Continuità e innovazione, nel segno del successo. Migliorata situazione economica, dovuta anche al contributo degli sponsor.
Alla presentazione del programma della stagione 2019-20 del Teatro dell’Opera, il sovrintendente Carlo Fuortes aveva ricordato i grandi successi di pubblico delle ultime stagioni che hanno comportato un robusto aumento degli incassi al botteghino arrivati a 15.000.000, più che raddoppiati dal 2014. La migliorata situazione economica, dovuta anche al contributo degli sponsor, ha consentito un'erogazione aggiuntiva alle eccellenti maestranze, il cui contributo professionale è stato fondamentale per il raggiungimento dei risultati. Ma vediamo ora il programma.
I direttori
La presenza costante del direttore musicale Daniele Gatti ribadisce la qualità e l’impegno dell’orchestra e del coro, diretto da Roberto Gabbiani, già ampiamente riconosciute oltre che dal pubblico, anche dai più prestigiosi direttori che si sono alternati sul podio. Il ruolo centrale dell’istituzione nel panorama internazionale è confermato proprio dalla disponibilità dei maggiori protagonisti della scena mondiale.
In questa stagione, oltre alla presenze delle bacchette già familiari al pubblico romano quali Roberto Abbado, James Conlon e Alejo Pérez vedremo per la prima volta sul podio del Costanzi Myung-whun Chung, Bertrand De Billy, David Robertson.
I registi
Grandi nomi internazionali anche per le regie: Valentina Carrasco, Robert Carsen, Denis Krief, la giovane ormai affermata star Damiano Michieletto, Emilio Sagi, Graham Vick e Alessandro Talevi. Per la prima volta avremo una regia di Richard Jones, acclamato regista britannico e di Ai Weiwei, uno dei più importanti artisti contemporanei che si cimenterà in un ruolo per lui inedito, la messa in scena di Turandot, opera da lui molto amata, in ricordo di una esperienza giovanile come comparsa al suo arrivo a New York.
Le opere
Inaugurazione con Les vêpres siciliennes nuovo allestimento con la regìa di Valentina Carrasco con Daniele Gatti sul podio. Le coreografie del balletto Le quattro stagioni, parte integrante del secondo atto di questo grand-opéra con cui Verdi esordì a Parigi, saranno di Massimiliano Volpini. Tra i principali interpreti Roberto Frontali, Dario Russo e Roberta Mantegna, ormai beniamini del pubblico romano.
A gennaio vedremo il nuovo allestimento de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini con ancora sul podio Daniele Gatti con la regìa, le scene ed i costumi di Denis Krief. Protagonisti saranno Anna Goryachova e Vasilisa Berzhanskaya (Romeo en travesti).
A febbraio sarà la volta di Evgenij Onegin di Caikovskij, diretto da James Conlon con la regìa di Robert Carsen, lo spettacolo sarà in lingua originale. Protagonista sarà Markus Werba.
Grande attesa per Turandot, nuovo allestimento a cura di Ai Weiwei con la bacchetta di Alejo Pérez fresco reduce dal successo de L’angelo di fuoco di Prokof’ev. Il ruolo della principessa sarà di Anna Pirozzi che si alternerà con Amber Wagner, mentre Calaf sarà Gregory Kunde.
Per la prima volta a Roma, in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, vedremo Kàt’a Kabanovà di Leos Janàcek, con la regìa di Richard Jones e la direzione di David Robertson.
Damiano Michieletto curerà la regia di un titolo verdiano poco frequente, Luisa Miller, con Roberto Abbado sul podio e tra gli altri, molti dei quali debuttanti nei rispettivi ruoli, Riccardo Zanellato, Daniela Barcellona e Roberta Mantegna.
A giugno sarà in programma Carmen, diretta da Bertrand de Billy con la regia di Emilio Sagi e le coreografie di Nuria Castejon. Continua con questa opera la collaborazione con le grandi case di moda, come è già successo per la Traviata di Valentino. In questa occasione i costumi saranno di Fendi.
Due importanti titoli di Stravinskij, entrambi diretti da Daniele Gatti, Rake’s Progress (La carriera di un libertino), in un nuovo allestimento curato da Graham Vick, e Oedipus Rex affidato alla narrazione di Massimo Popolizio. Verranno riproposti due titoli molto amati, Tosca, nella versione della prima assoluta del 1900 diretta da Pier Giorgio Morandi con la regìa di Alessandro Talevi e La traviata con la regia di Sofia Coppola, i costumi di Valentino e Paolo Arrivabeni sul podio.
Il balletto
La programmazione della nuova stagione si compone di cinque spettacoli divisi tra grandi balletti del repertorio classico e titoli irrinunciabili di quello moderno e contemporaneo. Protagonisti assoluti saranno l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino, Alessio Rezza, i solisti ed il corpo di ballo diretti da Eleonora Abbagnato che ha annunciato il suo addio alle scene il prossimo dicembre a Parigi.
Torna l’opera record d’incassi, Il lago dei cigni di Benjamin Pech, in scena dal 31 dicembre all’8 gennaio. L’orchestra del Teatro dell’Opera sarà diretta da Nir Kabaletti e da Carlo Donadio.
Il 30 gennaio in programma la Serata Robbins, dedicata al grande innovatore Jerome Robbins, un trittico composto da Glass pieces, in the Night e The Concert. In questa occasione protagonista sarà Eleonora Abbagnato.
La formula del trittico anche per lo spettacolo costituito da tre capolavori , Suite en blanc, Serenade e Bolero rispettivamente di George Balanchine, Serge Lifar e Krzysztof Pastor in programma a maggio, anche qui avremo Eleonora Abbagnato protagonista.
La stagione del balletto si concluderà con il capolavoro di Roland Petit Notre-Dame de Paris, qui ripreso da Luigi Bonino. L’orchestra di casa sarà diretta da Louis Lohraseb.
La stagione estiva alle Terme di Caracalla
Quattro spettacoli di cui tre titoli molto amati, Aida, diretta da Jordi Bernàcer con la regia di Denis Krief; Il barbiere di Siviglia con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione di Stefano Montanari che dirigerà anche La vedova allegra fresco successo di Damiano Michieletto.
Avremo anche una serata di balletto a Caracalla, una serata Gershwin diretta da Gareth Valentine con le coreografie di Derek Deane dal titolo Strictly Gershwin.
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