogni ordine di posti.