Alexander Pereira continua nel percorso intrapreso a Milano:la stagione lirica 2017-18 del Teatro alla Scala si sviluppa lungo quattro direzioni: la tradizione italiana, il repertorio internazionale, i capolavori italiani dal belcanto al verismo e la musica contemporanea.
La stagione del Teatro alla Scala di Milano si apre come da tradizione il 7 dicembre con Andrea Chénier, titolo verista nato proprio alla Scala, ma che qui manca dal 1985: il suo ritorno porta le firme di Riccardo Chailly, Mario Martone e Anna Netrebko. Chailly dirige poi in aprile Don Pasquale di Donizetti (protagonista Ambrogio Maestri e regista Davide Livermore).
Il 2018 si apre con la prima volta alla Scala di Die Fledermaus di Strauss diretto da Zubin Mehta. Dopo una tournée all'estero, torna in febbraio al Piermarini il Simon Boccanegra di Federico Tiezzi diretto da Myung-Whun Chung. Michele Mariotti è sul podio in marzo per la prima esecuzione alla Scala di Orphée et Eurydice di Gluck con Juan Diego Flórez protagonista.
Verismo, Belcanto e prime assolute
La riscoperta del repertorio verista continua in aprile con una nuova produzione di Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai con la regia di David Pountney, la direzione di Fabio Luisi e protagonista Maria José Siri, interpete di Butterfly a dicembre scorso. La Scala celebra a maggio i 95 anni di Franco Zeffirelli con uno dei suoi spettacoli più celebrati, la sontuosa Aida con le scene dipinte da Lila De Nobili.
La produzione operistica di Franz Schubert è stata riscoperta e pienamente apprezzata solo in anni recenti: ora anche alla Scala si potrà ascoltare Fierrabras nell’allestimento di Peter Stein per il Festival di Salisburgo (giugno). Myung-Whun Chung dirige, fra giugno e luglio, Fidelio nell’allestimento dell’inaugurazione della stagione 2014-15. Nuovo titolo del progetto dedicato al belcanto è Il pirata, l’opera con cui Vincenzo Bellini debuttò alla Scala, con Sonya Yoncheva protagonista, la direzione di Riccardo Frizza e la regia di Christof Loy (luglio).
Titoli importanti anche in autunno
Anche il Progetto Accademia, che ogni anno a settembre offre agli allievi la possibilità di approfondire un’opera con un regista e un direttore di grande esperienza, si concentra sull’opera italiana del primo ‘800 coinvolgendo Liliana Cavani e Paolo Carignani in una nuova produzione di Alì Babà e i quaranta ladroni, l’ultima opera di Cherubini che manca dalla Scala dal 1963.
Anche Ernani è assente da 35 anni: l’atteso ritorno riunisce in ottobre le migliori voci della nuova generazione, mentre la regia è firmata da Sven-Eric Bechtolf. Il progetto di eseguire un’opera settecentesca secondo la prassi esecutiva originale include per la prima volta un titolo mozartiano: Diego Fasolis dirige, sempre in ottobre, La finta giardiniera nell’allestimento del Festival di Glyndebourne firmato da Frederic Wake-Walker. La stagione si conclude a novembre con la ripresa di Elektra di Richard Strauss nell'allestimento pensato da Patrice Chéreau e la prima assoluta di Fin de partie di György Kurtág.