Macbeth di Giuseppe Verdi inaugurerà la stagione del Teatro Alla Scala. Luca Salsi e Anna Netrebko nei ruoli principali, sul podio Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore.
Sarà Macbeth di Giuseppe verdi ad inaugurare martedì 7 dicembre la stagione 2021/22 del Teatro Alla Scala di Milano. La nuova produzione, che segna il ritorno sul palcoscenico del Piermarini dei protagonisti delle ultime inaugurazioni, vedrà sul podio il Maestro Riccardo Chailly mentre la regia è affidata per la quarta volta consecutiva a Davide Livermore.
La Prima in tv su Rai Uno
La Prima della Scala 2021 sarà come di consueto su Rai Uno che, oltre a trasmettere l'opera, racconterà anche ciò che accade attorno allo spettacolo più atteso della Stagione. Milly Carlucci e Bruno Vespa saranno i conduttori della diretta televisiva, incontrando i protagonisti e gli ospiti presenti. Oltre alla diretta televisiva, ci sarà anche una diretta radiofonica su Radio3.
I protagonisti
Il baritono Luca Salsi ed il soprano Anna Netrebko interpretano i ruoli principali, affiancati da Francesco Meli e Ildar Abdrazakov. Le scenografie sono state disegnate da Giò Forma, Gianluca Falaschi firma i costumi e D-Wok i video, mentre le coreografie sono di Daniel Ezralow.
Macbeth, quinta inaugurazione scaligera
Nel 1938, in occasione della sua prima ripresa milanese nel XX secolo, Gino Marinuzzi crede tanto nell’opera tanto da proporla per la prima volta come inaugurazione della stagione, che era allora fissata al 26 dicembre; la regia è di Oscar Walleck.
La prima data storica per questo titolo è però il 7 dicembre 1952: direttore Victor de Sabata -che l’anno precedente aveva spostato la data dell’Inaugurazione di stagione al giorno di Sant’Ambrogio- regia di Carl Ebert; protagonista Maria Callas.
La terza inaugurazione scaligera con Macbeth nel 1975 coincide con uno spettacolo leggendario per il valore assoluto di tutte le sue componenti, che si impone tra le grandi interpretazioni verdiane e che vede sul podio Claudio Abbado e la regia di Giorgio Strehler in quest’occasione autore di uno dei suoi allestimenti più geniali.
Riccardo Muti riporta Macbeth all’Inaugurazione di stagione nel 1997 ripristinando l’integralità delle danze e osando con la regia astratta di Graham Vick.
Livermore si interroga sul senso del potere
Frutto del lavoro della squadra artistica guidata da Davide Livermore, l’allestimento di Macbeth si presenta anche scenicamente come esito e compendio di un percorso al cui centro è il significato del potere, con i suoi spazi monumentali, i suoi simboli, il suo impatto sulle vite dei singoli ma anche con la sua fragilità e il suo inevitabile tramonto.
Abbandonato il filtro della rappresentazione in costume, l’allestimento ci parla delle città del nostro tempo, santuari della ricchezza e del dominio eppure fragili ed esposte a oscure minacce. Città le cui prospettive si moltiplicano e si riflettono come nel film Inception (Christopher Nolan, 2010), immagini di un inconscio tortuoso, di un io smarrito.