La regista americana debutta nell'opera lirica a Roma in una Traviata che vede la collaborazione di Valentino per i costumi.
Dal 24 maggio, al Teatro dell'Opera di Roma, andrà in scena La Traviata, con la speciale collaborazione di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli che hanno disegnato gli splendidi costumi.
Tra i numerosi simboli dell’Italia nel mondo, uno dei più celebrati è certamente il melodramma verdiano, pertanto una nuova produzione di Traviata non sembra una notizia di particolare rilevanza.
Però se al mito di Verdi si somma quello di uno dei massimi esponenti del genio italico contemporaneo l’evento assume un altro rilievo. Valentino Garavani, brevemente Valentino, forse il più importante couturier della nostra epoca, sollecitato da Carlo Fuortes, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, ha accettato di partecipare con la sua Fondazione e con la sua Maison alla realizzazione dell’evento. Nell’affollatissima conferenza stampa è stata presentata la nuova produzione che andrà in scena dal 24 maggio con un cast di grandissimo rilievo, dal giovane direttore Jader Bignamini, già ammirato in Aida, alla regista cinematografica figlia d’arte Sofia Coppola, alla sua prima esperienza con il melodramma, allo scenografo Nathan Crowley.
Tra i cantanti, nel ruolo di Violetta si alterneranno Francesca Dotto e Maria Grazia Schiavo, poi, tra gli altri, i beniamini del pubblico romano Roberto Frontali e Anna Malavasi. Ma grande attesa è riservata ai costumi disegnati da Valentino per Violetta e dai suoi collaboratori per Flora e per il Coro. Altro grande motivo di interesse è il debutto nella regia lirica di Sofia Coppola, la quale, in conferenza stampa, ha ricordato i rapporti della sua famiglia con la musica e l’educazione musicale ricevuta; inoltre la Coppola ha raccontato con orgoglio di essere lontana cugina di Riccardo Muti.
Valentino, anch'egli presente alla conferenza stampa, ha detto che i costumi sono improntati alla classicità, ma con un tocco di attualità e del suo caratteristico “rosso”. Nella fase di prevendita è stato realizzato l’incasso record di 1.200.000 euro e, ancora prima della rappresentazione, hanno mostrato interesse alla produzione il Teatro di Valencia e una istituzione giapponese. Ben quindici le repliche in cartellone fino alla fine di giugno.