“Il compito di un ente lirico è quello di raccontare storie che intercettino il pubblico, anche nell’epoca di Netflix”, ha detto il neo-sovrintendente del Teatro Regio di Torino, presentandosi alla stampa.
Il 24 luglio, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli ha nominato Sebastian Schwarz Sovrintendente del Teatro Regio di Torino, in conformità alla proposta del Consiglio di Indirizzo della Fondazione lirica torinese presieduta dalla Sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Il musicologo tedesco (classe 1974) succede a William Graziosi, il cui mandato (provvisorio) è terminato dopo 14 mesi, talvolta anche burrascosi, che però hanno portato alla predisposizione di un nuovo Piano industriale, destinato a guidare l'attività della Fondazione nel prossimo futuro. Laureato in Musicologia a Berlino e in Amministrazione teatrale a Venezia, Sebastian F. Schwarz dal 2008 al 2016 è stato direttore dell'area artistica del Theater an der Wien; dal 2015 al 2017 ha ricoperto la carica di sovrintendente e direttore artistico del Glyndebourne Festival Opera.
La lirica nell’epoca di Netflix
“L'Italia è la culla di oltre quattro secoli di storia della lirica e il compito di un teatro d'opera è preservare questo patrimonio, raccontando storie di persone – realmente esistite oppure inventate nei romanzi – utilizzando estetiche estremamente diverse, ma tutte valide”, ha esordito Schwarz presentandosi ai giornalisti. “Occorre trovare un equilibrio tra una stagione di repertorio e il nuovo sguardo estetico nell'era di Netflix e degli smartphones”.
Aria di cambiamento: il caso Galoppini
Subito dopo l’insediamento del nuovo sovrintendente negli uffici di piazza Castello, ad agitare gli animi del mondo della lirica torinese è intervenuta la repentina decisione del Consiglio d’Indirizzo di non rinnovare, dopo dieci anni, il contratto di direttore artistico del Regio ad Alessandro Galoppini.
Una petizione on line, che ha raccolto circa 180 firme tra orchestrali e maestranze del teatro, ha cercato invano di indurre la Sindaca Chiara Appendino a un ripensamento, chiedendo il reintegro dell’ex-direttore artistico.
Ai dipendenti del teatro si è rivolto nei giorni scorsi il nuovo sovrintendente Schwarz, con una lettera nella quale elogia il lavoro svolto in questi anni da Galoppini e l’impegno profuso dalle sigle sindacali nella tutela delle istanze dei lavoratori.
“Ogni cambiamento porta con sé una lacerazione, ma è in quello spiraglio che può germogliare un miglioramento. I prossimi mesi saranno fondamentali per riconquistare la fiducia di artisti, pubblico, fornitori e dipendenti del teatro”, ha concluso Schwarz.